Regalo di fine anno, Pir anche con credito di imposta


Oltre all’esonero - previsto da sempre - in caso di detenzione per cinque anni di tasse su plusvalenze ed eventuale successione. In breve cosa sono i Piani individuali di risparmio.

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La storia dei Pir (Piani individuali di risparmio) italiani è stata particolarmente sofferta negli ultimi anni, con modifiche spesso causa di confusione e di minore attenzione da parte di molti piccoli e medi investitori rispetto a un’iniziativa che – definita in maniera diversa – è alla base del successo in Europa delle Borse francese e inglese, nell’ottica di una stabilizzazione di lungo periodo (almeno cinque anni) per i collocamenti da parte del retail.

Proprio per riportare attenzione su queste soluzioni di risparmio incentivato la manovra 2021, appena approvata alla Camera, ha introdotto una novità importante. Consiste nel prevedere un credito di imposta fino al 20% del valore complessivo investito, in caso di perdite e quindi di minusvalenze. Ciò varrà però solo – salvo modifiche in sede di ulteriori passaggi della manovra – per i Pir sottoscritti dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre del prossimo anno. Non si può escludere naturalmente che l’agevolazione venga reiterata per i periodi successivi. Credito di imposta significa che la perdita sarà compensabile nella dichiarazione dei redditi in dieci rate costanti dall’anno di prima notificazione.

È il caso di fare allora il punto sull’intera catena delle agevolazioni fiscali.

In caso di profitti a scadenza (almeno 5 anni)

E’ previsto l’esonero dal pagamento di imposte previste sul capital gain, eccezion fatta per il bollo del 2 per mille

In caso di decesso

Totale esenzione dalle tasse di successione, anche se non sono decorsi cinque anni

In caso di perdite a scadenza (almeno 5 anni)

Possibilità di utilizzare un credito di imposta (come sopra specificato)

Occorre ricordare che i Pir sono rivolti esclusivamente a persone fisiche con residenza in Italia. Si tratta di piani individuali, non ripetibili; ciò significa che un singolo Pir non può essere attivato da un'azienda, non può essere cointestato e che ogni singolo individuo può sottoscriverne solo uno. I Pir prevedono una destinazione di somme massime, per ciascun anno, di 30.000 euro, al netto dei costi, per persona fisica con un limite d'investimento nei cinque anni di 150.000 euro. Per usufruire delle agevolazioni fiscali previste è obbligatoria la detenzione di ciascun investimento annuale per almeno cinque anni. L'agevolazione decade se gli importi vengono ritirati prima del vincolo temporale quinquennale o se non sono rispettate le quote d'investimento previste dalla legge. Al verificarsi di tale evento sorge l'obbligo di corrispondere le imposte non pagate, con i relativi interessi.