Qualche approfondimento operativo


Buon sabato a tutti Voi. Quest'oggi un articolo leggermente diverso dal solito, specialmente nella sua parte finale, quando analizzerò il comportamento di un paio di titoli di cui avevo parlato in occasione del live meeting di Torino un paio di anni fa, quando il pubblico aveva liberamente e casualmente scelto a piacere delle giornate di trading (su un totale di 45 sedute precedenti all'evento) in cui avevo postato la mia operatività ed i miei eseguiti. In quell'occasione avevo posto l'accento sul comportamento di alcune macchinette. Ebbene, pensate un pò che ieri su Polkadot hanno provocato un flash crash sul Bitcoin (contro dollaro americano): da 33 dollari a 0.22 in un solo minuto ! Avete capito bene: ZERO VIRGOLA VENTIDUE ! 

Ad ogni modo riprendiamo ora da dove ci siamo lasciati lo scorso fine settimana ed in modo particolare dagli Stati Uniti. Avevamo evidenziato la sostanziale debolezza del comparto azionario (tecnologico in primis) con il seguente grafico del Nasdaq Composite.

Direi che la view ribassista o comunque di estrema cautela nell'acquistare è stata centrata: dopo sole cinque sedute questo ne è il risultato

Le linee tratteggiate rappresentano la possibilità di un testa e spalle ribassista la cui neckline o linea di collo è quella dei 13000 punti. La rottura tecnicamente porterebbe ad un ribasso verso i 12000. Ricordo tuttavia che da vari studi è risultato che il testa e spalle non ha una valenza statistica. Nonostante questo mi diletto sempre ad osservarli anche se non costituiscono naturalmente la trigger per l'assunzione di posizioni ribassiste (o rialziste). Da notare anche che proprio nella seduta di venerdì c'è stato comunque un forte tentativo di rimbalzo, quindi non escludo nemmeno un rientro momentaneo (?) sopra i 13000, tanto più che la shadow (coda,ndr) della candela dell'ultima seduta settimanale si è comunque spinta ad un minimo di 12397. 

Vediamo ora come si sono comportati i livelli tracciati sull'indice italiano FTSEMIB40. Come sempre le linee tratteggiate non sono altro che l'evoluzione dei livelli segnalati come particolarmente importanti.

Notiamo che la resistenza posta a 23250 è stata testata più volte e di contro il supporto a 22750 è stato lontanamente lambito. Segno di maggior forza rispetto ad altri mercati, ma come ho sempre scritto l'Italia non è mai stata una stella ma un pianeta che non brilla di luce propria ma solo riflessa. Questa nostra forza credo sia paradossalmente imputabile allo stesso motivo per il quale scendono gli Stati Uniti, ovvero il rialzo dei rendimenti. Tale rialzo infatti favorisce i margini degli istituti bancari di cui il nostro listino è pieno zeppo. Questo, in estrema sintesi, è il mio pensiero. Naturalmente proprio per il fatto che noi non brilliamo di luce propria, un forte ribasso dell'America ci trascinerebbe comunque verso il basso, ma con minor forza. Almeno per ora ed avendo come motivazione solo ed esclusivamente il rialzo dei rendimenti. 

Per la prossima ottava i livelli che monitorerò sono i seguenti: al rialzo l'asticella viene portata a 23300 e 23500. Al ribasso sempre 22750 e poi i 22450, ricordando che potrebbe esserci un piccolo gap up da chiudere tra 22000 e 22450.

Fronte azionario...

Le azioni analizzate sono state Banca Sistema, Grifal ed Unieuro (che manterrò comunque in watchlist). Andiamo per ordine. La prima, Banca Sistema, ha continuato il rialzo almeno fino a mercoledì, con una estensione a 2.015 (dal close di 1.926 di venerdì scorso), salvo prese di profitto nelle ultime due sedute che l'hanno portata a chiudere a 1.944. Faccio notare che il livello di 2.015 rappresenta esattamente la chiusura del gap down di febbraio 2020. Non ho più visto grandi compratori, forse ci vuole un pò di respiro.

Il secondo titolo, Grifal, non è mai andato verso l'area 3.00/3.10 ma ha avuto un allungo a 3.90 dai 3.42 di venerdì scorso. Mantengo quei livelli come aree di possibile intervento (omeopatico). Quando parlo di possibile intervento mi riferisco al contesto macro ed al newsflow in cui mi troverò ad operare.

L'ultima azione di cui ho parlato è invece stata Unieuro che ha avuto un vero e proprio exploit rialzista che ha superato abbondatemente il 10%: da 15.68 euro fino a 18.08, salvo chiudere il weekly at 17.08. Al momento (giovedì e venerdì) non ho più visto grandi flussi in acquisto, segno che potrebbe esserci un assestamento, quindi una lateralizzazione o prese di profitto.

Un'altra azione di cui ho parlato recentemente è stata Emak che ieri, venerdì, ha rotto una congestione durata qualche settimana e con buoni volumi. Se nell'ultimo articolo ritenevo importante alzare lo stop a 1.16, oggi ritengo lo si possa ulteriormente alzare a 1.18 (minimi di giovedì e venerdì per intenderci). 

Nuove aggiunte in watchlist...

