NASDAQ100 WEEKLY - Settimana di consolidamento sugli indici azionari USA...


SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>
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Settimana, quella appena trascorsa, all’insegna del consolidamento dei mercati azionari USA, così come prospettato ed augurato nel precedente articolo e le news uscite in settimana sono state un motivo come un altro per alimentare questo consolidamento in vista dell’ultima settimana di aprile che sarà estremamente impegnativa per i mercati con un terzo delle società dell’S&P500 che pubblicheranno i rispetti dati economici trimestrali, inoltre abbiamo una riunione della Federal Reserve e nuove proposte di spesa e tasse dalla Casa Bianca.

Andiamo, quindi, con ordine:

1) Le Big Company sia del listino S&P500 che le Big Tech del NASDAQ100 come Apple, Microsoft, Amazon, Facebook e Alphabet pubblicheranno i resoconti trimestrali ed oltre a queste, come molte aziende hanno già fatto, è probabile che società come Boeing, Ford, Caterpillar e McDonald’s descrivano in dettaglio le pressioni sui costi che dovranno affrontare a causa dell’aumento dei materiali, dei costi di trasporto e delle interruzioni della catena di approvvigionamento.

2) La banca centrale USA si riunirà martedì e mercoledì, ma non dovrebbe intraprendere alcuna azione, bensì la FED dovrebbe difendere la sua politica di lasciare che l’inflazione si surriscaldi, assicurando nel contempo ai mercati di vedere la ripresa dei prezzi solo temporanea.

3) Il presidente Joe Biden dovrebbe dettagliare il suo “Piano per le famiglie americane” e gli aumenti delle tasse per pagarlo, inclusa una tassa sulle plusvalenze molto più alta per i ricchi. Il piano è la seconda parte della sua agenda Build Back Better e includerà nuove proposte di spesa volte ad aiutare le famiglie. Ciò non è affatto scontato che venga approvata, e probabilmente non lo sarà nella sua interezza. I Repubblicani al Senato faranno muro e, come noto, la maggioranza democratica si regge sul voto della vicepresidente Harris, mentre il Senatore Manchin non è molto favorevole a queste iniziative. Ha già dichiarato di essere favorevole ad un aumento della “corporate tax” ma, al 28% indicato dall'amministrazione, contropropone un più tenue 25%. Improbabile comunque di vedere una misura del genere prima dell'autunno, nell'ambito di un pacchetto di misure che comprende piano infrastrutturale e una riforma fiscale più completa. Riforma che potrebbe essere rinviata al 2022. Il presidente si rivolgerà mercoledì sera a una sessione congiunta del Congresso.

4) Infine l’uscita di alcuni dati chiave macro, tra cui il prodotto interno lordo del primo trimestre e la misura dell’inflazione preferita dalla Fed: il deflatore delle spese per consumi personali.

Anche nella scorsa settimana i rendimenti del Tesoro si sono mantenuti a livelli inferiori rispetto ai massimi precedenti. Il rendimento a 10 anni, si è attestato all′1,55% nella giornata di venerdì.

Lieve risalita, ma sempre intorno a 17 punti, dell’indice della volatilità VIX (la volatilità implicita sull'S&P500) rispetto alla chiusura della settimana scorsa a 16.25 punti.

Dopo il massimo della scorsa settimana a 36.25 punti, il rapporto delle previsioni del sentiment tra gli investitori Rialzisti e Ribassisti è sceso di poco a 32.18 (v. grafico):

Passiamo ora all’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Settimana all’insegna del consolidamento sull’indice tecnologico anche se è quello che ha lasciato qualcosa di più degli altri due indici sul parterre delle contrattazioni.

In questa settimana dovremmo attenderci dei movimenti importanti con innalzamento della volatilità in quanto una gran parte delle società componenti l’indice FAANG (le big del listino), più diverse altre, pubblicano le proprie trimestrali economiche che si annunciano nettamente sopra le stime. Vedremo. A livello grafico i prezzi hanno tenuto l’area 13700 ed in virtù di un livello di RSI a 60 e prospettive di utili sopra la media, nulla osta per un proseguimento del rialzo verso il prossimo obiettivo che troviamo in area 14300/14500 (estensione del 138,2% della gamba rialzista 2-3). Rimangono sempre aperti ben quattro gap ma, in questa fase, lasciamoli lì ancora ben aperti (almeno questo è il nostro augurio). La settimana si è chiusa a 13941.44 con una perdita del – 0,72% che porta l’indice ad un guadagno del + 8,17% da inizio anno 2021.

