Piano Bar : E si continua a salire...


Piano Bar di Virginio Frigieri
E si continua a salire!…

Quadro Tecnico del 23 Nov. 2014
Per la serie "divertiamoci finché si può perché dopo ci sarà da piangere"….
Gli annunci di Draghi di passare agli armamenti non convenzionali e la decisione della Banca Centrale cinese di abbassare i tassi, hanno messo le ali ai mercati e questa settimana tutti gli indici azionari fanno nuovi massimi o quantomeno poderosi recuperi.
Chiunque abbia seguito questa crisi fin dalle prime battute sa che il recupero dell'economia USA è artificiale. La Fed e il Tesoro americano hanno stampato 118 milioni di dollari all'ora per 24 ore al giorno sette giorni su sette da quando si è cominciati col QE1 per combinare complessivamente abbastanza poco. La crescita americana risulta sulla carta, ma se si va a vedere la disoccupazione reale è ancora molto alta (il doppio dei dati ufficiali) e i profitti delle imprese calano mentre i prezzi crescono e l'inflazione è alta anche coi tassi prossimi allo zero. Ne ho parlato già ampiamente sull'articolo "a volte tornano" pubblicato su Traders' wee un paio di settimane fa. Tutto questo stampaggio di moneta che dalle banche centrali scende alla banche normali senza mai arrivare alle imprese e alla gente, non risolverà nessuna crisi perché le banche normali trovano più conveniente investire quei soldi in borsa o altre attività speculative, piuttosto che usarli per finanziare l'economia reale. Se meno di un quinto del denaro stampato dalla Fed fosse stato realmente lanciato dall'elicottero e regalato alla gente questa crisi sarebbe finita da un pezzo e i consumi e l'economia sarebbero già ripartiti alla grande. Ma le banche centrali costituite da azionisti privati controllati da nessuno e che del loro operato non devono rispondere praticamente a nessuno, ormai stampano denaro a costo zero semplicemente digitando dei numeri su una tastiera e dando qualche click di mouse. Non hanno più bisogno di nessuna copertura aurea o di qualsiasi altro tipo ed hanno chiaramente interesse a mantenere in vita il sistema che consente loro di indebitare gli stati (cioè noi) praticando un profittevolissimo signoraggio bancario di primo livello. Il problema ora è che sulla strada seguita dagli Stati Uniti, con tempi diversi, si sono incamminate praticamente tutto le maggiori economie del pianeta.. La Svizzera ha stampato l'ira di Dio per mantenere il cambio con l'euro attorno alla strategica quota (per loro ) di 1,20. Il Giappone alla fine del suo QE avrà stampato l'impronunciabile cifra di ottantamila miliardi di Yen e Cina e Brasile hanno fatto e stanno facendo la stessa cosa. L'Europa fino a qualche giorno fa era l'unica economia che per la ritrosia dei tedeschi aveva evitato di fare manovre troppo spinte, ma ora che anche il vecchio continente si sta impantanando in una recessione che sta già portando in deflazione (ma su certi generi di consumo a mio avviso siamo anche in stagflazione) paesi come Grecia, Italia e Spagna e a seguire gli altri, ecco che Draghi si prepara ad usare l'artiglieria pesante, con roboanti e continui annunci. Faccio notare che con fare da autentico paraculo, che ricorda tanto in buon Andreotti della prima repubblica, Draghi non ha mai parlato apertamente di deflazione, ma si ostina a chiamarla con sottile distinguo "regime di bassa inflazione"… Manca qualche mossa clamorosa di Putin e abbiamo chiuso il cerchio. Per inciso ricordo ai più distratti che secondo l'agenzia di rating Standard & Poor, almeno la metà del debito governativo cinese, meriterebbe la classificazione di "junk bond."
Nonostante la guerra valutaria sia solo alle prime battute se guardate il grafico del Dollar Index il movimento degli ultimi mesi ha appena terminato l'onda 1, tanto l'euro quanto lo Yen hanno già perso oltre il 10%. Quando tutti avranno stampato alla follia portando gli stati a livelli di indebitamento indecente, senza risolvere nulla sarà nuovamente la FED costretta a svalutare per l'ennesima volta il dollaro e a quel punto sperate di avere abbastanza oro in tasca,… perché se come sostengono certi analisti "salirà a razzo", si rischia di non avere più il coraggio di comprare.
Ciò detto passiamo a vedere un pò di grafici:

Come ben si vede sono tre spade alzate al cielo…. ma a questo punto non azzardo target… chi ha coraggio si accomodi.

