Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci
Piano Bar di Virginio Frigieri 03/03/2024
Il Punto
E’ iniziato Marzo e proviamo a riassumere quello che sta accadendo sui mercati.
Le misure del sentiment degli investitori continuano a riflettere una psicologia straordinariamente ben posizionata per un’inversione di tendenza di proporzioni gigantesche. Il 16 febbraio Bloomberg ha classificato il sentiment degli investitori come “Picco dell’Euforia” che lascierebbe intravedere una svolta imminente che però a tutt’oggi evidentemente la massa degli investitori o non percepisce o percepisce vagamente ma non desta preoccupazione.
In altri termini ci sono momenti nella storia in cui la percentuale di investitori ingenui è così alta che gli avvertimenti occasionali da parte dei professionisti sono irrilevanti per la psicologia del mercato. L’ultima copertina di The Economist che posto qua sotto rimarca la stessa nota finale in un’immagine che vale più di mille parole.
I lettori di vecchia data ricorderanno certamente il mio indicatore di carta presentato a Bologna costruito con i titoli del Sole 24 Ore. Era da poco finito il Bull market del 2000. Secondo il Magazine Cover Indicator di Paul Montgomery, questa copertina fornisce un segnale estremamente ribassista per le azioni poiché nel momento in cui un asset finanziario arriva sulla copertina di un settimanale di notizie popolari, la tendenza prevalente è in vigore da così tanto tempo che è prossima all’esaurimento e pronta a invertirsi. Una indagine sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan mostra che anche la percentuale di consumatori che si aspettano un rendimento positivo dalle azioni nel prossimo anno è decisamente alta.
A gennaio, il 61,6% dei consumatori prevedeva un aumento dei prezzi delle azioni nel corso dell’anno a venire, che è il valore più alto dal 31 dicembre 2021 (63%), pochi giorni prima dell’ultimo importante massimo del Dow e dell’S&P.
La paura di non investire in azioni è uno dei singolari risultati del picco del Gran Superciclo. Un'altra caratteristica del Gran Super Ciclo è la ristrettezza dell’avanzamento nelle sue fasi conclusive. Già da diversi mesi vediamo che i titoli che sostengono l’avanzata degli indici sono i così detti “magnifici sette”, e dopo l’exploit di NVIDIA si rischia di ridurre il numero a uno solo come titolava Market Watch lo scorso 23 febbraio “Nvidia is the Magnificent One now”.
Questo è quello che accade ai più grandi top; la tecnologia irrompe in qualche modo fondamentale solo per cedere a un futuro che è l’opposto del boom che i partecipanti non possono smettere di anticipare”.
Lo stato dell’industria delle auto elettriche dovrebbe essere un ammonimento a cui i sostenitori dell’intelligenza artificiale dovrebbero prestare attenzione. Nella primavera del 2021 scoppiò un’intensa mania per le azioni di veicoli elettrici. Frotte di società di veicoli elettrici e batterie, in perdita di denaro, si erano quotate in borsa in vari modi. Gli analisti più prudenti affermarono che era solo questione di tempo prima che “la brutale concorrenza dell’industria automobilistica” raggiungesse i nuovi produttori di auto elettriche. “Il mercato dei veicoli elettrici finirà per svuotare le tasche degli aderenti” dissero ancora. Il prossimo grafico pubblicato venerdì scorso da Elliott Wave International mostra che le azioni di queste società stanno facendo proprio questo.
Un ampio indice di veicoli elettrici è attualmente in calo del 65% rispetto al picco del 9 febbraio 2021, mentre la società blue-chip di veicoli elettrici, Tesla, è in calo del 52% rispetto al massimo del 4 novembre 2021. Il riquadro sul grafico mostra che ci sono 15 società il cui prezzo delle azioni è sceso dal 90% al 99,9% rispetto ai rispettivi massimi. Martedì, Apple ha messo un punto esclamativo alla carneficina ponendo fine ai suoi sforzi per costruire un veicolo elettrico autonomo dopo aver investito per più di 10 anni, milioni di dollari in ricerca e sviluppo nel progetto.
La “concorrenza brutale” che gli investitori non sono riusciti a riconoscere nel 2021 è ormai saldamente radicata, per non parlare della continua preferenza degli automobilisti per il buon vecchio motore a combustione. Per quanto riguarda la concorrenza, la capacità dei produttori cinesi di auto elettriche è così travolgente che le case automobilistiche statunitensi restano indietro. Martedì scorso il New York Times riferiva che "I veicoli elettrici cinesi colpiranno Detroit come una palla da demolizione". È successo molto rapidamente. Negli ultimi tre mesi, le tre grandi case automobilistiche americane si sono trovate in grossi guai. Un nuovo gruppo di case automobilistiche cinesi sta portando un diluvio di veicoli elettrici che vendono a partire da un minimo di $ 11.000.” La minaccia è così pronunciata, dice il Times, che “Il governo federale dovrà aiutare di nuovo le tre Grandi – e a seguire il resto del mercato automobilistico statunitense – molto presto”.