Nuovo record per l'S&P500 nella seduta di venerdì, anche se per soli 3 tick, a ribadire che una fase di consolidamento non deve per forza comprendere anche delle correzioni. I minimi di questa lateralità si sono fermati in area 4120 e nel contempo il livello di RSI è sceso a 65.  Continua il mix di dati macro molto forti con tassi in calo e dollaro sempre più debole, inoltre la pubblicazione dei dati economici di molte altre società del listino dovrebbe dare una mano a raggiungere e sorpassare quota 4.200 punti, per lidi ulteriormente inesplorati. Il nostro prossimo target è posto in area 4350 (estensione del 100% della gamba rialzista 2-3) da raggiungere nel tempo e preferibilmente senza eccessi. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4180.17 con una insignificante perdita del – 0,13% il che porta ad una performance del + 11,29% da inizio 2021.

Stesso discorso fatto per l’S&P500 anche per l’indice DOW JONES che nella fase di consolidamento ha mantenuto l’area 33600 sena far registrare nuovi massimi storici, ma ha abbassato il valore dell’RSI ad un più sostenibile 63. La prossima resistenza posta in area 34500/34600 (estensione del 100% della gamba rialzista 2-3) non è lontana. Per ora non andiamo oltre con le previsioni. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 34043.49 il che porta ad una lieve perdita del – 0,46% il che riporta ad una performance del + 11,23% da inizio anno 2021.

ORO INDEX 

Dopo l’ottimo recupero dei prezzi della commodity nella settimana precedente, in questa appena trascorsa l’area 1800 $/oz. la M.M. a 200 esponenziale e la trendline discendente hanno frenato la continuazione del rialzo. I prezzi stanno ora giocando con l’area 1770 $/oz. che da ex-supporto era diventata resistenza ed ora sembra (ci auguriamo) ridiventi supporto. Ribadiamo che i prezzi dovranno riuscire stabilmente a rimanere sopra l’area 1800 $/oz. per poi pensare ad attaccare le resistenze successive a 1850 e 1925 $/oz. per poter tornare a parlare di un nuovo trend rialzista, altrimenti rimaniamo sempre nell’ambito della correzione dai massimi.

Per quanto riguarda il Platino, nella giornata di venerdì avevamo sperato che il raggiungimento e la rottura di area 1250 $/oz. fosse foriera di una continuazione del trend rialzista, ma la chiusura sotto tale area ha riportato i prezzi in un range di congestione che dura da inizio marzo. Di buono c’è che le quotazioni riescono a mantenersi costantemente sopra l’area dei 1200 $/oz. ma è necessario rompere definitivamente l’area dei 1250 $/oz. con consolidamento sopra essa. Stessa cosa dicasi per i prezzi dell’argento che devono rompere la resistenza dei 26,75 $/oz. con primo obiettivo l’area 27 $/oz. da superare e consolidare sopra. La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1778.80 $/oz. facendo registrare una lieve perdita del - 0,13% che porta il deficit da inizio anno al – 6,19%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1777.10 $/oz. con un guadagno del + 0,07%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES GIUGNO 2021:

LA POLITICA DEGLI STATI UNITI

Mercoledì scorso il segretario al Tesoro, Janet Yellen, ha richiesto uno sforzo all’economia statunitense per far fronte al problema dei cambiamenti climatici. All’Istituto della finanza internazionale, Yellen ha dichiarato: “Il presidente Biden ha illustrato un’ambiziosa strategia per la transizione degli Stati Uniti ad emissioni nette zero ed ha mobilitato l’intero governo per raggiungerla”. “Al Tesoro, il nostro obiettivo è di prendere questo approccio dell’’intero governo’ e trasformarlo in un approccio dell’’intera economia’”. Yellen ha anche spiegato che l’attenzione si estenderà al sistema finanziario e che si dovrà lavorare per identificare le risorse a rischio a causa di potenziali disastri climatici. Per il segretario al Tesoro l’amministrazione Biden è determinata a contrastare il problema e a collaborare con i suoi partner globali: “Siamo impegnati a lavorare a stretto contatto con i nostri partner internazionali - in particolare con altri grandi produttori di emissioni come l’Europa, l’India e la Cina – condividendo le responsabilità per implementare ambiziose misure di riduzione delle emissioni”.

Giovedì, in occasione del summit sul clima organizzato dagli USA, i leader di paesi come Brasile, Giappone e Canada si sono impegnati a ridurre le emissioni nazionali di gas serra e ad affrontare i cambiamenti climatici. Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha promesso di porre fine alla deforestazione illegale nel paese entro il 2030 e di raggiungere la “carbon neutrality” (raggiungimento di zero emissioni nette di anidride carbonica) entro il 2050.

