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Un massimo storico che tende a rinnovarsi


Non c'è correzione, anzi, ci sono nuovi massimi storici in continua evoluzione ma contornati da volumi sempre più in contrazione.

Non ha sorpreso questa volta l'inflazione negli Stati Uniti, con un dato che ha rispettato le aspettative, fermandosi, in versione annuale al 3.4%.

Inutile dire come gl'indici statunitensi abbiano festeggiato sino appunto a riportarsi sui valori massimali e a segnarne addirittura di nuovi.

Nell'istantanea del Nasdaq 100 nella foto appena sotto, si è evidenziato nell'ellisse il graffio del mercato con i nuovi massimi storici.

A ben guardare i book dei futures sugli indici, in settimana, sono tornati ad essere quasi abbandonati dagli operatori. I movimenti in questi casi sono lasciati ad una sorta di anarchia non seguendo più alcuna dinamica razionale, solo un up-trend, che, a volumi bassissimi prosegue lento ma senza la corretta formazione del prezzo.

Il future Dax è quello che in Europa descrive meglio l'apatia degli operatori con volumi giornalieri che sono più che dimezzati.

Basta una rapida occhiata nella parte bassa del grafico per notare come le barre volumetriche siano sempre più corte man mano che ci si avvicina agli ultimi giorni di trading notando l'anomalia della continua diminuzione.

Mancanza di volumi di contrattazione vuol anche dire scorretta formazione dei prezzi, uno dei problemi tecnici che stanno emergendo dinanzi a questo uptrend alquanto anomalo nella durata piuttosto che nell'ampiezza.

Ad un mercato dei futures poco scambiato fa da contraltare qualche sparuta dinamica azionaria spumeggiante sul mercato italiano.

Abbiamo isolato il caso di borsa già nelle scorse settimane con Seri Indutrial che lunedi 20 maggio comunicherà gl'utili e pertanto consigliamo prima di operare su di essa, che i dati vengano metabolizzati e che una chiara indicazione fluisca dai prezzi che verranno a formarsi; oggi la nostra attenzione la dedichiamo a Banca Sistema.

Banca Sistema

Già un elemento facilmente visibile come i volumi di contrattazione sono un buon indizio per annusare l'attenzione degli operatori sul titolo e come evidenziato quindi dagli stessi volumi, negli ultimi tempi e nell'ultima settimana, l'attenzione sul titolo è cresciuta notevolmente.

Uno dei target a brevissimo è sicuramente a 1.86€ ma il vero target del movimento è fissato ai 2.10€

Bund

E come si comporta il Bund, future del mercato obbligazionario europeo in tutto questo?

Con timidissimi, per ora, segnali di rialzo che non offrono ancora la spalla ai possessori di obbligazioni statali e che neanche ancora suggeriscono ingressi a perdifiato negli stessi titoli ma che cmq si trova in una zona potenzialmente di rimbalzo e che effettivamente prova a contenere il ribasso e ad offrire un piccolo segnale di ottimismo per la settimana che verrà.

Chiaramente una partenza al rialzo invita ad osservare il movimento olte i 132 punti quale segnale di ripresa della corsa al rialzo.

Questo è l'unico vero indicatore di direzionalità e di razionalità di un mercato che ha abbandonato le logiche umane e che ha imboccato le strade dei bit e dei circuiti digitali nei meandri dei cervelli delle intelligenze artificiali che stanno portando per mano tutti i mercati in un infinito percorso rialzista.

Quello che manca appunto è l'imprevedibilità umana in tutte le sue meravigliose forme che rende il mercato attuale come un enorme gregge di pecore al pascolo, il che lo rende molto poco affascinante.

Peccato infatti, che agli scambi in questo momento, partecipino sempre meno umanoidi e non più solo bipedi poichè da un pò questi chip del pensiero vengono installati su robot a forma umana e quindi potremmo creare confusione nel non affermare l'unica ormai divisione certa, ovvero la dimensione umana, che sarà sempre differente da quella cibernetica.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)