Un massimo a Wall Street che scricchiola !


Non mi hanno mai fatto paura i massimi del mercato azionario italiano. Il mercato italiano di riffa o di raffa rimane un mercato trend following e ci sono ancora dei signori breakout.

Quello che mi fa paura è il mercato azionario USA dove se parlare di breakout e di trend following apparecchiano la tavola e sono pronti a mangiare perché lo scambiano per una specie di tortellone.

Oggi su MarketWatch.com è stato pubblicato un ottimo articolo a firma di Simon Maierhofer il quale sostiene che l’SP500 dopo aver toccato i massimi storici sia in realtà un mercato spompo con gli indicatori di breath che battono in testa. A dimostrazione di questo suo timore questo analista USA mostra come tutte le volte che negli ultimi anni sono stati segnati sull’SP500 dei massimi storici i titoli del Nasdaq che hanno segnato un rialzo (advancing stocks) erano meno del 50% segnalando in questo modo un esaurirsi della spinta rialzista.

E non contento di guardare solo gli advancing stocks il nostro analista pubblica una seconda tabella con tutti gli indicatori di breath che a suo dire mostrerebbero come il mercato azionario usa stia segnando il passo.

Se dalle stelle scendiamo alle stalle possiamo constatare come l’indicatore numero rialzi / numero ribassi dell’indice MC Clellan sia ancora in situazione non compromessa: la trendline è ancora intonsa e quindi non diffidiamo per il momento della solidità del rialzo.

Il Money Flow sta rientrando sull’indice verso una zona di non ipercomprato a metà tra le due bande opposte e questo è un bene.

A livello di singoli titoli non ho titoli da segnalare per il momento.

Manteniamo il buy su Falck perché un titolo con forza relativa crescente e piangiamo le due grandi occasioni perse di Elica e di Digital Bros che abbiamo spesso menzionato ma mai comprato.

La barra di oggi sull’indice Frse All Share non è stata molto bella perché è segno di un momentum ribassista che non avremmo voluto vedere e che speriamo per il bene del rialzo che domani si possa riassorbire.

Però se ragioniamo con il calendario in mano a questo punto se ci fosse un bell’uncino al rialzo di una o due settimane avremmo il piacere di vederci catapultati verso i massimi sotto Natale.

Che è quello che ci aspettiamo che il mercato faccia. Quindi non disperiamo e diamo tempo al tempo.