Yoshihide Suga, primo ministro giapponese, ha detto che il paese si impegnerà a ridurre entro il 2030 le emissioni del 46%, rispetto ai livelli del 2013. Come fatto dagli Stati Uniti, il Giappone si è impegnato a raggiungere l’obiettivo di emissioni nette zero entro il 2050.

Per quanto riguarda il Canada, invece, il premier Justin Trudeau ha promesso che entro il 2030 le emissioni saranno ridotte dal 40% al 45% rispetto ai livelli del 2005; una riduzione maggiore al precedente impegno del 30%.

Narendra Modi, primo ministro indiano, non ha presentato un nuovo obiettivo, però ha confermato nuovamente la promessa del paese ad installare 450 gigawatt di energia rinnovabile entro il 2030; inoltre Modi ha annunciato la partnership India-USA per l’Agenda 2030 per il clima e l’energia pulita.

Vladimir Putin ha sottolineato come il paese abbia quasi dimezzato le proprie emissioni rispetto al 1990 ed ha chiesto una riduzione a livello globale del metano. Il presidente russo si è impegnato a ridurre “significativamente” le emissioni della nazione nei prossimi tre decenni ed ha detto che la Russia dà un grande contributo nell’assorbire l’anidride carbonica mondiale.

Passando alla Cina, il presidente Xi Jinping ha confermato ancora l’impegno a raggiungere il picco di emissioni prima del 2030 e a diventare “carbon neutral” entro il 2060.

Il presidente sudcoreano, Moon Jae-in, ha detto che la Corea del Sud cesserà i finanziamenti pubblici a centrali elettriche a carbone all’estero ed ha in programma di svelare un impegno più forte per la riduzione di emissioni.

Guardando alla politica fiscale interna, secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa, tra i quali Bloomberg News e The New York Times, ovvero un piano dell’amministrazione che punterebbe ad aumentare dal 20% al 39,6% la tassa sul capital gain per gli americani che guadagnano più di 1 milione di dollari. Venerdì la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki ha dichiarato di non voler commentare i movimenti del mercato azionario, in risposta ad una domanda nella quale veniva chiesto se l’amministrazione fosse preoccupata dall’apparente mancanza di supporto da parte degli investitori alla proposta di alzare le tasse ai ricchi. Psaki, sempre in riferimento alla domanda, ha anche detto: “Ma ho visto i dati, di fatto, che sono risaliti questa mattina”. Venerdì pomeriggio le quotazioni azionarie hanno prontamente ripreso le perdite del giorno precedente dopo che analisti hanno previsto che un simile aumento di tasse sarebbe probabilmente ridotto prima di passare al Congresso.

Un problema che affronta l’economia è l’aggravarsi della carenza di semiconduttori. Secondo alcuni economisti potrebbe rallentare la crescita economica ed è probabile che si verifichi un aumento, almeno momentaneo, dell’inflazione. Gli economisti di Goldman Sachs dicono che per la maggior parte del 2021, la scarsità di semiconduttori si tradurrà in un’imposta inflazionistica che potrebbe comportare un aumento dei prezzi fino al 3% per i beni interessati. Secondo l’azienda, questo spingerebbe l’inflazione fino 0,4 punti percentuali per il resto dell’anno. Anche se il colpo non sarà così drammatico per un’economia che ci si attende in grande spolvero per il 2021, l’impatto potrebbe essere comunque rilevante. Goldman ha affermato che l’impatto potrebbe raggiungere fino all’1% di sottrazione da attività, ma è probabile che sarà più vicino allo 0,5%.

L’economista di TS Lombard, Rory Green ha sottolineato l’importanza dei semiconduttori in un mondo sempre più interconnesso, automatizzato e verde: “L’attuale seria carenza di semiconduttori, che sta bloccando la produzione di auto a livello mondiale, evidenzia la velocità e la dimensione dei cambiamenti in atto”. “I chip sono sempre stati una parte importante per la produzione e l’elettronica di consumo, ma il loro uso si allargherà al trasporto e ai servizi digitali”.