In settimana è stata quotata Philogen, un'interessante società biofarmaceutica italo-svizzera specializzata nella cura di patologie ad alta letalità. Le cure avvengono cercando di minimizzare gli effetti collaterali dal momento che viene "attaccata" solo la parte malata. Portata sul mercato da Mediobanca e Goldman Sachs ad un prezzo di 17 euro si è stranamente dimostrata un flop nei primi tre giorni di contrattazione, passando da 17 euro ai 15 di chiusura di venerdì. Un movimento a mio avviso poco spiegabile, ma le macchinette sono state tarate in vendita fin dai primissimi minuti di contrattazione. Ma non è questo il punto che voglio approfondire. Ora, partendo dal presupposto (TUTTO DA DIMOSTRARE!) che mi sembra molto strano un movimento di questo tipo per una società del genere, portata sul mercato dal Goldman e con book coperto più volte, credo debba essere comunque inserita in watchlist per andare alla ricerca di quando tali vendite FORSE si arresteranno. Che siano state fatte per far uscire molti operatori? Tutto è possibile. Ad ogni modo ricordo un movimento del tutto simile delle macchinette/algoritmi con quanto avvenuto un paio di anni fa con la quotazione di Nexi, che inizialmente era crollata e poi ha invertito tutto il movimento derivante dal flop del debutto. OVVIAMENTE trattasi di due realtà totalmente diverse e non paragonabili. Quello che potrebbe essere paragonabile (a memoria mia) sono solo i software che stanno vendendo e quindi mi domando se sia un movimento in qualche modo pilotato per far uscire gli operatori iniziali e per far risalire in seguito il titolo quando il mercato sarà stato "ripulito". A titolo di esempio posto delle slides del titolo Nexi che ho ritrovato nella mia cartella e che avevo fatto vedere al meeting di Torino, quando ho mostrato la mia operatività quotidiana nei 45 giorni precedenti all'evento, facendo scegliere liberamente al pubblico delle date e postando liberamente gli utili fatti (a memoria con due sedute negative ed un paio piatte a causa di qualche ponte o della Pasqua).

Senza trucco e senza inganno come potete notare dal grafico in seguito (e che non posso naturalmente modificare, specialmente il 5 minuti riferito ad oltre 2 anni fa e che non si trova più nella serie storica della mia piattaforma sul quel timeframe), proprio sul titolo Nexi avevo mostrato quando i software in sell avevano smesso di far scendere l'azione neo quotata, a dimostrazione del fatto che mi era sembrato un movimento pilotato dalle due o tre mani che muovono costantemente il mercato. Guarda caso esattamente quel giorno è stato segnato il minimo storico su Nexi a 7.831 (alla data di oggi). Era il 2 Maggio 2019. Da quel momento l'azione ha poi invertito ed ora quota attorno a 14 euro dopo essersi spinta ben oltre i 17. Di seguito trovate appunto il primo grafico daily che rappresenta il punto in cui ho colto l'inversione delle macchinette da net sell a long (a destra è il cinque minuti, interessante per il meccanismo della "scaletta" a scendere e soprattutto per captare quando l'inversione effettiva si stava concretizando), mentre il secondo è il chart daily "storico" dal giorno del collocamento sino ad oggi. 

Di seguito l'area di intervento del 2 Maggio 2019. Anche se durante l'evento non avevo oscurato alcun dato, lo faccio ora.

Naturalmente NON mi aspetto che Philogen debba avere o possa avere lo stesso comportamento nei prossimi mesi, ma, ripeto, ad occhio mi sembra che la modalità di taratura degli algoritmi sia la stessa di Nexi, se non altro al momento.

Vediamo quindi il comportamento di Philogen in queste uniche tre sedute. Di seguito troviamo tre chart: daily, a 5 minuti e a 30 minuti. Notate come la discesa sia avvenuta a gradini, proprio come lo era stata su Nexi! Una eventuale inversione (che al momento non c'è assolutamente) potrà verificarsi con barre rialziste di volatilità e relativo incremento di volumi. Sul daily e per trades di lungo sarà invece importante l'eventuale formazione di un 1-2-3 low come visibile sul chart daily storico di Nexi postato precedentemente.

Reti

Società quotata a settembre 2020, si occupa di IT consulting ed è specializzata in servizi di business integration. Quotata 1 euro è inspiegabilmente scesa a 0.614 ed in settimana ha bucato i massimi del collocamento posti appunto ad 1 euro. A fine dicembre 2020 il mol si è attestato a 2.52 milioni di euro (+16%), e l'utile netto a 900 mila euro (+58% rispetto al 2019). E' stata approvata la distribuzione di un dividendo di 0.04 euro ad azione, il cui stacco avverrà il 12 aprile. Il close weekly è stato a 0.97 euro ad azione. Possibile area di intervento per la settimana entrante posta attorno a 0.90/0.92 con uno stop loss che al momento collocherei a 0.80 e che alzerei mano a mano dall'eventuale punto di ingresso. Sul chart daily notiamo che la rottura dei massimi storici è avvenuta con buoni volumi (circa 700 mila euro di controvalore), ma il giorno successivo c'è stata una barra ribassista (Open>close=low) accompagnata da volumi maggiori il che potrebbe non essere un buon segno, tanto più che il close settimanale è stato a 0.97 quindi sotto il livello di collocamento. La metterò comunque in watchlist.

Di seguito gli eventi societari sul nostro listino (Fonte dati: Borsa Italiana).

Buon fine settimana a tutti.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)