Il gas ha dal 2 maggio il maggior peso nel Bloomberg Commodity Index surclassando il Gold, e ci sarà un perché.


Dopo aver trattato i future sul crude oil e sul gold, oggi vi propongo un altro player fondamentale dell’universo delle commodity, in modo particolare in questo momento, ossia; il gas.

Come in tutti i casi e a maggior ragione in questo caso, molte variabili influiscono normalmente sul prezzo di una commodity, ma qua subentrano variabili geopolitiche difficilmente inquadrabili.

Cercheremo per lo meno di individuare livelli di intervento nel tentativo, per lo meno, di saper difendersi.

Dall’inizio della guerra in Ucraina, il future “generico” sul gas ha avuto una crescita massima del 524% fino allo scorso 6 maggio per poi indietreggiare di qualche dollaro, ma niente di più.

La volatilità su questo strumento è a dire poco assurda; 30% a 5 giorni o 97% a 15 giorni per esempio; solo per rendere l’idea. C’è chi si è fatto la casa con gli etc long e short 3x quotati sulla borsa di Milano. Ma c’è anche chi si è fatto del male, molto male… Pertanto non voglio indicarvi i relativi Isin o codici, ma si trovano facilmente.

Anche per la premessa come sopra, questo strumento non è adatto a tutti e ciò ritengo doveroso sottolineare.

Oggi ho scelto per voi una rappresentazione grafica molto semplice, ma molto interessante; heikin-Ashi che, come ben vedete, è già in grado di fornire immediatamente qualche indicazione sul trend. Ho soltanto aggiunto una trend line di supporto che, per scelta personale, non considera l’ultimo minimo relativo.

Osserviamo pertanto un trend ascendente di medio periodo, accompagnato dal test di un supporto dinamico, e da un segnale rialzista di breve generato dopo la terza ultima candela blu.

L’area di supporto 7,50/40 sarà decisiva per indicare, in caso di cedimento confermato, un eventuale segnale di inversione ribassista di breve periodo.

Al rialzo, benché già positivo, il superamento di 8 potrebbe essere sufficiente a generare un segnale rialzista o di incremento.

In entrambi i casi, sotto 7,50/40 o sopra 8, potremo essere alla presenza di un accordo internazionale e, prendendo in considerazione l’attuale volatilità, anche se ci troviamo in una situazione di calma apparente, ma non lo siamo, è lecito ipotizzare un prossimo e ampio movimento dei prezzi.

Dire che il gas è molto volatile sembra una battuta, ma non lo è, mentre volatilità è un sinonimo di pericolosità.

Direi di proseguire in questo modo sfruttando in primis i livelli appena individuati.

Long su tenuta di 7,50/40 e sopra 8 con obiettivi rispettivi 8 e 8,65, poi 9,10 e 9,50/90.

Short quindi sotto 7,40 con obiettivi 7 e 6,5, poi 6 e 5,20/4,20.

Cordialmente,

Giovanni