LA POLITICA USA - CINA

Il Congresso si è attivato con impellenza su una legge bipartisan per far fronte alla CINA e rinforzare la competitività USA nel campo tecnologico e della produzione essenziale. La commissione per le relazioni estere del Senato, mercoledì scorso ha approvato un disegno di legge che si rivolge alla CINA su diversi fronti, incluso uno scrutinio più da vicino delle donazioni estere a college e università statunitensi. Wang Wenbin, portavoce del ministro degli esteri cinese, giovedì ha detto che i legislatori americani stanno promuovendo la loro “teoria della minaccia CINA”. L’azione della commissione arriva poco dopo l’introduzione formale dell’Endless Frontier Act da parte del leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer, ed il senatore repubblicano Todd Young, che autorizzerebbe un investimento da 100 miliardi di dollari in cinque anni per potenziare la ricerca e lo sviluppo in tecnologia, in ambito informatico, in intelligenza artificiale, in manifattura e in altre aree. Schumer ha detto che si aspetta di abbinare il disegno di legge ad altri che abbiano a che fare con la CINA e la competitività degli USA, il prossimo mese.

Giovedì scorso al summit sul clima organizzato dagli Stati Uniti, il presidente cinese Xi Jinping ha invitato le nazioni a lavorare insieme per ridurre le emissioni di anidride carbonica, uno dei pochi ambiti in cui CINA e USA hanno detto di poter cooperare. Il presidente cinese ha detto che le nazioni sviluppate dovrebbero aumentare le loro ambizioni nell’affrontare i problemi climatici aiutando i paesi meno sviluppati a velocizzare il loro passaggio ad una crescita a basse emissioni di carbonio. Il leader cinese ha poi fatto riferimento ad una dichiarazione congiunta di USA e CINA, rilasciata a metà mese, che riguarda le modalità con cui i due paesi lavorerebbero insieme per affrontare la crisi climatica.

Xi Jinping ha detto che la CINA controllerà rigorosamente progetti di generazione a carbone e limiterà la crescita di consumo di carbone nei prossimi cinque anni, con una graduale riduzione nei successivi cinque anni. L’inviato speciale Xie Zhenhua, durante una conferenza stampa successiva alle dichiarazioni del presidente cinese, ha detto che il trasporto “green” ed i veicoli a nuove energie saranno un’importante area per la comunicazione e la cooperazione tra USA e CINA; ha spiegato che, mentre la CINA è leader per quanto riguarda i veicoli a nuova energia, gli Stati Uniti hanno molta buona tecnologia e c’è la necessità di confrontarsi per maggiore cooperazione nel campo tecnologico.

Nei giorni precedenti, Xi Jinping alla cerimonia d’apertura del Boao Forum for Asia aveva sottolineato come la CINA non sia intenzionata a cercare di instaurare un’egemonia. Il presidente cinese aveva anche affermato che la CINA è una paladina della globalizzazione e del sistema commerciale multilaterale, aggiungendo che le regole internazionali non dovrebbero essere stabilite solo da una o poche nazioni. Senza citare paesi, Xi Jinping aveva detto che le grandi nazioni dovrebbero comportarsi in modo adeguato rispetto al loro status e con un maggiore senso di responsabilità; il presidente cinese si era anche espresso contro una mentalità da “Guerra fredda” e un “confronto ideologico”, aggiungendo che ogni paese che si intromette negli affari interni di altri non otterrebbe nessun sostegno.

LA POLITICA DELLA FED

Dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, arriva ancora una volta la conferma che l’intenzione della banca centrale è quella di mantenere una politica monetaria accomodante. “Penso sia altamente improbabile che alzeremo i tassi in qualche modo quest’anno”, ha dichiarato il numero uno della FED al giornalista Scott Pelley durante un’intervista. L’impegno a supportare l’economia nel suo percorso verso una ripresa completa, resta centrale per Powell. Il presidente della FED ha detto: “Non abbiamo la risposta a tutto, ma il lavoro che facciamo a beneficio della popolazione è incredibilmente importante e capiamo che se facciamo le cose per bene, possiamo veramente aiutare le persone”. “Se la gente, che è ai margini dell’economia, sta bene poi il resto si prenderà cura di sé stesso”. Powell non ha mostrato preoccupazione per l’inflazione; la banca centrale ha promesso di mantenere i tassi bassi anche nel caso in cui l’inflazione dovesse superare il target della Fed del 2% per un periodo di tempo.

Nel corso del meeting di due giorni del FOMC (il comitato che delibera in materia di politica monetaria), che terminerà mercoledì, non dovrebbero essere fornite indicazioni su prossimi cambi di rotta della politica monetaria. Andrew Hunter, economista senior a Capital Economics, immagina che la FED migliorerà la prospettiva dell’economia, ma sottolinea che potrebbe essere ancora un po’ distante dall’”ulteriore progresso sostanziale” che il FOMC ha posto come obiettivo nelle recenti dichiarazioni. Secondo la CNBC, a Wall Street c’è un’informale unanimità sul fatto che Powell probabilmente inizierà a parlare di “tapering” (riduzione dell’acquisto di asset) in estate, con l’aspettativa di una leggera riduzione nell’acquisto di obbligazioni entro la fine dell’anno.

