E' passato poco più di un mese dal mio "Buy di lungo periodo" ed è giunto il momento di fare il punto della situazione, visto che molta carne è stata messa al fuoco.
Nell'ultimo mese tutte le principali banche centrali hanno puntato ad un orientamento ultra espansivo e nello specifico segnalo ciò che già la redazione Lombard ha giustamente sottolineato recentemente, ovvero che la politica di Draghi alla Bce ha avuto una svolta radicale con una parolina chiave su tutte: se ce ne sarà bisogno compreranno bond dei paesi in difficoltà con ammontare illimitato! Parolina magica e da lì chi era corto d'Italia (sia su Btp sia su azioni) si è dovuto ricoprire alla meglio provocando performance a doppia cifra su vari assets a rischio.
Il quadro di fondo, intendiamoci, resta in penombra: Europa in recessione e mondo che cresce a rilento (la Cina il mese prossimo pubblicherà probabilmente un dato sul Gdp rivisto al ribasso al +7.5%). Tuttavia non dobbiamo perdere di vista ciò che è successo e ciò che accadrà: l'Europa e l'Italia sono passate velocemente da una percezione di imminente default ad un chiara volontà politica di non lasciare fallire l'Unione Europa e per questo dobbiamo sicuramente ringraziare un Italiano che ha un nome e cognome Mario Draghi.
Non voglio con ciò sostenere che Draghi abbia risolto con la bacchetta magica tutti i problemi, anzi, tuttavia ricordiamoci che prima di lui in Bce c'erano economisti talmente "illuminati" che, (ed io ero presente ad una conferenza di uno di questi, perlopiù italiano
) durante una delle peggiori crisi mondiale di sempre, nel marzo del 2011 sostenevano che i tassi ufficiali sarebbero dovuti salire. Alcune affermazioni sarebbe opportuno non scordarsele mai!
Detto ciò la strada che vedo è ancora di positività per borse e titoli di debito italiani. Siamo saliti velocemente, è vero, ma per ora la Bce ha solo parlato e se davvero interverrà, mi aspetto una ulteriore (ultima?) spinta al rialzo. Ricordo solo che molte banche, nonostante performance rialziste imbarazzanti, trattano ancora a prezzi sul tangible book da semi default.
Eurostoxx50 e Cappock Indicator: le indicazioni di medio periodo sono ancora per il long
Dopo una giornata così negativa come quella di ieri, credere ancora alla positività è complicato e me ne rendo conto, tuttavia credo che per chiudere questo terribile 2012 con portafogli in positivo ci sia solo una ricetta: non perdere di vista la linea di fondo tracciata!
Di breve, complice anche il fine settembre storicamente negativo, mi aspetto ancora un po' di negatività ed anche un interessante indicatore di Risk On-Off, il Fisher-Gartman Index, pare confermare ciò.
Fisher-Gartman Index: indicatore di Risk On or Risk Off
La mia ipotesi, per ora, è di un pullback di quest'indicatore ma non di un'inversione e quindi di una inversione negativa vera anche per le borse.
Se ulteriore positività sarà la domanda chiave è fino a quando? Difficile dirlo ma il Fiscal Cliff, che per ora pare non essere ancora del tutto percepito come un vero problema, mi preoccupa abbastanza e da novembre diventerà il nuovo tormentone dell'inverno.
Speriamo resti solo un tormentone.