Gap up- Una moda sempre verde


Impennata della volatilità nella mattinata di giovedì post dato relativo alle richieste sulla disoccupazione in Germania che ha subito un minimo incremento passando dal 5.8% al 5.9%. Basta poco con questi movimenti soporiferi per portare un pò di movimento e così è stato per il mercato obbligazionario.

La volatilità si è palesata immediatamente nel Bund che ha avuto una escursione al di fuori dei normali movimenti degli ultimi periodi.

                                

Tale volatilità si è riversata anche nel mercato azionario anche se attenuata enormemente dalla forza e tenacia del trend.

Il trend following è ciò che sta conducendo i mercati finanziari azionari, andando a cercare nuovi massimi storici a cui è possibile in ogni caso dare dei target analitici volta per volta.

Un esempio lo offre il future Dax che ha ora come prossimi imminenti target i 17970  e i 18080.

I due future del mondo obbligazionario si sono ripresi, con il T-Bond che va a risollevarsi oltre la zona di confine dei 118 punti. Meno vigore per il Bund europeo che sfiora i 133 punti ma ancora non torna a sedersi comodo oltre i 134 punti.

Tornanano di attualità alcuni inteventi che sono stati redditizi negli ultimi mesi ovvero gli ingressi sulle chiusure di gap per il trading intraday , mentre per profili da cassettista certamente l'accumulo obbligazionario in Titoli di Stato, continua a sembrare la scelta più redditizia in prospettiva, sia in termini di capitale per il potenziale di guadagno , sia in termini di cedole che si andranno ad incassare. 

Abbiamo parlato di azioni e gap up e così andiamo a vedere alcuni di questi esempi e potenzialità ancora aperte nel mercato che rappresentano un valido bocconcino da far fruttare.

Si tratta della moda del momento, molto banale, me ne rendo conto ma quante attività banali fanno business solo per moda in alcuni momenti? Beh, questo è il momento dei gap up e della relativa chiusura.

In quei punti si deve stare sulla chiusura gap e rischiare il punto per cercare il classico rimbalzo, utilizzando sempre lo stop loss di salvaguardia anche se con la forza del trend sottostante, non c'è la tensione tipica che esiste nella normalità dei meccanismi di funzionamento classici.

Su quanto può essere grande e ambisioso il vostro target del rimbalzo dipende esclusivamente dalla vostra propensione al rischio.

Ci sarà chi si accontenterà di quello che offrirà nel brevissimo e chi rischerà lo stop pur di vedere un rimbalzo compiuto fino in fondo che però per andare a buon fine, deve essere sostenuto dall'incedere degli indici azonari.

Generalmente la tecnica prevede che si torni al primo prezzo stampato dopo l'apertura del gap, quindi, ripeto, generalmente, molte operazioni vengono chiuse quando la candela che rappresenta i prezzi, ha percorso di nuovo, e in alto, tutta la candela mancante.

Il cassettista invece, cerca di ottenere il massimo dal movimento e quindi il ritorno sui massimi di periodo, sottoponendo però, nel breve periodo, l'intera operazione, a maggiori rischi, paradossalmente.

A voi la scelta!

MONCLER

Partiamo da Moncler che ha un gap aperto ai 64,20 € circa. 

SOGEFI

Il gap di Sogefi è molto più ampio ed è ai 2,07€. Magari non verrà chiuso nell'immediato ma rappresenta una ghiotta occasione appena si presenterà.

TECHNOGYM

Technogym ci ha provato proprio in settimana ad andare a chiudere il suo gap agli 8,04€ ma per ora il tentativo è fallito, non resta che vedere se verrà riprovato durante la prossima ottava.

CIR

Cir, il canonico gap lo presenta ai 0,48€ in una dinamica che, come si può riscontrare, si presenta molto simile ai grafici precedenti.

PHARVARIS

Di Pharvaris ne avevamo parlato circa 3 mesi fa sostenendo proprio la tesi che i gap, prima o poi sarebbero stati chiusi e questa pare la strada aperta dal movimento di venerdì 1 marzo in cui l'azione si stava direzionando ai 21$ salvo poi recuperare nel corso della seduta.

La dinamica, come anticipato, può sembrare soporifera, e se si ha tale opinione, essa rimane del tutto rispettabile, perchè la volatilità è ai minimi termini, ma se si va a vedere nello specifico ogni singola giornata presenta continuamente spunti di ingresso long, e questa è al momento l'unica opzione disponibile.

Se invece cercate un motivo di brivido prima di tornare ad operare sui mercati finanziari allora sarebbe il caso di seguire la riunione della Bce prevista giovedì 7 marzo prossimo e magari sperare in qualche sorpresa dalla Lagarde per auspicare un ritraccaimento che permetta la formazione di prezzi più allettanti di quelli attuali.

La realtà però, almeno al momento, dice che la proiezione in rialzo possa essere ancora più dirompente.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)