David Mericle, economista di Goldman Sachs, ha detto che vede accenni al “tapering” ad un certo punto nella seconda metà dell’anno, con un inizio in avvio del 2022. Mericle prevede che la prima riduzione sarà di 15 miliardi di dollari a meeting, paragonato con il ritmo da 10 miliardi di dollari al mese che la FED ha adottato durante la sua riduzione iniziata nel 2014; la FED si riunisce otto volte all’anno, quindi il totale sarebbe uguale, 120 miliardi $. In un report per clienti, Mericle ha scritto: “Nonostante la recente accelerazione, pensiamo sia chiaramente troppo presto perché il FOMC inizi ad accennare al “tapering”. Anche se il presidente Powell recentemente ha iniziato a descrivere l’economia come ad un “punto di svolta”. Non pensiamo che intenda questo come un segnale riguardo la politica”.

DATI MACROECONOMICI

I sussidi iniziali di disoccupazione continuano a mostrare un mercato del lavoro in rapido recupero. Nella settimana terminata il 17 aprile resta sotto quota 600 mila, per la seconda settimana consecutiva, il numero di richieste che sono state precisamente 547 mila (per un dato più basso bisogna tornare a marzo 2020), un numero che segna un calo rispetto alle 586 mila richieste della settimana precedente (dato rivisto da 576 mila) e che si attesta al di sotto delle stime, dal momento che il consensus prevedeva un aumento a 617 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

L’indice Chicago Fed National Activity di marzo, una media di 85 serie macroeconomiche che stima l’attività economica complessiva e la relativa pressione inflazionistica, è stato stellare. Dopo il -1,2 registrato a febbraio (rivisto da -1,09), a marzo il dato si è attestato a 1,71. L’ultima volta che è stato registrato un dato più alto era luglio 2020. Il dato è rilasciato dalla Federal Reserve Bank di Chicago.

Il dato preliminare di aprile del PMI manifatturiero, elaborato da Markit Economics, ha riportato un dato record (dall’inizio della serie) a 60,6 punti, appena sopra il consensus fissato a 60,5 e meglio del dato relativo al mese di marzo, ovvero 59,1 punti. Il dato preliminare relativo al settore dei servizi, anche qui record storico della serie, tocca quota 63,1 punti; in questo caso migliorando il dato di marzo (60,4). La nota di Markit segnala che l'attività sul manifatturiero è frenata dalla difficoltà di reperire materiali. La forza dell'accelerazione sta imponendo un nuovo impulso alle assunzioni, col sottoindice “employment” ai massimi dal novembre scorso. Parecchio spazio è riservato alle pressioni sui prezzi, con il commento dell'economista che conclude che l'offerta deve adeguarsi alla domanda, altrimenti lo scenario prospettico sui prezzi si farà molto preoccupante.

A completare il quadro di una crescita arrembante, nel mese di marzo il numero di nuove case vendute cresce del 20,7% passando dalle 846.000 di febbraio (dato rivisto da 775 mila) ad 1.021.000 (oltre il consensus fissato a 886 mila). Un balzo molto significativo, ai massimi dal 2006, dopo il calo registrato nel mese di febbraio. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

PORTAFOGLI AZIONARI

Mentre i mercati azionari consolidano, i nostri Portafogli non si stancano ed avanzano sempre più in alto con le performance. Anche in questa settimana le soddisfazioni non mancano per il nostro Portafoglio LombardReport storico con la strategia Nasdaq Weekly. Ben altri 3 titoli, tre, ci hanno regalato un bel tozzo di pane da mettere in cascina e parliamo dei titoli PEPSICO, VERISIGN ed INCYTE, che ci hanno regalato, ognuno, un bel + 7% di guadagno. ALPHABET continua a tirare con un + 33% che è una meraviglia, ed il titolo AURORA CANNABIS che ha ripreso i livelli sopra gli 8 $ ed attendiamo un bel botto all’insù, come solo lei sa fare.

Per quanto riguarda il Portafoglio “The Challenge”, sfumato per poco il round su ELECTRICITE’ DE FRANCE, aspettiamo al varco gli ETF/ETC sul DIGITAL INFRASTRUCTURE e PLATINO. Per quanto riguarda le criticità, il nuovo ordine di acquisto del secondo lotto sul titolo francese NOVACYT ci ha già fatto guadagnare l’11,48% diminuendo al contempo la perdita sul primo lotto. Infine, nel caso di ulteriori salite dell’indice S&P500, abbiamo inserito nella sez. “nuovi ordini” l’acquisto di un terzo lotto del relativo ETF Inverse.

