La favola della nonna di Tomasini e il rialzo delle Borse


Ripeto un concetto che mi è caro: gli anni ’90 hanno visto una espansione continua dell’economia americana e un rialzo senza precedenti della Borsa. Ecco io come pennivendolo di Borsa sono nato in questo periodo, non raccontiamoci altre storie, che ne so che ero compagno di banco di Aldo Ravelli, leggendario agente di cambio a cavallo della seconda guerra mondiale, o che operavo nei fora vendalia dell’impero romano. E per 10 anni a me pivellino della borsa hanno inculcato l’ossessione del rialzo dei tassi, della espansione senza limiti e senza fine (ma poi vedrai che finirà), della borsa che sale sempre (ma poi vedrai quando scende). E io fesso ci credevo ed era un cruccio. E crucciati oggi e crucciati domani sono passati ben 10 anni. Poi è vero che sono arrivate le Twin Towers e 3 anni di ribasso, ma nel 2003 il trenino è ripartito ed è durato fino alla recente crisi del 2008. Morale: ci sono voluti 20 anni per vedere il patatrac. E se non mi preoccupavo, ragionandoci oggi, era meglio. Vivevo più sereno e sarebbe successo esattamente quello che è successo.

Questo fatto mi ricorda mia nonna che quando aveva 60 anni ricordo un giorno che mi prese da parte e mi disse: “io sono vecchia, ho un piede nella fossa, mi preparo a morire. Tu ora sei un ragazzino e devi pensare a te da solo e soprattutto devi pensare ai tuoi genitori che sono vecchi”. Io piansi sconsolato aggrappandomi alla sua sottana: “nonna … nonna non mi lasciare, perché la vita è così crudele, perché non stare ancora qui con me su questo mondo nonnina bella ?”. Passavano i mesi e mia nonna era sempre una roccia, vangava l’orto e pedalava in bicicletta come Gimondi e manifestava per il PCI in qualsiasi evento la convocassero. E ogni anno però mi prendeva da parte e mi ripeteva la litania: “io ho un piede nella fossa, vedrai che tra poco muoio e tu sei un uomo … “. Dopo qualche anno smisi di piangere, dopo 10 anni rimanevo muto, dopo 15 sbuffavo seccato. E finalmente dopo 20 anni un bel giorno che attaccava la litania presi tutto il coraggio di cui disponevo e le urlai apertamente: “cara nonna, o crepi in fretta o stai zitta perché io non ne posso più di questa storia del piede nella fossa”.

Ecco, sta storia che “poi vedrai che succede alla Borsa Usa” mi ricorda molto mia nonna. Forse perché essendo più trader che analista fondamentale mi viene da rispondere come Giuseppe Minnicelli, il trader supercampione di Roma trionfatore alla TRADERS’ CUP 2014 con il 1064% in 30 giorni di gara e un conto di 5.000 euro trasformato in un conto di quasi 55.000 euro, ovvero “me ne frego perché se sale compro se scende vendo.”

Tutto ciò premesso questo del Ftse All Share non è un mercato che distribuisce ma un mercato che accumula. Lo dimostra la barra dei volumi di venerdì scorso, che non era da giorno festivo, come tanto meno era da giorno vestivo la percentuale di apprezzamento. E lo dimostra la barra di ieri, apparentemente negativa ma che in intraday ha segnato un nuovo massimo. Quando avverrà il breakout dei massimi di 25.548 del Ftse All Share non lo so, ma so che avverrà e anche presto.

Andiamo con la lista della spesa:

AEROPORTO DI BOLOGNA: che il titolo sia sotto accumulazione lo dimostra la barra di ieri con il gap up di apertura, gap up non ricoperto. I volumi sono di molto superiori a quelli precedente, se il buon giorno si vede dal mattino … Sul mensile invece notiamo il pattern dell’uncino dopo il ritracciamento.

CAIRO: innegabilmente in congestione sul mensile, de facto mostra volumi interessanti. La sparata sui 60 minuti è promettente ma non foriera ancora di rialzi. Arma al piede.

LA DORIA: siamo in prossimità dei massimi storici è questa congestione orizzontale è promettente anche se mancano i volumi come piace a noi. Se dovessero arrivare al momento del breakout sarebbe buy colossale …

MONCLER: mensile e giornaliero dicono poco ma sui 60 minuti è il rischio è così basso per via di questo rettangolo stretto che lo dobbiamo prendere perché il rischio è ridicolo … buy ufficiale a 24.88 stop …

TOSCANA AEROPORTI: titolo altamente illiquido, senza entrare in considerazioni di tipo fondamentale guardate che bella accumulazione sul grafico mensile, non appena rompe i massimi della quotazione è da comprare a razzo.

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