L'ininfluenza politica dimostrata dai grafici


Trillano le trombe al vento, tuonano mestieranti politici, in giacca e cravatta, in un grande sforzo di imputarsi a vicenda colpe sulla caduta del governo e sulle sorti presunte dell'economia, poi si apre un grafico del FTSEMIB e si nota che nella settimana della caduta ufficiale del governo, un esecutivo caduto già una settimana prima con il sostegno totale degli stessi imbellettati e con grossa sorpresa, essendo stati avvertiti dai vari talk show sugli imminenti crolli di borsa, solo di quella italica nel paraverbale, si nota che è stata una settimana che ha copiato pedissequamente i movimenti di tutte le piazze finanziarie europee.

Vediamo in basso ad esempio, il grafico del Dax tedesco e del FTSE MIB in un timeframe giornaliero e prendiamo in esame sia il disposto generale in un quadro di correzione che, gli ultimi 5 giorni in una fotografia presa alle ore 10 del mattino dell'ultima seduta della settimana.

Nel mentre si continua a salire imperterriti, maleducatamente, sfacciatamente penseranno molti degli opininisti Made in Italy!

DAX 

FTSE MIB

Quindi palesemente siamo di fronte ad un dramma scritto ma ancora non accaduto, a voler fare un distinguo anzitutto, tra realtà e fantasia. Ma quello che più deve interessare ed incuriosire è il perchè questo accada, a quali logiche si affidi il mercato contravvenendo alle più popolari aspettative.

Una spiegazione avevamo provato ad offrirla la scorsa settimana quando si sosteneva la tesi secondo cui l'assetto politico italiano , per come congegnato, sia del tutto ininfluente sia nelle logiche nazionali quanto in quelle internazionali, essendo relegata, fortunatamente visti gli attori in campo nei vari fluidi assembramenti politici (meglio con mascherina), a ruolo di mero esecutore materiale.

La BCE infine, è stato il vero faro della settimana borsistica questa volta soprendendo alcuni, con un rialzo dei tassi coraggioso dello 0,5% mentre le aspettative la vedevano lenta nel reagire all'inflazione, ritenendo un rialzo dell 0,25% più probabile.

Questa volta invece, la BCE ci ha sorpreso, probabilmente con una mossa più decisa volta a proteggere anche il tasso di cambio contro il dollaro, che vede l'Euro in forte difficoltà da un pò di tempo a questa parte, scivolando addirittura, in una fase di day trading, al di sotto del livello di parità contro lo stesso dollaro.

Con questa manovra, la Banca Centrale Europea ha dimostrato polso, riconquistando quella credibilità che iniziava a vacillare e la reazione delle piazze europee è stata buona perchè se è vero che un rialzo dei tassi tenda canonicamente a raffreddare l'economia, è anche vero che per potersela permettere si deve avere un tessuto economico resiliente in grado di assorbirla.

Paradossalmente, un rialzo più timido, avrebbe fatto sorgere dubbi sulla forza dell'economia sottostante e gli effetti sarebbero stati ben più pesanti.

Troppo presto certo, per urlare all'inversione di tendenza ma certamente si è verificato un rimbalzo, aiutato e sostenuto dal recupero ben maggiore messo a segno dagli indici statunitensi con il Nasdaq in testa, come avevamo anticipato già nelle scorse due ottave, indicando in Netflix e Bynd, una bella opportunità di investimento.

Quando segnalammo tale possibilità, Netflix quotava circa 177 $ contro i 222 $ di ieri 21 luglio ndr e Bynd sotto i 30 $ contro i 38 $ di ieri.  

NETFLIX

BYND

Questo quadro tecnico a stelle e strisce che, come detto sta vivendo un bel rimbalzo e che presumibilmente proseguirà sino all'atteso meeting della Fed in programma per il 27 luglio prossimo, può contribuire a ricondurre l'indice super tecnologico a rivedere la soglia dei 12900 punti, questo, conoscendo l'attitudine degli operatori ad arrivare al momento clou del meeting con delle posizioni più vicine possibile ai punti nodali per non essere sorpresi dalla Fed e potersi riposizionare all'occorenza, adeguandosi alla politica monetaria, preparandosi ad affrontare il mese di agosto.

Il tradizionale mese delle vacanze degli italiani, tranne che per i soggetti politici, i quali loro malgrado saranno costretti a sudare nelle piazze in una olezzosa campagna elettorale, sarà molto importante perchè ci si dovrà preparare, predisponendo vari scenari in considerazione del duro inverno che sta per arrivare e che inquieta noi europei più di chiunque altro al mondo, eccezion fatta ovviamente per la categoria degli olezzosi in pura accezione ironica, mai toccati direttamente nelle loro tasche dai problemi che attanagliano realmente il popolo che ambiscono a rappresentare.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)