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.

AMERICAN AIRLINES – 4,18%. La compagnia aerea statunitense, ha riportato una perdita sugli utili nel primo trimestre 2021 pari a 4,32 $/az. su un fatturato di 4,00 mld $. La stima degli analisti era di una perdita degli utili pari a 4,30 $/az. su un fatturato pari a 4,04 mld $. I ricavi sono diminuiti del 52,9% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede per il secondo trimestre fiscale 2021 un fatturato di ca. 7,18 mld € mentre la stima degli analisti è di 6,12 mld $.

Doug Parker, Presidente e CEO di American, ha affermato: "Siamo incredibilmente orgogliosi del team di American Airlines per la continua cura dei nostri clienti. Il nostro team è stato sempre presente ogni giorno durante la pandemia e ha servito più clienti di qualsiasi altra compagnia aerea. Guardando al futuro, con l’aumento in atto dal primo trimestre, vediamo segni di continua ripresa della domanda. Restiamo fiduciosi che i miglioramenti della rete, i miglioramenti incentrati sul cliente e le misure di efficienza che abbiamo messo in atto garantiranno ad American una buona posizione per la ripresa. Sulla base delle tendenze attuali, American prevede che la sua capacità nel secondo trimestre scenderà dal 20 al 25% rispetto al secondo trimestre del 2019. La Società prevede che i ricavi totali del secondo trimestre diminuiranno di circa il 40% rispetto al secondo trimestre del 2019. Prevede inoltre che il suo margine ante imposte del secondo trimestre 2021, escluse le voci speciali, sarà al netto compreso tra il - 27% e il - 30%”.

ASML HOLD. + 3,91%. La società olandese quotata anche sul Nasdaq è un fornitore di sistemi tecnologici avanzati per l'industria dei semiconduttori, che offre un portafoglio integrato di sistemi di litografia principalmente per la produzione di circuiti integrati complessi, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 3,21 €/az. su un fatturato di 4,40 mld €. La stima degli analisti per gli utili era di 3,23 €/az. su un fatturato pari a 4,25 mld €. La società ha detto che prevede per il secondo trimestre fiscale 2021 un fatturato tra i 4,00 ed i 4,10 mld €.

BIOGEN – 2,84%. L'azienda biofarmaceutica scopre, sviluppa, produce e commercializza terapie per disturbi neurologici, autoimmuni ed ematologici, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 5,34 $/az. su un fatturato di 2,69 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 5,04 $/az. su un fatturato pari a 2,65 mld $. I ricavi sono diminuiti del 23,8% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società aumenta la previsione dell'EPS aggiustato per l’anno 2021 da 17,50 a 19,00 $/az. con ricavi da 10,45 a 10,75 mld $. Il consensus si attesta a 18,41 $/az. per gli utili e 10,60 mld $ di ricavi.

Michel Vounatsos, CEO di Biogen, ha affermato. “I risultati del primo trimestre 2021 sono stati coerenti con le nostre aspettative su SM, SMA e biosimilari nonostante l'aumento della concorrenza. Il lancio del farmaco VUMERITY ha continuato ad accelerare, fornendo una nuova e preziosa opzione per i pazienti, e continuiamo a gestire diligentemente le spese operative. Siamo soddisfatti della nostra performance operativa durante il trimestre e stiamo aumentando la nostra previsione sugli utili per l'intero anno. Questa previsione finanziaria continua a presumere che il farmaco “aducanumab”, un trattamento sperimentale per la malattia di Alzheimer, sarà approvato negli Stati Uniti entro il 7 giugno 2021, anche se rimane incertezza sulla decisione della Food and Drug Administration statunitense. Se il farmaco sarà approvato negli Stati Uniti, Biogen prevede un lancio immediato con entrate solo modeste nel 2021, che aumenteranno successivamente. Inoltre stiamo preparando una serie di test fondamentali previsti quest'anno per la cura contro la depressione, coroideremia e SLA, continuando a credere che il 2021 sarà un anno di trasformazione per Biogen".

