Nuovo massimo storico!


Era nell’aria, già la scorsa settimana, e ora ci siamo: nuovo massimo storico del nostro portafoglio che in pochi mesi si è riportato ad una crescita davvero interessante dopo un 2018 molto difficile. Merito anche delle parole di Draghi, che ieri da Sintra ha fatto chiaramente intendere che la BCE è pronta sia a tagliare i tassi sia a varare un nuovo QE.

Partecipando al simposio delle banche centrali il governatore Draghi ha infatti spiegato spiegato che se l’inflazione nell’Eurozona dovesse rallentare nei prossimi mesi, allontanandosi ulteriormente dal target “vicino, ma di poco inferiore al 2%”, Francoforte disporrebbe degli strumenti per reagire, tra cui il taglio dei tassi ed il ripristino degli acquisti netti di assets con il QE.

Naturalmente immediata e spumeggiante la reazione dei mercati, con il Bund a 10 anni crollato al nuovo minimo storico di rendimento a -0,32%. Di fatto, i rendimenti dei governativi tedeschi viaggiano ora in negativo sino alle scadenze a 17 anni. Boccata d’ossigeno anche per i nostri Btp, con il decennale italiano che ora rende il 2,11%, livello più basso dalla metà di maggio 2018, alla vigilia della controversa nascita del governo Conte; di conseguenza giù anche lo spread che è sceso sotto i 240 bps, minimo da 2 mesi. Si brinda comunque in tutta l’Eurozona, con il decennale della Grecia che va al 2,53% di rendimento (livello mai così basso nella storia di Atene), il Bonos spagnolo è sceso allo 0,48% e il bond del Portogallo ad appena lo 0,54%.

E’ quindi chiaro che il mercato sta scontando un nuovo taglio dei tassi, ma la risposta di Trump non si è fatta attendere: commentando le parole di Draghi ha infatti dichiarato che così l’Eurozona si avvarrà di un ingiusto indebolimento del cambio e colpirà le imprese americane. Dichiarazione che potrebbe avrebbe come conseguenza o la minaccia di nuovi dazi USA sulle merci UE oppure l’aumento della pressione sulla FED affinché tagli i tassi più rapidamente e in misura più consistente di quanto ad oggi scontato dal mercato.

E così il nostro portafoglio vola e si porta sul nuovo massimo storico: ai prezzi correnti di mercato il NAV vale oggi 114,45 rispetto ai 113,45 precedenti, ed esprime un progresso del 3,45% da inizio anno e un progresso del 5,15% dai minimi di novembre. Sempre liquidi per una parte del portafoglio, che senza nessuna fretta andremo ad utilizzare a tempo debito.

Portafoglio come di consueto aggiornato nell’apposita sezione.

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