Etf report – Il Global Clean Energy (IE00B1XNHC34) sale ma è lontano dai massimi


Un ottimo avvio nel 2019, con un quasi 20% di rimbalzo. Così uno dei settori che più ha deluso negli ultimi anni cerca il suo riscatto.

Hot markets

C’è chi l’ha definito l’Etf di Greta Thunberg, la giovane svedese che lotta per il clima. L’iShares Global Clean Energy (Isin IE00B1XNHC34) da gennaio ha messo a segno un +19,6% di performance contro il +13% circa dei cloni generici sull’azionario energetico. Merita quindi un’attenta valutazione, anche perché si inserisce in quel comparto degli Etf altamente specializzati destinati a essere protagonisti dei prossimi anni.

Sottostante

Replica trenta 30 azioni più importanti e liquide di tutto il mondo attive nell’economia delle energie pulite

Dimensioni del fondo

Medio bassa

Scambi

Regolari: mediamente oltre 30 ogni giorno

Valuta di denominazione

Usd

Valuta di negoziazione

Eur

Quotazione in corso

4,98 euro (mattinata 27/3)

Dividendi

A distribuzione (semestrale – maggio e novembre)

Yield in corso

2,4%

Ter

0,65%

Tipo di replica

Fisica

Volatilità media

15,2%

Profilo di rischio

Elevato

La prevalente esposizione geografica riguarda Usa e Cina, i due Paesi maggiormente sotto accusa in tema di inquinamento ambientale. Seguono Nuova Zelanda e Brasile, mentre l’Europa appare piuttosto indietro, con preponderanza di azioni spagnole e danesi. Risulta evidente la varietà di sottostanti e quindi delle valute di riferimento, sebbene quella di denominazione – come indicato in tabella – sia l’Usd.

Il movimento accumulativo in corso da inizio 2019 è supportato da una trendline superiore che delimita un canale rialzista piuttosto ampio, la cui mediana lambisce ora proprio il supporto/resistenza dei 4,92 euro contro un massimo nei giorni scorsi a 5,08. Il Global Clean Energy è sui massimi dal 2016 ma lontanissimo dai picchi a oltre 20 euro del 2008. Gli obiettivi di medio e lungo possono essere molto ambiziosi sull’onda della guerra all’inquinamento atmosferico ma non bisogna dimenticare che le energie pulite sono state una delle maggiori delusioni in Borsa dopo la crisi Lehman.

Secondo Carbon Clean 200, report sulle maggiori società al mondo del settore, le protagoniste assolute della “clean economy” risultano Toyota Motor, Siemens Ag, Johnson Controls, Schneider Electric, Panasonic Corp, Emerson Electric Co, Vestas Wind System, Philips Lighting, ABB e Koninklijke Phil: in realtà solo alcune sono presenti nel fondo di iShares, date le diversità dei business. E’ pur vero che ormai quasi tutti i maggiori gruppi energetici del mondo stanno convertendosi verso l’energia pulita, il che potrebbe favorirne l’entrata negli indici azionari della “green energy”, assecondandone una forte crescita delle quotazioni.