Rendimenti T-Bond:

Il T_Note dopo il poderoso rimbalzo seguito al minimo di onda (2) sta lateralizzando formando un triangolo. Se come mi aspetto il triangolo viene rotto al rialzo allora va osservato il massimo del 7 novembre (la barra nera all'inizio del triangolo) i prezzi dovrebbe raggiungere rapidamente la zona 2,48-2,50% posto appena sopra il ritracciamento del 76,4% di Fibonacci a testare la trendline superiore del canale discendente di trend. In caso contrario un calo sotto 2,27 eliminerebbe questo potenziale.

Dollar Index:

Il Dollar Index nella seduta di venerdì ha spinto ad un nuovo massimo a 88,39 in intraday. Le condizioni per considerare chiusa l'onda 1 ci sono, ma non possiamo ancora escludere che l'onda v cerchiata, prima di terminare possa fare ulteriori suddivisioni al rialzo. Nel caso di proseguimento si colloca tra 88,70 e 88,80. Un primo segnale per pensare che il potenziale rialzista di onda 1 sia esaurito potrebbe essere una chiusura sotto al massimo della candela di giovedì, e a seguire una chiusura sotto 87,18 che è il minimo della barra di lunedì scorso.

Euro/USD:

L'euro ha ripreso a scendere venerdì, tornando sotto 1,2443 che era il minimo della barra di martedì scorso. Adesso mi aspetto un nuovo minimo sotto il minimo del 7 novembre di 1,2357 che vada a testare la trendline inferiore. Resta tuttavia difficile capire quanto potenziale ribassista rimanga all'euro. L'onda (1) appare già ben sviluppata ora per cui anche nella nostra ipotesi che manchi un minimo al completamento dell'onda v cerchiata, non dovrebbe essere sotto gli 1,22. Diciamo che l'area 1,2200-1,2230 dovrebbe essere un supporto abbastanza forte da consentire l'avvio dell'onda (2) che riporti il cambio in area 1,30-13,2 prima dell'onda (3) il cui target dovrebbe interessare l'area di 1,15.

Oro e Argento:

Come detto nel precedente articolo, loro dopo tre anni ha terminato l'onda A cerchiata di un ABC che ha come target naturale il retesting della trendline ascendente di lungo periodo che sale dai minimi del 2002 e che dovrebbe restare nell'area di lavoro della precedente onda 4 cerchiata. nell'immagine sotto evidenzio quest'area:

L'area di lavoro della precedente onda 4 cerchiata è evidenziata dal rettangolo tratteggiato in verde mare e la probabile fine del colo dell'oro si colloca all'interno della ellissi gialla.

Anche su argento come ho avuto modo di dire rispondendo ad una domanda del lettore sul precedente articolo, l'area 14,70-15,0 che è stata un resistenza fortissima negli anni passati, ora dovrebbe fare da forte supporto per l'inizio di onda B cerchiata che dovrebbe recuperare almeno il ritracciamento del 38,2% di Fibonacci.

Prima di chiudere metto un ultimo grafico che mostra i settori dell'EuroStoxx600 dal più forte al più debole partendo dall'inizio di giugno.

Come si vede da giugno ad oggi i settori che stanno guadagnando di più sono l'Healtcare, il Food&Beverage, gli Assicurativi e i Tecnologici…. Se il Bull market prosegue vi potete orientare.
Una conferma sugli assicurativi viene anche dal nostro listino domestico , dove mentre le banche continuano ad essere in altalena, Generali venerdì ha fatto un breakout da manuale come si vede sotto:

Il testa spalle rovesciato proietta un target minimo a 19 euro… sempre che, lo ripetiamo, il bull market prosegua indefesso e senza tentennamenti al rialzo.
alla prossima.

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