Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci


L’ottava conclusa non ha portato significativi cambiamenti del quadro tecnico...

Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci

Piano Bar di Virginio Frigieri                                                                        29/04/2018

Previsioni di Borsa : Indici Azionari USA

L’ottava conclusa non ha portato significativi cambiamenti del quadro tecnico. Sia il Dow Jones che l’S&P500 dopo aver completato l’onda (2) di grado intermedio, stanno producendo un ulteriore 1-2  che dovrebbe rappresentare l’inizio di onda 3. Tanto su Dow Jones quanto su S&P500 l’onda 2 ha ritracciato esattamente il 61,8%. Osservando poi il grafico a 30 min. dell’S&P500, altre interpretazioni sono possibili come si vede nel terzo grafico, dove l’apice di  onda [ii] potrebbe essere la sola (a) di [ii], per cui dopo un breve storno potremmo avere un ‘onda (c) che spinge il ritracciamento di onda [ii] oltre il 61,8%.

Visto che non c’è molto da dire ripassiamo un po’ di teoria sulle onde di Elliott analizzando gli scenari che paiono meno probabili. Una interpretazione alternativa a quella che riteniamo ad oggi più probabile, è che il massimo di onda (5) rappresenti in realtà la fine di onda (3) e che da allora il movimento sviluppato stia realizzando un triangolo come mostrato sul grafico sottostante.

Abbiamo sempre creduto poco realistica questa ipotesi ed ora andiamo a spiegare perché. I triangoli si presentano quasi sempre come onde quarte di una sequenza di impulso oppure nel caso di onde correttive sulle onde B o X di un zigzag. Nei rarissimi casi in cui si verificano nelle onde seconde, non si presentano mai da soli ma piuttosto come parte di un modello combinato come doppi tre e tripli tre (vedi bibbia a pag.52 e 53 fig.1.47).

I triangoli si sviluppano in cinque onde ciascuna delle quali si articola in tre onde (a-b-c). Almeno quattro delle cinque onde si suddividono come una combinazione a zigzag o come ulteriore triangolo minore nel qual caso la struttura del movimento correttivo estenderà a nove onde. Nessuna delle cinque onde di un triangolo sviluppa un flat. Alla fine di un triangolo in un mercato toro, si assiste solitamente ad una breve, rapida e forte spinta verso nuovi massimi.  Il primo motivo per cui vengono attribuite a questa ipotesi comunque attentamente analizzata, basse probabilità è che l’ultimo top di mercato si è verificato con la più classica delle figure di terminazione: il throw-over di un lungo canale rialzista di lungo termine che abbiamo evidenziato più volte su articoli precedenti. Il Dow Jones dopo aver rotto al rialzo la trendline superiore del canale di trend che sale dai minimi del 2009 su scala logaritmica, è tornato sotto la stessa indicando che il rilancio è completo. Questa figura rende le probabilità di nuovi massimi molto scarse. In secondo luogo osservando il selloff dal massimo del 26 gennaio al minimo del 9 febbraio sembra più un cinque onde impulsivo che un tre onde, così come  il declino dal 13 marzo al 2 aprile  (onda c dell’ipotetico triangolo)  sembra più un cinque onde che un tre onde. Quindi due onde su cinque presentano modelli più simili ad impulso che a correzione abbassando le probabilità che il modello in costruzione possa essere un triangolo. Per rendere più evidente questo fatto metto qua sotto l’S&P500 a 2 ore.

Questa etichettatura pare decisamente più realistica di una lettura a-b-c. In terzo luogo il triangolo si etichetta discretamente bene sull’ S&P500 mentre su Dow Jones vediamo che il minimo del 2 aprile a 23.344,50 punti è inferiore al minimo del 9 febbraio che si colloca a 23.360,20 punti. Non che questo invalidi la figura, ma resta il fatto che il 99% dei triangoli con le regole di Elliott (non con l’AT tradizionale) sviluppano le quattro onde b-c-d-e all’interno  (quindi inside) dell’onda a…

Quarto ed ultimo fattore, di solito le onde E di un triangolo si accompagnano a forti notizie di sostegno al sell-off che forniscono il calcio di inizio per un drammatico declino; nel nostro caso non si registrano nè particolari notizie negative né pressione di vendita in aumento, tanto che il minimo del 25 aprile a 2612,67 di S&P500 si verifica su un rapporto A/D molto mite (0,77:1). Stessa musica nelle due sedute successive. L’ipotesi triangolo va in ogni caso tenuta aperta fino a che non sarà infranto il minimo del 9 febbraio a 2532,69 punti, anche se per ora non ci appare come la più probabile. Se poi le cose cambiassero ulteriormente saremo pronti a rivedere la nostra posizione.

Previsioni di Borsa : Bond USA, rendimenti e prezzi

Il rimbalzo registrato nelle ultime sedute ha probabilmente completato o sta completando l’onda (iv) di [v].

In ogni caso non dovrebbe ritracciare oltre 143,30- 143,50. Terminata la correzione i prezzi del trentennale dovrebbero riprendere la discesa verso l’area di 140,00. Intorno a quell livello sarà conclusa l’onda 1 di (3). A livello generale la nostra posizione resta ribassista.

Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD

Il Dollar Index è salito sopra quota 90 come auspicavamo alcune settimane fa e con il massimo di venerdì a 91,986 segna probabilmente la fine di un’onda 1 a cui ora seguirà una correzione prima di riprendere la corsa al rialzo verso quota 95,00. L’onda 2  riporterà le quotazioni presumibilmente attorno a 90,70-91,00. In modo speculare e contrario l’Euro è sceso fino a 1,2056 venerdì prima di rimbalzare in chiusura. Ora dovremmo avere un rimbalzo che riporti l’euro in zona 1,2190-1,2240 per poi riprendere la strada del declino verso il 1°target che si collaca intorno al minimo della precedente onda 4 a 1,1550.

Previsioni di Borsa : Oro e Argento

Continua il balletto di Oro e Argento ai quali mancherebbe un guizzo finale per terminare l’estenuante onda [B] di grado primario. Chi vivrà vedrà.

alla prossima

Note:

La Bibbia delle Onde di Elliott è a questo link:

http://www.tradinglibrary.it/scheda-libro/frost-a-j-prechter-robert-r-jr/la-teoria-delle-onde-di-elliott-9788888253213-135907.html

La nomenclatura dei vari gradi d’onda è riportata sotto: le onde “cerchiate” della nomenclatura originale di Elliott sono rappresentate per una questione di praticità racchiuse tra parentesi quadre.