CSX + 4,53%. La società fornisce servizi di trasporto su rotaia, compreso il servizio ferroviario tradizionale e il trasporto di container e rimorchi intermodali, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,93 $/az. su un fatturato di 2,81 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,95 $/az. su un fatturato pari a 2,78 mld $. I ricavi sono diminuiti del 1,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

"Sono estremamente orgoglioso di come il nostro team di ferrovieri ha gestito le sfide presentate dalle difficili condizioni operative di questo trimestre", ha affermato James Foote, presidente e amministratore delegato. "Guardando al futuro, il rafforzamento dello slancio economico sta fornendo una maggiore visibilità sulla crescita dei volumi e stiamo adottando le misure necessarie per assicurarci di essere pronti a gestire questi volumi e fornire ai nostri clienti un prodotto di servizio leader del settore".

FASTENAL + 3,24%. La società è impegnata nella distribuzione all'ingrosso di forniture industriali e da costruzione in Nord America. L'azienda offre bulloni, dadi, viti, prigionieri e relative rondelle; e forniture varie e hardware, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,37 $/az. su un fatturato di 1,42 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,36 $/az. su un fatturato pari a 1,42 mld $. I ricavi sono cresciuti del 3,7% su base annua.

La società in una nota ha dichiarato: “Complessivamente, nel primo trimestre 2021 il 34,8% delle nostre vendite è stato generato digitalmente”.

INTEL – 8,51%. La società è un produttore di chip per semiconduttori. Sviluppa prodotti di tecnologia digitale integrata come circuiti integrati, per settori come l'informatica e le comunicazioni, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 1,39 $/az. su un fatturato di 19,7 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,15 $/az. su un fatturato pari a 18,6 mld $. I ricavi sono diminuiti del 0,8% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2021 pari a 1,05 $/az. su un fatturato di 17,8 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,09 $/az. su un fatturato di 17,64 mld $. La società ha anche affermato di prevedere un guadagno per tutto il 2021 di circa 4,60 $/az. su un fatturato di circa 72,5 mld $. L'attuale stima degli utili di consenso è di 4,58 $/az. su un fatturato di 72,45 mld $.

Pat Gelsinger, CEO di Intel, ha affermato: “Intel ha fornito ottimi risultati nel primo trimestre guidati da una domanda eccezionale per i nostri prodotti di leadership e da un'eccezionale esecuzione da parte del nostro team. La risposta alla nostra nuova strategia IDM 2.0 è stata straordinaria, la nostra roadmap di prodotti sta aumentando e stiamo rapidamente portando avanti i nostri piani con una rinnovata attenzione all'innovazione e all'esecuzione. Questo è un anno fondamentale per Intel. Stiamo ponendo le nostre basi strategiche e investendo per accelerare e capitalizzare la nostra crescita esplosiva dei semiconduttori che alimentano il nostro mondo sempre più digitale”.

INTUITIVE SURGICAL + 7.74%. La società produce e commercializza il dispositivo robotico “da Vinci”, un sistema chirurgico avanzato che consente ai chirurghi di eseguire interventi chirurgici minimamente invasivi, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 3,52 $/az. su un fatturato di 1,29 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,63 $/az. su un fatturato pari a 1,11 mld $. I ricavi sono cresciuti del 17,5% su base annua.

Le procedure da Vinci in tutto il mondo sono aumentate di circa il 16% rispetto al primo trimestre del 2020. L'azienda ha spedito 298 sistemi chirurgici da Vinci, un aumento del 26% rispetto ai 237 del primo trimestre del 2020. In totale l'azienda ha installato al 31 marzo 2021, 6.142 sistemi chirurgici da Vinci contro i 5.669 del primo trimestre 2020. I ricavi dai sistemi del primo trimestre 2021 sono aumentati del 30% a 369 milioni di dollari. La società afferma che la crescita delle procedure sarà guidata dalla chirurgia generale statunitense, ma che l'attività in Cina è stata di gran lunga superiore rispetto ad altre regioni e sta crescendo da una base bassa. La crescita della procedura del 16% nel primo trimestre, è stata più o meno la stessa dello stesso trimestre dello scorso anno. L'impatto della pandemia varia da regione a regione, con la crescita delle procedure che iniziano a migliorare a febbraio e marzo. C'è un arretrato di pazienti, ma è imprevedibile quando verranno trattati.

LAM RESEARCH – 2,52%. La società che progetta, produce, commercializza e fornisce assistenza alle apparecchiature di elaborazione dei semiconduttori utilizzate nella fabbricazione di circuiti integrati, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2021 pari a 7,49 $/az. su un fatturato di 3,85 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 6,60 $/az. su un fatturato pari a 3,69 mld $. I ricavi sono cresciuti del 53,7% su base annua. La società ha detto che prevede guadagni nel quarto trimestre fiscale tra 7,00 e 8,00 $/az. su un fatturato tra 3,75 e 4,25 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 6,83 $/az. su un fatturato di 3,68 mld $.

