Etf sotto la lente: l’azionario di Europa e Asia con screening sui dividendi e sulla solidità


Sono di L&G e arrivano su Borsa Italiana. Si basano su una metodologia che prevede un set di tre fattori di scelta sistematici per i dividendi, nonché la qualità e le esclusioni legate ai fattori Esg.

Cedole & dividendi

Legal & General Investment Management (LGIM) ha avviato la quotazione su Borsa Italiana di due nuovi Etf azionari costruiti in ottica di migliorare l’offerta di prodotti a distribuzione di dividendi. Si tratta di:

L&G Quality Equity Dividends Esg Exclusions Europe ex-Uk Etf (Isin: IE00BMYDM919 – Ter 0,25% - valuta Eur – distribuzione dividendi trimestrale – spread molto contenuto)

L&G Quality Equity Dividends Esg Exclusions Asia Pacific ex-Japan Etf (Isin: IE00BMYDMB35 – Ter 0,40% - valuta Usd – distribuzione trimestrale di dividendi – spread medi).

I due Etf replicano indici Ftse Russell, che si basano sulla qualità delle società sottostanti, selezionando quelle con dividendi solidi ed escludendo quelle che affrontano rischi significativi legati ai fattori Esg, quindi soprattutto ambientali.

Entrambi sono stati sviluppati per rispondere a due obiettivi specifici degli investitori:

● da un lato la ricerca di redditività, che resta importante a causa dei rendimenti dell’obbligazionario ai minimi storici;

● dall’altro, la difesa del capitale, requisito centrale. La pressione sempre maggiore sulle imprese affinché retribuiscano gli investitori con dividendi sostenibili ha impattato sul loro capitale e per questo motivo i due nuovi fondi vanno alla ricerca di società in grado di pagare dividendi costanti. Inoltre effettuano uno screening qualitativo che aiuta gli investitori a evitare trappole di valore, escludendo imprese che non hanno un return on equity positivo o i cui bilanci non sono sufficientemente solidi.

La metodologia prevede un set di tre screening sistematici per i dividendi, la qualità e le esclusioni legate ai fattori Esg. Lo scopo dello screening qualitativo è aiutare a riconoscere e rimuovere le azioni di imprese con bilanci e/o conti economici deboli, attraverso un punteggio qualitativo calcolato da Ftse come media di tre metriche sottostanti: gli utili dell’impresa, considerando redditività e componenti di cassa, la crescita dei suoi asset e la leva finanziaria.

Lo screening sui dividendi mira a massimizzare l’esposizione verso un paniere di azioni con un track record di distribuzioni costanti e crescenti agli azionisti e il potenziale per sostenerle in futuro. Questo comporta saper identificare le realtà che pagano dividendi costanti e resilienti, sulla base della redditività del capitale proprio, di un trend positivo dei dividendi distribuiti per azione e di rendimenti futuri più elevati.