In cerca di sincronismo


Settimana passata tra asincronie tecniche in particolare, evidenziate tra quanto accade in Europa e quanto accade anche all'interno degli stessi mercati statunitensi, in cui il Nasdaq cerca degli equilibri, reduce da un periodo di nervosismo da alta quota.

Qualche giramento di testa da quelle altitudini ci può stare, ma anche in Europa , osservado il Dax, siamo più o meno alle stesse altitudini. La domanda da 1 milione di dollari è: fin quando durerà questa sbornia di denaro sui mercati?

NASDAQ

Un possibile storno vedrebbe come prima area di rimbalzo agli 11160 punti e agli 11000 in intraday

DAX

L'indice tedesco invece non ha risentito assolutamente dei segnali di nervosismo che provenivano dall'indice tecnologico per eccellenza

Il periodo è, tuttavia, particolare.

Avevamo accennato ad un riferimento al settore bancario, qualche settimana fa, i segnali tuttavia, stentano ad arrivare proprio a causa di un nervosismo più accentuato.

UNICREDIT

Il canale è evidentissimo compresso tra i 7.50€ e i 9.5€, ed è proprio questo valore fissato ai 9.50€ che farà scattare il segnale che attendiamo da tempo.

In settimana, non si è riusciti a superarlo, e la resistenza ha mostrato la sua forza relativa, ma un alert andrebbe piazzato.

BANCO BPM

In questo caso l'attendiamo nel breve al di sopra dei 2.58€ e anche qui vediamo delle ottime performance effettivamente alla portata come il valore dei 3.6€ , decisamente accattivante.

Impossibile non evidenziare ancora questo asincronismo che esiste tra le diverse borse che invita alla cautela e, quindi, a non infarcire i portafogli e, pertanto a vivere di occasioni momentanee.

Chiudiamo con i primi dati forniti dall'organo ufficiale di statistica inglese, lo UK Office for National Statistics relativi ai primi due mesi del Regno Unito fuori dalla UE. Vi anticipiamo, i dati sono impietosi, seppur il Pil abbia battuto di poco le attese già nefaste.

Questi i primi valori:

Export verso i 28 paesi dell'Unione -38% anno su anno

Import verso gli stessi                    -16% anno su anno

Paragonati ai dati di dicembre scorso, l'export ha arretrato del 41% mentre l'Import del 29%

I dati segnano in maniera violenta il confine tra le fandonie e la realtà, ecco il motivo per cui molti, tra i responsabili di questo disastro stanno correndo a nascondersi, rossi dalla vergogna, e chi può permetterselo, non apparendo in interviste ormai da mesi, ma tanto a pagare sarà la gente comune e i tanti buoni imprenditori, ma questa è una storia già vista molte volte in passato.

Per chiosare con le parole di Thomas Carlyle, storico saggista e filosofo scozzese del 1800 " Nel lungo periodo, ogni Govermo è l'immagine esatta del suo popolo, con tutta la sua saggezza e stupidità".

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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