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Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci


Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci

Piano Bar di Virginio Frigieri                                                                05/05/2024

Il punto

Nel mese di aprile, sui mercati statunitensi i principali indici azionari sono scesi all'unisono e a tutt’oggi non si vede motivo per cui questa tendenza non dovrebbe continuare. Nonostante questo i piccoli risparmiatori stanno scommettendo al rialzo a livelli record che le azioni continueranno ad aumentare.

Questa schiera di investitori è spesso coinvolta in scommesse sbagliate soprattutto a ridosso di significative inversioni di tendenza. Il report di maggio di Elliott Wave International pubblica un interessante grafico che a partire dal 1921 mostra il rapporto tra il rendimento dei Titoli del Tesoro USA a 3 mesi rispetto al rendimento dei dividendi dell’S&P500. Il grafico è su scala logaritmica.

Il pagamento dei dividendi rappresenta una delle due componenti del rendimento totale del mercato azionario. L’altra componente è data dall’apprezzamento o dal deprezzamento del prezzo dell’azione. Ora il rendimento attuale dei Buoni del tesoro a 3 mesi è del 5,4% contro un misero 1,44$ dei dividendi dell’S&P500, per cui senza stare ad ammattire in dotte elucubrazioni, i Buoni del Tesoro rendono quasi 4 volte più delle media dei dividendi dell’S&P500 e se osservate il grafico che pubblico qua sotto, si vede chiaramente che questo è il secondo valore più alto di tutti i tempi… Il mercato azionario attuale è più costoso di quanto non lo fosse a Settembre del 1929 quando i buoni del tesoro rendevano 1,53 volte il rendimento dei dividendi dell’S&P. Dopo il minimo del 1932 fino al minimo degli anni ’60 e per diversi anni anche nei periodi successivi i dividendi azionari hanno rappresentato uno dei più grandi affari del secolo.

Tutti gli anni in cui i valori del grafico stanno sotto 0,25 i dividendi dell’S&P rendevano 4 volte ed anche oltre il rendimento dei Buoni del Tesoro. Tutti gli anni in cui il grafico mostra valori superiori ad 1, vedono invece i rendimenti dei Buoni del Tesoro a 3 mesi vincere a man bassa sui rendimenti dell’S&P. Il valore massimo del grafico si verifica ad Agosto del 2000 quando i Buoni del Tesoro hanno reso il 6,09% contro un rendimento dei dividendi S&P di appena 1,1% generando così un rapporto di 5,50. Concludendo questi dati ci dicono che il mercato Azionario è decisamente costoso e rimane altamente vulnerabile a un potente sell-off e dall’altra parte abbiamo dei rendimenti delle obbligazioni destinati a salire nel lungo termine. Magari sul breve termine potrà esserci un periodo di sollievo in cui i rendimenti diminuiranno, ma poi torneranno a salire. L’oro sta correggendo ripercorrendo una parte del rally che ha portato i prezzi a nuovi massimi storici, ma finita la correzione, l’oro si sposterà verso nuovi massimi. I tassi di rendimento attuali sono i più alti e privi di rischio da quando la mania delle dot-com segnò il suo massimo nel 2000. Ma negli ultimi spasmi di una mania, gli investitori tendono a ignorare il conforto e la sicurezza di questo paradiso e restano presi nel vortice della mania non riuscendo a venirne fuori. Quando lo faranno inizierà probabilmente un’autentica corsa verso la salvezza, ma quest’ultima sarà per pochi, mentre il cerino in mano sarà per molti.

Indici Americani

S&P500

Torna la volatilità! Nella seduta iniziale di questa ottava, l’S&P500 ha iniziato con un gap in apertura per poi scendere ben sotto la chiusura della seduta precedente e alla fine andare a chiudere appena sopra l’apertura. La successiva seduta (martedì) abbiamo visto un minor gap down e una seduta decisamente ribassista che oltre a colmare il major gap up creatosi tra le sedute di giovedì e venerdì della settimana precedente, ha chiuso sul minimo di giornata e ben al di sotto della chiusura del giovedì precedente. Seguono nuovi minimi nelle sedute di mercoledì e giovedì e di nuovo un ampio major gap up nella seduta di venerdì che appare ancora più ampi se si misura il gap all’apertua. Durante la seduta la forza si è attenuata e se all’inizio l’A/D ratio ha sfiorato il 10 a 1, a fine seduta lo stesso  ha chiuso su un più normale 3,6 a 1. Il Dow e il Russell 2000 che pure mettono a segno un forte rialzo rispetto alle rispettive chiusure di giovedì hanno comunque chiuso sotto i rispettivi prezzi di apertura. Nonostante la tempesta emotiva, l’avanzamento dai minime del 17-19 aprile sono ancora perfettamente catalogabili come movimenti in contro-trend che una volta completati porteranno a nuove pressioni di vendita e a nuovi minimi.

