Tenere da un 40% a un 50% circa in liquidità per poi entrare su mercati in presenza di forti correzioni. Puntando su Etf azionari riferiti ad asset reali, che difendono meglio da altri rischi, quale quello inflattivo. Contro il quale si può già investire oggi con alcuni strumenti specifici.
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Molti lettori continuano a chiedere quali saranno le prospettive del 2022 per i propri risparmi. Il quadro è certamente incerto, il che non vuol dire oscuro. Ciò non esclude che due rischi siano imprevedibili: quello dell’inflazione o meglio della forte perdita di potere di acquisto delle famiglie (contro la quale nessuno sta facendo nulla in Italia, in Europa e nel mondo!) e quello di eventuali lunedì o venerdì neri per le Borse. In questa situazione è realistico costruire un portafoglio protettivo in ottica di medio periodo? La risposta l‘avremo solo fra dodici mesi ma proporre oggi l’argomento è più che opportuno.
Segnaliamo solo che fra le “oltraggiose” previsioni di Saxo Bank per il 2022 due – seppur esasperate – fanno davvero paura: 1°) Negli Usa inflazione, crisi energetica e carenza di manodopera potrebbero portare a una crescita dei salari a due cifre su base annua entro il quarto trimestre, con un balzo fino al +15% a inizio 2023. 2°) Gli States rischiano una crisi istituzionale di dimensioni terribili, con effetti di un forte aumento dei rendimenti per i Treasuries e di un dollaro iper svalutato. Vero o falso? Non c’è risposta.
In questo contesto ecco un portafoglio difensivo ma anche smaliziato, che si basa su tre concetti base:
● nella fase in corso un parcheggio di liquidità per entrate successive in presenza di forti ribassi dei mercati si rivela strategico, sempre che non sia dovuto alla pigrizia del non agire. Può assommare fra il 40 e il 50% del patrimonio disponibile;
● l’arma di difesa di entrate scaglionate in presenza di forti ribassi dei mercati sarà vincente. L’ha dimostrato l’esperienza Covid;
● gli asset reali hanno vissuto una fase eccezionale anche in Borsa mediante Etf azionari. Lo sarebbero ancor più in una fase post lunedì o venerdì neri.
Passiamo allora agli strumenti, fra i quali ciascuno può pescare in rapporto alle proprie disponibilità, ai propri timori e ai propri obiettivi futuri.
► Il primo è un bond assolutamente banale
Btp Italia Ot27 (Isin IT0005388175) |
Mai come in questa fase i Btp Italia sono stati difensivi: il rischio Paese è sceso molto e il riconoscimento semestrale dell’inflazione è il modo migliore per preservare velocemente il potere di acquisto |
Punto forte |
E’ il prodotto giusto al momento giusto, anche se è caro come tutti i Btp Italia e ancor più i Btp€i |
Punti deboli |
Non protegge il patrimonio nel lungo termine poiché riversa immediatamente l’inflazione. La quotazione in corso è elevata |
I livelli da seguire |
Il buy ideale sarebbe su quota 100, ormai però molto lontana, data l’ultima chiusura a 107,8 euro. Graficamente un primo livello interessante è sui 105,5 e poi sui 103,2 euro, che richiedono tuttavia un cambiamento radicale dello scenario inflazione/tassi. È realistico puntarci? Forse sì se si considera che il 2021 sarà un anno di forte volatilità per l’obbligazionario |
► L’Etf sui bond super difensivo
Amundi Floating Rate Euro Corporate Esg (Isin LU1681041114) |
Il suo ruolo scatta solo in presenza di qualche forte scossone delle Borse. Altrimenti è un parcheggio di liquidità in attesa di un futuro rialzo dei tassi in area Bce |
Punto forte |
In condizioni normali dei mercati la volatilità di questo Etf è pari a zero |
Punti deboli |
Non distribuisce cedole e ha movimenti impercettibili: meglio comunque che tenere la liquidità su un conto corrente |
I livelli da seguire |
Si entrerà con maggiori apporti solo al momento in cui la Bce annuncerà un rialzo dei tassi |
► L’Etf con un po' di sprint in più
Lyxor $ Floating Rate Note monthly hedged to € - Dist. (Isin LU1571052130) |
La Fed aumenterà i tassi nel 2022 salvo imprevisti. Ci vorrà ancora del tempo ma intanto questo Etf due cedole all’anno le versa (luglio e dicembre). Inoltre non comporta rischi di cambio euro/dollaro |
Punto forte |
Il rendimento è già allo 0,8% |
Punti deboli |
Le performance per ora sono state marginali. La replica è di tipo sintetico |
I livelli da seguire |
Scatterà un buy all’avvicinarsi di un’effettiva decisione della Fed di aumentare i tassi |
► Il certificato sull’oro
Leonteq-Ep Gold 12mg25 (Isin CH0539860012) |
A capitale protetto del 100% sul nominale prevede una barriera del 125%: quindi si partecipa al rialzo solo di un 25%. Il sottostante è oro spot in Usd con livello iniziale a 1709,1 $ e barriera a 2.136,38 $ |
Punto forte |
