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DATI SUL PIL ZONA EURO: OGGI LA VERIFICA SUL CAMPO
Nella giornata di oggi verificheremo, con il rientro post ferragosto, la reazione dei mercati ai deludenti dati sul Pil tedesco e francese.
Giovedì scorso, dopo la pubblicazione dei Pil, insieme ai tassi di altri paesi il rendimento del decennale Btp ha aggiornato il minimo storico a 2,66% secondo la piattaforma Tradeweb.
Il rendimento del Bund decennale è scivolato sotto l'1% giovedì, toccando brevemente lo 0,998% e aggiornando anch'esso il minimo storico. Nuovo minimo anche per il rendimento del decennale francese , scivolato sino a 1,392%. Se l'economia della Francia ristagna, secondo la stima preliminare comunicata dall'ufficio statistico Insee, l'economia tedesca ha innestato a sorpresa la marcia indietro .

PADOAN: DUE ANNI PER VALUTARE IL LAVORO DEL GOVERNO
In un'intervista di ieri alla Bbc, Padoan ha tenuto a sottolineare che la situazione di crisi non coinvolge solo l'Italia ma diversi altri stati e che anche altri governi hanno commesso gli stessi errori di valutazione dei tempi della ripresa. Il ministro ha inoltre approfittato dell'intervista per lanciare un messaggio alla Bce affincheè si adoperi per riportare l'inflazione al 2%.

Il ministro ha aggiunto che pochi trimestri non sono sufficienti per giudicare le manovre del governo, precisando che il programma delle riforme non cambia e che per vederne gli effetti ci vorranno almeno due anni.

LA UE NEGOZIA CON I PAESI IN CRISI
In un articolo di ieri su Repubblica si legge di una trattativa dell'Unione europea "già in corso da qualche settimana" con in Paesi in difficoltà, inclusa l'Italia, per rallentare il ritmo di riduzione del deficit. In cambio delle riforme, l'Europa apre alle proposte italiana e francese di avere maggiore flessibilità sui conti.
Sempre secondo Repubblica ma in un articolo di oggi, Juncker ha informalmente già fatto sapere che l'ipotesi sarà approfondita con grande attenzione.
L'idea sarebbe quella di tagliare dallo 0,5% allo 0,25% la riduzione del deficit strutturale chiesta a ogni Paese. Un taglio che per l'Italia varrebbe 4 miliardi. Matteo Renzi punta a ottenere più tempo per ottenere il pareggio di bilancio e per il piano di rientro del debito italiano, fino a tutto il 2017.

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