Dal punto di vista del modello ondulatorio il zigzag dal 19 aprile con l’avanzata di venerdì di complica: è ancora un zigzag, ma del tipo wxy (ovvero zigzag doppio).

Il primo abc completa un zigzag: se i prezzi dal minimo dell’onda x avessero continuato a scendere l’onda [ii] sarebbe terminata dove abbiamo messo l’etichetta (w) e saremmo stati in onda [iii]. L’ulteriore gamba di rialzo porta all’etichettatura riportata nel grafico. Il ritracciamento del 61,8% è già stato sfiorato e l’area ideale di arrivo si colloca nel rettangolino evidenziato in azzurro in un range che va dai 5.148 ai 5.164 punti. Come sempre le onde correttive sono le più difficili da interpretare ed anche il modello sopra riportato potrebbe evolvere diversamente.

Dow Jones Industrial

Sul Dow Jones Industrial, il rally iniziato il 17 aprile traccia uno zigzag in cui l'onda (b) ha formato un triangolo che si è concluso mercoledì 1° maggio a 37.885,90 punti. L'avanzamento da quel minimo rappresenta l'onda (c) o la maggior parte di essa. Il massimo intraday di venerdì ha portato alla chiusura di un gap aperto nei giorni 9-10 arile. Ora il range della barra del 9 aprile costituisce una resistenza importante che si colloca poco sotto il ritracciamento del 61,8% di onda [i]. Solo il superamento di entrambe queste resistenze può riaccendere le speranze di sferrare l’attacco al major gap down che tiene aperte le nostre posizioni short, e pure che ci arrivasse non è scontato che superi anche quella resistenza. Una chiusura sotto 38.148 punti, minimo della barra che ha originato il major gap up del 3 maggio evidenziata dal rettangolo rosa, dovrebbe segnalare che l’onda [iii] è in corso. Sotto al minimo di onda a incrementeremo le posizioni short.

Nasdaq100

Il gap di apertura più ampio nella seduta di venerdì si è prodotto sul Nasdaq100 che ha toccato quota 17.820,00 su cui non avremmo scommesso un caffè. Anche in questo caso abbiamo un zigzag la cui onda (b) ha realizzato un triangolo (stiamo sempre ragionando su grafico orario). Anche in questo caso l’area evidenziata dal rettangolo azzurro rappresenta una area di arrivo ideale per terminare l’onda [ii]. Se l'indice raggiunge il livello 17.970.30, avremo un’onda a e un’onda c di uguale dimensione che è una situazione che ricorre frequentemente. Quando le onde secondarie dello zigzag saranno complete, l’indice dovrebbe riprendere il declino iniziato dal massimo del 21 marzo, con nuovi minimi in vista.

Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi

Sul trentennale americano, il minimo di 112,27 del 25 aprile ha completato l'onda intermedia (B). L'onda (C) sarà un rally di cinque onde che porterà i prezzi delle obbligazioni al di sopra del massimo dell'onda (A) ovvero sopra 125,30. Naturalmente se il minimo di onda (B) non dovesse rimanere intatto allora andrà rivisto il modello perché non può essere l’onda (B) e a quel punto l’onda (5) dovrà scendere a nuovi minimi.

Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD

Sul dollaro abbiamo combattuto diverse battaglie ipotizzando di volta in volta scenari opposti. Oggi dopo un paio di settimane che non lo seguivo, l’impressione a pelle che ho è che si stia formando un triangolo e che siamo arrivati alla penultima onda (l’onda (D)). Se interpreto giusto l’onda (D) dovrebbe concludersi tra 101,50 e 102,00. A seguire una breve onda (E) per concludere la (B) e infine l’onda [C] che dovrebbe almeno tornare a testare la sponda inferiore del canale di trend attorno a quota 95-96. L’euro come vediamo nel secondo grafico dovrebbe muovere in direzione uguale e contraria.

Metalli Preziosi

Oro:

Dal 12 aprile l’oro sta correggendo il rally messo a segno in precedenza e continua a suddividersi. La correzione non ha ancora raggiunto il canonico ritracciamento del 38,2% che si colloca a 2276,8$ ma la correzione potrebbe tranquillamente estendere oltre fino al 61,8%. Il limite invalicabile che invaliderebbe il modello è dato dal massimo di onda [i] che si colloca a 2151,1$.

Platino:

Il Platino per ora continua a suddividere al rialzo e l’onda 3 sta già disegnando due livelli di estensione. Da seguire.

Silver:

Dal massimo del 12 Aprile, l’argento è sceso finora a 25,99 dollari, il minimo intraday del 2 maggio. Il ritracciamento del 50% di Fibonacci transita sul livello di 25,87$ quindi molto vicino. Vero è che il ritracciamento potrebbe spingersi oltre e quindi terremo monitorato anche il livello di 25,05 (61,8%) e in generale tutta la fascia fino al minimo sottostante.

Restiamo comunque ottimisti sul trend rialzista dell’argento anche se prima devono concludersi queste correzioni.

alla prossima