Se i prezzi modificano l'economia ... l'economia modifica i prezzi ... insomma una gran confusione


Un conto sono i prezzi di borsa un conto l’economia reale. Detta così sembra facile, ma i prezzi della borsa influenzano l’economia e l’economia sia noi. A volte succede però che l’economia non riesce ad influenzare i prezzi della borsa e quindi i prezzi della borsa vanno per conto loro. Se ci vanno per molto tempo allora ecco che di nuovo arrivano ad influenzare l’economia che questa volta li segue. Morale, non ci si capisce molto. E voi mi direte “bravo” ma proprio per questo leggiamo questo sito … perché vogliamo capire. Ecco che siamo arrivati al punto: rinunciamo a capire, dando per scontato che siamo qui per guadagnare e non per capire e che se guadagnassimo senza capire ci andrebbe bene lo stesso.

Le spade di Damocle odierne sono la vittoria di Trump e il referendum del 4 dicembre. In realtà queste due vicende sono semplicemente la punta dell’iceberg, che è la risalita dei tassi di interesse, negli USA ma anche in Europa. Stamattina alle ore 9 Markit Economics segnalava una ripresa generalizzata della economia europea con in testa Paesi Bassi e Germania e con l’Indice PMI europeo sui massimi da 3 anni a questa parte. Unitamente alla crescita Markit segnala l’innalzamento dei costi di acquisto e dei prezzi di vendita (per il comunicato clicca qui >>). E se guardate la curva dei tassi di interesse in euro, dollari o tutto quello che volete voi forse eccetto lo yen vedrete che su tutte le scadenze i tassi sono in rialzo. Tecnicamente la trendline daily di medio periodo del bund è rotta al ribasso. Morale: i mercati stanno girando, obbligazionario giù e azionario su … almeno questo sarebbe il paradigma. Del perché questo non succeda a livello di indici ovviamente possiamo dare diverse ragioni e soprattutto ragioni diverse a seconda della latitudine, perché de facto Wall Street è sui massimi mentre noi italiani continuiamo ad essere sui minimi da sempre. Però ripeto, dobbiamo tenere la bussola ben salda nelle mani: se l’obbligazionario è finito allora non necessariamente le azioni debbono andare su, nel breve periodo, ma nel medio e nel lungo sì perché ricordatevi che l’economia europea è sui massimi e che … Facciamola breve: questa volatilità che si sta annunciando sui mercati potrebbe essere la fine del ciclo obbligazionario e una partenza per quello azionario, teoricamente, poi ovviamente se vince Trump possiamo iniziare a comprare tute NBC e maschere antigas e quindi questo ve lo dico l’8 di novembre.

Una nota: io non sono un dietrologo per natura, non perché sia convinto che sia vero tutto quello che passa la vulgata dei giornali, intendiamoci, anzi, ma semplicemente perché o fai parte dell’establishment oppure è bene che tu te ne stia zitto. Non è certo il libretto dell’autore catastrofista che compri sulla bancarella dei reminder che fa la differenza, anche se spesso a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca. Però debbo dire che se qualcuno vuole che Trump perda e che il sì vinca beh mi sembra, da giornalista, ripeto da giornalista e senza nessun coinvolgimento emotivo o politico nella cosa, che stia iniziando a dare fiato alle trombe. Quindi mi aspetto di vederne delle belle nei prossimi giorni e cercherò sempre di stare dalla parte di San Tommaso che prima tocca e poi crede, perché di altre soluzioni non ce ne sono.

Un lettore di lungo corso mi aveva chiesto un editoriale sull’Italia, l’editoriale è pronto, con corposa documentazione e conto di darlo alla luce entro l’elezione di Trump. Sarà molto bello e molto anticonvenzionale, degno del vecchio Tomasini (professionalmente parlando voglio dire …). Fino a quel momento rimaniamo con l’arma al piede.

Una osservazione tecnica prima dell’apertura di Wall Street: la barra di ieri è stata di falso breakout / trappola per orsi con pulitura di stop loss catastrofici. Notate sul grafico che posto qui di seguito come i prezzi si siano appogiati su un supporto di medio periodo senza portarsi a chiudere al di sotto. Vediamo la chiusura di oggi.

Per l’Italia lasciamo perdere, ormai encefalogramma piatto.