I sostenitori dell’intelligenza artificiale sostengono che l’intelligenza artificiale è “reale”. Bene, ricordiamoci che lo sono anche i veicoli elettrici. La storia dimostra che la realtà di un prodotto non fermerà la distruzione dei prezzi finanziari. I mercati azionari stanno guidando un nuovo secolo americano. Molti incurabili ottimisti che si cullavano nell’idea di una ripetizione dei ruggenti anni venti resteranno probabilmente delusi e quando la Cina inonderà il mercato con le sue auto elettriche aprirà contemporaneamente la strada a un trend al ribasso di lungo termine che sorprenderà e confonderà gli impreparati.
Un ultimo fattore che i lettori non dovrebbero sottovalutare è che negli ultimi mesi mentre i piccoli investitori si accalcano per salire sul treno del rialzo molti protagonisti e professionisti del mercato hanno iniziato a vendere.
Negli ultimi due mesi del 2023, Mark Zuckerberg, presidente esecutivo di Meta Platforms (Facebook), ha venduto azioni Meta per un valore di 400 milioni di dollari. Ha poi venduto altri 661 milioni di dollari tra il 31 gennaio e il 21 febbraio.
Il 20 gennaio Bloomberg ha riferito che per iniziare il nuovo anno, “un totale di 1.000 addetti ai lavori hanno venduto le proprie azioni e 128 hanno acquistato azioni, lasciando il rapporto vendite-acquisti pronto per la lettura mensile più alta nei dati risalenti al 1988”. A febbraio, Jamie Dimon di JP Morgan Chase e Leon Black di Apollo Global Management hanno venduto rispettivamente 150 milioni di dollari e 173 milioni di dollari delle loro azioni. Le vendite sono state le prime in assoluto per entrambi gli uomini.
Sempre a febbraio, la famiglia Walton ha venduto 1,5 miliardi di dollari di azioni Walmart e Jeff Bezos ha venduto 8,5 miliardi di dollari di azioni Amazon.
E’ ovvio che gli addetti ai lavori vendono azioni per una serie infinita di ragioni, ma sicuramente non vendono perché si aspettano che le loro azioni continuino a salire.
In uno sviluppo correlato, Berkshire Hathaway ha riferito di avere una riserva di liquidità record di 167,7 miliardi di dollari. Nel loro ultimo rapporto annuale, Warren Buffett, presidente del Berkshire, ha spiegato che il record di liquidità è dovuto al fatto che “non vede candidati per l’impiego di capitale. Tutto sommato, non abbiamo alcuna possibilità di prestazioni strabilianti."
A quanto pare, ciò include le azioni di Nvidia Corp., come fulcro della mania speculativa del mercato. A settembre, gli addetti ai lavori di Nvidia hanno venduto azioni per un valore di oltre 100 milioni di dollari.
Indici Americani
Dato il lungo preambolo, questa settimana posto i grafici senza ulteriori commenti.
Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi
Il rimbalzo di questa settimana spinge a considerare conclusa l’onda 2 o B che sia.
Ora la spinta rialzista su time frame a 2 ore ha tracciato un chiaro tre onde fino a 120,02. Questo modello potrebbe trasformarsi in uno a cinque onde nella prossima settimana, a condizione che i prezzi si mantengano sopra quota 118,06.
Se quella che sta iniziando è l’onda 3 o C al rialzo il minimo di giovedì resterà intatto e i prezzi potranno salire fino all’estremo di onda (4) come primo target e forse pure oltre.
Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD
Sul Dollar Index a questo punto la terza ondata al ribasso è iniziata a 104,976, il 14 febbraio. Il calo dovrebbe suddividersi come un modello di impulso e portare l'indice al di sotto di quota 98,00, come minimo. Allo stesso tempo, l’Euro è nelle prime fasi dell’onda 3 al rialzo, iniziata dal minimo di 1,0694 del 14 febbraio. Questa ondata di avanzamento svilupperà un modello impulsivo che porterà l’euro inizialmente al di sopra del massimo di 1,1277 dello scorso 18 luglio.
Metalli Preziosi
Oro:
L’oro questa settimana ha confermato perfettamente quello che pensavamo la scorsa settimana. L’unico modo con cui potrebbe essere negato lo scenario rialzista è la mancata tenuta del supporto a 1984,95. Direi che questa settimana aumenteremo le posizioni sul cartaceo e magari ritoccheremo al rialzo anche le posizioni in oro fisico.
Platino:
Il Platino seguirà grosso modo l’andamento dell’oro anche in leggero ritardo su quest’ultimo. Potremmo fare un’entrata long al superamento di quota 922,0$.
Silver:
Anche l’argento è in ritardo sul progresso dell’oro. Se l’argento seguirà l’oro mi aspetto un rally che porti i prezzi dell’argento sopra 26,17 dollari. Come primo segnale aspettiamo il superamento della resistenza in area 23,8-24,0$
alla prossima