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Quinta settimana di cali e Nasdaq sugli 11800 al rimbalzo


Passata la quinta settimana di fla con i mercati in discesa, con il Future Nasdaq che è andato a rimbalzare sugli 11800 (11700 negli scambi di giovedi 12 maggio) come ci si aspettava anche nell'articolo della scorsa settimana dedicato prettamente alle Cripto valute e ai crolli che poi ne sono venuti fuori in quest'ultima ottava di contrattazioni.

Il downtrend quindi, ha preso sempre più terreno, anche se ha visto dei rimbalzi molto veloci, ma come sempre in queste fasi, a predominare è il mood generale che vede una correzione dei prezzi, rafforzata ancor più dal dato sull'inflazione Usa che ha superato le attese, confermando una continua crescita e una non più sostenibile tesi di periodicità, dando alla Fed filo da torcere nei prossimi mesi.

La stessa sarà costretta ad alzare i tassi, azione che ha sempre come conseguenza un raffreddamento dell'economia, portando con se un più alto tasso di disoccupazione con gli annessi problemi sociali che essa, purtroppo, comporta.

Si configura pertanto un periodo di volatilità in aumento e questo condurrà ad una continua altalena che per il momento ha visto e probabilmente vedrà minimi decrescenti, disegnando un pattern ribassista che dovrebbe completarsi con il tocco di area 10600, sempre riferendomi al Future Nasdaq, momento in cui si dovrà decidere una sorte.

Un altro quindi di quei punti di sosta dove gli operatori verificano sulla loro pelle quale è e forse sarà la direzione dominante almeno fino al prossimo meeting della Fed.

Per l'area Euro invece, la prossima settimana vedrà i dati relativi al Pil e dati sull'inflazione europea, fattori e numeri aggiuntivi che si uniranno agli altri dati già in possesso della Lagarde per decidere cosa fare dell'inflazione europea.

In settimana, in un incontro in Slovenia, la stessa Lagarde ha dato indicazioni precise agli operatori, sostenendo che fino a fine agosto non vi sarà alcun rialzo dei tassi, compatibilmente con l'evoluzione del noto conflitto bellico nel cuore dell'Europa.

Affermazione sufficientemente scontata anche questa, ma che porta con se più di qualche malumore sul fronte della gestione dell'inflazione.

Pertanto almeno in Europa, gli operatori sanno di poter contare sull'ampia liquidità ancora per altri  quattro mesi, e il come muovono questa liquidità lo si vede nei rimbalzi e nei valori relativi di tutte le piazze europee, in netta superiorità rispetto ai mercati americani che ad oggi, hanno effettuato una correzione dai massimi del 27% rispetto al 17% ad esempio dell'indice Dax, evidenziando quanto i mercati siano sorretti in alto artificialmente.

Sul versante azionario, ancora nel vortice delle trimestrali, brilla Biesse, in recupero dai forti cali subiti a dispetto di una situazione finanziario, contabile e aziendale di buona salute.

Qualora fuoriuscisse, tenendo bene i 16€, le si può dare un target di breve ai 17.5€-18€ , ma come abbiamo visto nel recente passato, la discesa degli indici statunitensi, fa pagare caro prezzo anche a realtà con dinamica grafica ben congegnata e nel mondo cripto si può persino andare dalla Terra alla Luna.. e ritorno, anche sotto Terra..

A buon intenditor poche parole.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)