Il certificato protegge comunque il 100% del capitale a scadenza e paga un premio finale pari al 4,5% |
Punto debole |
Nel caso l’oro corresse non si trarrebbe vantaggio da un rimbalzo oltre il 25% rispetto al livello iniziale, leggermente inferiore in confronto alle ultime quotazioni del gold |
I livelli da seguire |
Venerdì il prezzo di vendita era di 999,37 euro e – volendolo mettere in portafoglio – è sotto o sui 1.000 che va acquistato. Ulteriori incrementi a quotazioni maggiori non sarebbero strategici |
► Il certificato sull’azionario antinflattivo
Vontobel Strategy Vinfla 100 Op End (Isin DE000VX32Q42) |
Vuole intercettare le azioni di aziende resilienti all’aumento del costo della vita. Con in più una strategia dinamica. Ha appena debuttato su Borsa Italiana |
Punti forti |
La strategia dinamica strutturata in base ai diversi scenari inflattivi. Non ha scadenza e quindi consente di pianificare delle entrate su diversi livelli di prezzo |
Punti deboli |
Il meccanismo di riadeguamento dei sottostanti è abbastanza complesso. Scambi limitati |
I livelli da seguire |
Di riferimenti grafici per ora non ce ne sono. Si possono impostare su correzioni calcolate in percentuale (per esempio del 10 o del 20%) |
► “Real asset”: 1°) l’acqua
Lyxor Water Esg Filtered (Isin FR0010527275) |
Il settore idrico a livello globale. Si dice che l’argento sia in via di esaurimento ma in realtà lo è molto di più l’acqua, con un fenomeno riscontrabile in tutto il mondo |
Punti forti |
Da 10 anni continua a crescere. La valuta di denominazione è l’euro |
Punto debole |
Di massimo in massimo dovrà presto trovare un massimo assoluto: la sua forza è la vera pecca |
I livelli da seguire |
Ai 60,4 euro di venerdì, poco sotto il massimo assoluto, corrispondono possibili entrate su debolezze a 53 euro e successivamente a 47,4 euro |
► “Real asset”: 2°) il legname
iShares Global Timber & Forestry (Isin IE00B27YCF74) |
Boschi e legname: il loro utilizzo deve essere sempre più razionale e molte aziende sono attive in questo comparto in forte sviluppo |
Punti forti |
Un dividendo (seppur modesto – yield 1,4%) c’è. Inoltre il trend negli ultimi cinque anni è sempre stato positivo, salvo nel 2018 |
Punti deboli |
Ha come valuta di denominazione il dollaro. E’ quotato solo allo Xetra tedesco ma (armonizzato) è presente su varie piattaforme di trading italiane |
I livelli da seguire |
All’ultima quotazione sui 28 euro si contrappone un’area interessante fra i 21 e i 18 euro, con un successivo poco realistico obiettivo ai 14-15 euro, corrispondenti ai minimi della crisi primaverile del 2020 |
► “Real asset”: 3°) l’immobiliare di tutto il mondo
VanEck Vectors Global Real Estate (Isin NL0009690239) |
Uno dei vincitori dell’epoca Covid è stato il mattone, con quotazioni salite un po' ovunque nel mondo occidentale. Il relativo indice replica 100 società immobiliari dei Paesi occidentali |
Punti forti |
Rende quasi il 2% annuo in termini di dividendi. Ha come valuta di denominazione l’euro |
Punto debole |
La volatilità in questo caso sale molto in presenza di pesanti drawdown dei mercati finanziari |
I livelli da seguire |
E’ tornato sui massimi del febbraio 2020 (chiusura venerdì a 45,3 euro) ma si può ipotizzare una caduta prima sui 39 e poi sui 35 euro, il che non è poi tanto irrealistico se si pensa che a febbraio 2021 quotava appunto sui 35 |
► “Real asset”: 4°) l’agricoltura
Wisdomtree Agriculture (Isin GB00B15KYH63) |
Commodities alle stelle ma l’azionario agricolo è partito in ritardo, complici vari fattori |
Punto forte |
E’ esposto a dinamiche controcorrente rispetto a quelle dei settori leader di Borsa |
Punto debole |
Dal 2012 al 2020 non ha fatto altro che scendere. Solo quest’anno è iniziato un rimbalzo. E’ uno strumento di cui occorre quindi conoscere bene le dinamiche |
I livelli da seguire |
In questo caso i margini di crescita sono ancora significativi ma – in presenza di correzioni dei mercati – rispetto ai 5,13 euro della chiusura di venerdì si identificano dei livelli interessanti sui 4,53 e poi sui 4,30 euro |
► “Real asset”: 5°) le energie rinnovabili
Lyxor New Energy Esg Filtered (Isin FR0010524777) |
Energia rinnovabile e con il marchio Esg: potrebbe diventare in futuro un real asset ancor più tale per esempio dei metalli auriferi |
Punti forti |
Valuta di denominazione l’euro. Ha come sottostante un indice riferito ad azioni di tutto il mondo |
Punti deboli |
Ha vissuto una lunga fase in Borsa, dal 2010 al 2019, priva di spunti. Molto volatile negli ultimi due anni |
I livelli da seguire |
Dopo i massimi assoluti di metà novembre una correzione fino ai 44 euro di venerdì. La distanza rispetto alla media a 200 si sta accorciando. Dei buy interessanti sui 40,4 euro e successivamente sui 36,6 euro |