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È partito anche l’Argento


E’ giunta l’ora dell’Argento? Parrebbe proprio di sì…

A differenza dell’Oro – inserito in un trend rialzista oramai dallo scorso ottobre – l’Argento ha denotato nei mesi passati un andamento sostanzialmente laterale, tutt’al più solo moderatamente positivo, quindi con una “forza relativa” negativa sia rispetto al succedaneo Oro sia, e ancor di più, rispetto al Palladio, che tra tutti i preziosi detiene la palma del trend più forte e consolidato nel tempo.

Il quadro tecnico dell’Argento, tuttavia, sembra volgere decisamente in positivo. Finalmente. 

Concentriamoci sulla dinamica dell’ETC con ticker PHAG (ETFS Physical Silver), quotato su Borsa italiana (PC: 13,566; Cfr. grafico). Dai minimi di fine maggio a ridosso di quota 12 il PHAG ha iniziato a sviluppare un movimento di risalita, con una netta accelerazione nell’ultima settimana, con un rally del 7-8% in poche sedute, supportato da volumi in forte aumento. Le quotazioni si sono riportate al test dei massimi del 20 febbraio a 13,42, riuscendo a strappare in gap-up nell’ultima seduta d’ottava fino a registrare un nuovo picco a ridosso di 13,900, sui massimi degli ultimi 13 mesi e in prossimità della resistenza a quota 14, ultimo ostacolo prima dell’avvio di una nuova fase rialzista sull’argento su orizzonti plurimensili, con obiettivi ambiziosi di apprezzamento (quota 15 in prima battuta, poi la resistenza a quota 16). Il segnale rialzista sarebbe negato solamente in caso di ridiscese al di sotto di 13,35 (poco probabile) e si dovrebbe parlare di una bull-trap solamente  caso di ridiscese al di sotto del forte supporto a 12,80, eventualità al momento assai improbabile.

Su quali livelli entrare? Visto il ritracciamento importante in chiusura d’ottava, dal picco infraday a 13,900 al prezzo di chiusura a 13,566, dovremo probabilmente attenderci alcune sedute di consolidamento, con possibili ritracciamenti verso 13,35/25, che potrebbero essere sfruttati per entrare con una prima tranche. Acquisti sono anche valutabili sulla forza qualora l’argento dovesse riportarsi oltre 13,750. Al superamento di 13,900-14,000 il primo obiettivo importante del rialzo è individuabile a quota 15.

Ricordiamo che in termini di volatilità l'Argento si contraddistingue per livelli medio/alti (superiori a quelli dell’Oro ancorché inferiori a quelli del Platino e del Palladio, il più volatile dei metalli preziosi). Occorre tenerne conto, ovviamente, nella scelta del controvalore complessivo della posizione che si vuole aprire, seguendo la regola generale secondo cui al crescere della volatilità deve diminuire la size e aumentare lo stop loss in percentuale – e viceversa – in modo da mantenere stabile la perdita massima in controvalore in euro che dipende ovviamente dalla propria capacità finanziaria, tolleranza al rischio e obiettivi di investimento e non dal trade che si vuole mettere in essere.

Come volumi transati l’ETC in oggetto vede scambi giornalieri medi più che soddisfacenti, dell’ordine mediamente di alcuni milioni di euro: essendo molto liquido, si presta quindi ad operazioni con controvalori anche grandi e veloci. 

L’ETC PHAG è garantito da argento fisicamente stoccato e quindi non presenta rischio di credito. 

Seppur espresso in euro, risente come tutti gli altri ETC sulle materie prime dell’esposizione nei confronti del dollaro Usa. Occorre quindi valutare tale aspetto se il proprio portafoglio fosse già troppo esposto sul biglietto verde.

Ricordiamo poi che fiscalmente gli Etc sono più efficienti degli Etf in quando considerati come “redditi diversi”: di conseguenza le eventuali plus e minus sono compensabili con altre minus e plus della stessa categoria (ad es. quelle conseguitie sulle azioni).

A questo punto l’unico prezioso che ancora non brilla è il Platino: una lunga fase laterale, di riaccumulazione, prima di intraprendere anch’esso la strada del rialzo? Forse sì, ma lo scopriremo la prossima volta…

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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