Piano Bar : Quadro Tecnico del 2015-03-08


Piano Bar di Virginio Frigieri
Quadro Tecnico del 8 Mar.2015

Ottava interessante all'insegna del super dollaro ulteriormente rafforzato dal QE della BCE. Vento di correzione in arrivo dunque? Le piazze americane chiudono l'ottava in deciso ribasso ma per ora livelli chiave toccati nemmeno uno. Quindi se da un lato è bene evitare di tirare conclusioni affrettate, allo stesso tempo è giusto analizzare la situazione senza sottovalutare i movimenti in formazione.
Nella seduta di venerdi nella prima ora di contrattazioni l'Advance/Decline line sul Nyse era già negativo per 0,395: 1 che significa grosso modo cinque titoli in discesa a fronte di solo 2 in salita. Dopo nel corso della seduta il dato e peggiorato ulteriormente fino a scendere a 0,173:1 in chiusura che significa quasi sei titoli in discesa per uno solo che saliva e con i volumi scambiati sui titoli in perdita che ha sfiorato l'83% dei volumi totali scambiati nella seduta. L'indicatore TRIN chiude a 0,82. Nel grafico sotto ho messo un grafico orario dell'S&P500, ma la situazione è uguale anche per il Dow Jones.

Entrambi gli strumenti con la chiusura di venerdì hanno chiuso sotto al massimo di onda 1 che come vedete sopra era 2072,40 sul S&P500 mentre sul Dow è 17.951 realizzato il 6 Febbraio. Questo non è certo la fine del mondo ma ci dice perlomeno che il rally iniziato il 2 Febbraio su S&P500 è giunto al termine e che anche l'onda di grado superiore ovvero la (5) ora possiamo ritenerla definitivamente chiusa il 25 di febbraio. La prossima settimana potrebbe anche starci un rimbalzo se ipotizziamo che la (iii) sia anch'essa terminata, ma dopo nelle prossime settimane gli indici dovrebbero lavorare per un ritorno verso i minimi del 2 febbraio. Poi se con un colpo di reni torna indietro e torna a fare nuovi massimi allora questi calcoli saranno da mettere nel cestino ma tant'è. Poco meno di un mese fa avevo mostrato un grafico con i tre Dow Jones che erano rimasti gli ultimi a non avere ancora messo a segno nuovi massimi e avevamo notato una frattura (divergenza) tria il Dow Utility e gli altri due.

Oggi a distanza di nemmeno un mese sembrerebbe che la divergenza che osservavamo allora vada a risolversi al ribasso con l'Industrial e il Transports che sembrano voler seguire l'utility piuttosto che il contrario, anche se come ho premesso all'inizio è sicuramente presto per poter dire che il toro è andato in pensione. Anche lo spread tra i rendimenti dei titoli di stato americano e quelli dei Junk-Bonds hanno terminato una correzione ampia dal 5,52% di dicembre a un 4.22 del 2 marzo chiudendo a 4,33% venerdì scorso portando a termine un ABC netto e pulito catalogabile come onda (2) e la prossima mossa potrebbe essere un ritorno verso l'alto ben al di sopra del rialzo precedente visto nel 2° semestre dello scorso anno.

Rendimenti T-Bond:

Un bello stacco al rialzo per i rendimenti del decennale americano che si riporta di forza sopra il 2,20%. A questo punto mi sento di dire che con ogni probabilità l'onda iii cerchiata è già in corso e una prima conferma si potrà vedere già la prossima settimana se avremo il recupero di quota 2,40, ma il potenziale rialzista è molto più alto.

Dollar Index ed Euro

Dollaro in grande spolvero con un una rottura del triangolo di onda iv cerchiata imperiale. Il massimo di venerdi potrebbe gia essere l'apice del 1° movimento in cui si svilupperà l'onda 5.
Il target minimo di onda 5 è di portare l'onda 5 alla stessa lunghezza di onda i cerchiata, per cui finiremo almeno a ridosso di quota 100 diciamo tra 99 e 102.

L'euro come quasi tutte le altre divise e le commodity cede sulla forza crescente del dollaro.
A questo punto tutti mi chiedono dove si arresta la caduta dell'euro. Allo scopo nel grafico sopra ho messo le proiezioni di Fibonacci sia sull'onda 1 che sull'onda 3 e le risposte sono lì sul grafico stesso. Il price space percorso da onda 1, proiettata al 685,40% indica 1,04. Lo spazio percorso da onda 3 prietatta al 161,8% di Fibonacci, indica 0,99. Il range più probabile è sicuramente questo ovvero la discesa del cambio dovrebbe arrestarsi nel range sopra indicato. Meno probabile, ma comunque da tenere presente se 0,99 non dovesse ancora tenere è la fascia più bassa. La proiezione di onda 1 al 1108,9% di Fibonacci di 0,8232 mentre il 251,8% di onda 3 ci da 0,8067. Queste sono le due fasce di prezzo in cui possiamo sperare di vedere la fine della caduta dell'euro.

Oro e Argento:

Si schiarisce finalmente anche il quadro tecnico dell'oro. La pesante chiusura di venerdi ci autorizza a dire che A e B sono concluse e siamo in piena C di (B). Quest'ultima complice la forza del dollaro andrà quasi certamente a testare il minimo di onda A cerchiata a 1.131,85 se non addirittura qualcosa sotto. Una volta terminata l'onda (B) però un forte rally di cinque onde dovrà formare quell'onda © che chiuderà la B cerchiata in area 1.400 o più su. Al contrario se la caduta dell'oro non si arrestasse nei dintorni del livello di onda A cerchiata dovremo rivedere ancora il modello.

Situazione analoga sull'argento dove a questo punto si fa più probabile uno sfondamento di 15,50 verso il minimo di dicembre a 14,42 da cui partire con la C. Seguiamo gli eventi.
Palladio:

Falsa rottura del palladio che si rimangia la galoppata di lunedì. Venerdi quando ho visto che non riusciva a tenere 820 e si apprestava a chiudere sotto ho preferito chiudere e prendermi la stoppata.
Se tornasse sopra al massimo di lunedì però tornerebbe interessante.

alla prossima.

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