SIAMO STATI STOPPATI SU...e considerazioni.


Altra brutta giornata in borsa per i mercati azionari internazionali.

Nuove preoccupazioni per l'impatto di un rallentamento economico in Cina, oggi la Banca centrale cinese è intervenuta di nuovo per indebolire lo yuan (o renminbi) ulteriormente, aumentando i timori che l'economia del paese possa essere ancora più debole di quanto preventivato, l’aumentare delle preoccupazioni geopolitiche globali dopo l'annuncio della Corea del Nord di aver testato con successo una bomba all'idrogeno ed il forte calo dei prezzi del petrolio (33,80 $/b al momento che scriviamo), hanno consigliato agli  investitori di correre ai ripari riversando una valanga di titoli in vendita sui mercati internazionali.

Per quanto riguarda i listini azionari europei, a nulla sono valsi i buoni dati macro usciti questa mattina circa i PMI servizi soprattutto quelli italiani, tedeschi ed area Euro rispettivamente a 55.3, 56.0 e 54.2 tutti superiori alle attese degli analisti, in piccola sofferenza solo il dato francese a 49.8, infatti hanno chiuso la seduta a – 0,93% il DAX (molto penalizzato ieri), - 1,22% l’EUROSTOXX50, intorno al – 1,50% l’IBEX, l’EOE e lo SMI e purtroppo fanalino di coda il nostro FTSE-MIB con una perdita superiore ai 2 punti percentuali (- 2,67%).

Oramai siamo a ridosso di importanti livelli di supporto che nell’intraday sono stati anche toccati. Quindi o rimbalziamo subito da questi livelli o anche una pausa alla discesa di qualche giorno non sarebbe un segnale positivo, se poi i supporti venissero infranti già domani, cambierebbe lo scenario futuro con probabile ribasso che chiama altro ribasso, ovviamente ci auguriamo che ciò non accada.

Per quanto riguarda i listini azionari USA, nonostante l’ottimo dato macro uscito ad ora di pranzo nostra circa i nuovi occupati nel mese di Dicembre ad opera della società ADP saliti a 257.000 contro attese degli analisti per un range tra 150.000 ed i 230.000 ed i dati macro usciti nel pomeriggio in linea con le attese i Durable Goods Order ed il suo dato “core” di Novembre tutti e due a  0,00% , ed i Factory Orders ed il suo dato “core” tutti e due a – 0,20%, mentre è uscito di poco negativo il dato ISM servizi  composite di Dicembre a 55,3 contro attese per un 55,9, ma positivi i dati sulle componenti dell’ISM servizi quali occupazione e nuovi ordini, rispettivamente a 55,7 (vs 55,0) e 58,2 (vs 57,5).

Ebbene dicevano, nonostante la tenuta dei dati macro ed il rialzo dei nuovi occupati, i listini USA (DOE e S&P500) anche oggi lasciano sul parterre un pesante – 1,80%, solo di poco inferiore la perdita per il Nasdaq100.

Rimaniamo in attesa dei più importanti dati macro di venerdi 8 gennaio circa i nuovi occupati non agricoli e l’indice di disoccupazione totale. Rimarchiamo il fatto che i listini USA negli ultimi anni hanno riportato performance più alte rispetto agli omologhi europei  e giapponesi, quindi molta prudenza nel futuro per investimenti azionari su questa area geografica.

Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario, bombardato da questi ribassi dobbiamo ancora una volta affermare che nonostante tutto tiene bene. Oggi da registrare solo una vittima del settore automotive, infatti abbiamo venduto in stop secco il titolo tedesco:

- CONTINENTAL  (DE0005439004)  A  208,75.