Il Grano: “grana” o “grane”?


Il grano, come anche il mais, è inserito in un trend ribassista pluriennale: chi finora ha provato a fare “bottom fishing”, per poi magare spingersi a “mediare in perdita”, ha solamente trovato “grane”. Alla luce del forte rimbalzo delle ultime sedute, possiamo ipotizzare di passare dalle “grane” alla “grana”?

Iniziamo da un breve inquadramento tecnico: per dare una misura della durata e dell’ampiezza del trend dominante ribassista, basti pensare che dai picchi del 2008 le quotazioni del grano si sono ridotte ad un terzo, su un orizzonte di 11 anni. Negli ultimi 3 anni le quotazioni si sono stabilizzate e il major down-trend si è trasformato in un major side-trend, in una banda laterale di circa il 40%.

Nell’ultima settimana si sta innescando una forte reazione di rimbalzo dalla parte bassa del canale laterale. Anche se rimane prematuro ipotizzare lo sviluppo di un rally sostenibile su orizzonti plurisettimanali - per non parlare di un’inversione al rialzo strategica, di cui è assolutamente prematuro parlare - i recenti segnali possono comunque lasciar presagire una prosecuzione del tentativo di risalita in atto. Per non negare il segnale, è necessario che le quotazioni difendano le posizioni correnti.

Prendendo a riferimento l’ETC WEAT quotato su Borsa italiana (PC: 0,5079), si segnala il forte rimbalzo dai minimi del 13 maggio, con un apprezzamento del 14%, uno dei più forti recuperi settimanali degli ultimi anni. Anche se rimane ovviamente prematuro ipotizzare l’inizio di un’inversione rialzista su orizzonti lunghi, per le prossime sedute la tenuta di quota 0,4750 conserverebbe un’impostazione tonica con la possibilità di ulteriori allunghi in direzione di 0,5250 e quindi di 0,5800, sopra cui (prematuro) si avrebbe un nuovo forte impulso rialzista con obiettivo, in ottica plurimensile, i picchi dello scorso agosto a ridosso di 0,6500.

Ridiscese al di sotto di 0,4700, viceversa, andrebbero ad annullare il segnale bullish, facendo rientrare il grano all’interno del macro-trend ribassista (poco probabile).

Il grano si caratterizza per una volatilità abbastanza elevata, superiore a quella del succedaneo Mais con cui presenta ovviamente un’elevata correlazione (anch’esso ha messo a segno un buon rally nell’ultima settimana: +12%).

Come volumi transati l’ETC in oggetto vede scambi giornalieri medi dell’ordine mediamente di 100-200 mila euro, adeguati per operazioni da alcune settimane (swing trading) ad alcuni mesi (asset tattica), di importi di alcune migliaia di euro (<10.000).

E speriamo di trovare “grana” e non “grane”!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)