Front Line: PIL tedesco -9,2%


Ancora un vertice all'orizzonte per decidere le sorti della zona euro, servirà? Secondo George Soros i prossimi 3 giorni saranno davvero decisivi per sapere se l'Europa imploderà su se stessa o se al contrario ci sarà una qualche decisione storica, con l'Italia in prima fila come mediatore fra Germania e Francia. Personalmente resto cautamente ottimista soprattutto per un motivo: la Germania non può perdere un'occasione epocale, cioè quella di diventare la vera leader europea (economica e politica) e soprattutto non può permettersi una vera rottura dell'EU. Al proposito il settimanale tedesco Der Spiegel ha rivelato la settimana scorsa uno studio, sembra del ministro delle finanze tedesco, sui costi che i vari paesi europei dovrebbero sostenere per un'eventuale rottura dell'Eurozona. Le frecce rosse indicano la contrazione dell'economia nei primi due anni successivi all'eventuale fine della moneta unica, mentre le frecce nere indicano l'aumento della disoccupazione. Cosa succederebbe alla Germania con il ritorno al marco?Secondo questo studio è presto detto: disoccupazione dal 6,7% attuale al 9,3% con un numero di disoccupati che salirebbero a 5 milioni dagli attuali 2.8, ed un Pil in picchiata del -9,2%. Davvero i tedeschi possono permettersi tutto ciò? Non credo, ma la risposta al più tardi l'avremo lunedì e da lì davvero sapremo se l'estate sarà torrida o fresca e piacevole.
Per chi riesce ancora a sopportare un po' di brivido controllato segnalo che il mio personale sistema sull'indice FtseMib40 è ancora long con eventuale stop loss sotto i minimi di periodo, mentre per i padri di famiglia che non vogliono azioni, ma che credono come me che l'Italia non farà default, segnalo che alcuni Btp sono arrivati a rendimenti molto interessanti come il giugno 2017 che rende oltre il 5,9% (lordo) con una duration del 4.4….non male!

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