Tim Archer, presidente e CEO di Lam Research, ha affermato: "Continua la crescita di Lam con ricavi e utili per azione record nel trimestre di marzo 2021. I semiconduttori stanno raggiungendo nuove vette di rilevanza strategica e la capacità differenziata di Lam di soddisfare le sfide su larga scala dei nostri clienti ci posiziona bene in un contesto di forte spesa per la fabbricazione di “wafer".

NETFLIX – 7,50%. La società opera come una rete televisiva su Internet che fornisce programmi TV e film che includono serie originali, documentari e lungometraggi. L'azienda ha tre segmenti: streaming nazionale, streaming internazionale e DVD nazionale, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 3,75 $/az. su un fatturato di 7,16 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,97 $/az. su un fatturato pari a 7,13 mld $. I ricavi sono cresciuti del 24,2% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2021 pari a 3,16 $/az. su un fatturato di 7,30 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,68 $/az. su un fatturato di 7,39 mld $.

In una nota la società ha dichiarato che l’aumento di clienti paganti nell’ultimo trimestre pari a 4 milioni sono stati inferiori alla nostra previsione di 6 milioni. Non crediamo che l'intensità competitiva sia cambiata in modo sostanziale nel trimestre o sia stato un fattore rilevante nella varianza poiché la sovrastima è stata fatta in tutti i Paesi. Abbiamo anche assistito a un calo percentuale simile su base annua del numero di nuovi clienti paganti in tutte le nazioni, mentre il livello di intensità competitiva varia da Paese a Paese. Lanciamo sempre più nuovi servizi di streaming, rafforzando la nostra visione che la TV lineare lascerà lentamente il posto all'intrattenimento in streaming. Nonostante il nostro vantaggio di oltre 10 anni, siamo alla continua ricerca dell'eccellenza operativa e creativa; stiamo lavorando sodo come sempre per migliorare continuamente il nostro servizio in modo da essere la migliore opzione di intrattenimento disponibile con le migliori storie nei generi, un'esperienza di prodotto in continuo miglioramento.

PEPSICO + 1,16%. La Società alimentare di bevande analcoliche e snack ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 1,21 $/az. su ricavi per 14,82 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,12 $/az. su ricavi per 14,55 mld $. Il fatturato è cresciuto del 6,8% su base annua. La società ha affermato di continuare ad aspettarsi utili per tutto il 2021 di circa 5,94 $/az. su un fatturato di circa 73,89 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 6,04 $/az. su un fatturato di 75,08 mld $.

Ramon Laguarta, A.D. di Pepsi, ha affermato: "Siamo soddisfatti dei nostri risultati per il primo trimestre 2021 in quanto abbiamo superato con successo le sfide legate a confronti difficili anno su anno, recuperi disomogenei in molti dei nostri mercati internazionali e interruzioni delle attività legate alle condizioni meteorologiche negli Stati Uniti. I nostri risultati sono indicativi della forza e della resilienza dei nostri dipendenti altamente dedicati, del portafoglio diversificato, della catena di approvvigionamento agile e dei sistemi go-to-market e della forte esecuzione del mercato. Rimaniamo pienamente impegnati ad eseguire le nostre priorità come: organizzazione più veloce, più prodotti e vittoria sul mercato. Dopo i risultati del primo trimestre, abbiamo maggiore fiducia nel fornire la nostra previsione finanziaria per l'intero anno".

UNITED AIRLINES – 4,94%. La compagnia aerea, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2021 pari a 7,50 $/az. su un fatturato di 3,20 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 7,05 $/az. su un fatturato pari a 3,27 mld $. I ricavi sono diminuiti del 59,6% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Sulla base delle tendenze attuali, la società prevede che il ricavo totale per miglia di posti disponibili nel secondo trimestre del 2021 diminuirà di circa il 20% rispetto al secondo trimestre 2019. Prevede che la capacità del secondo trimestre 2021 diminuirà di circa il 45% rispetto al secondo trimestre 2019. Prevede che il secondo trimestre sia operativo le spese escluse le spese speciali diminuiranno di circa il 32% rispetto al secondo trimestre 2019, con il prezzo del carburante per gallone del secondo trimestre 2021 stimato a circa $ 1,83. Prevede un margine EBITDA rettificato per il secondo trimestre 2021 di circa (20%).

Il CEO di United, Scott Kirby, ha detto: "Il team United ha trascorso un anno ad affrontare la crisi più dirompente che il nostro settore abbia mai affrontato e grazie alla loro abilità e dedizione ai nostri clienti, siamo pronti a uscire da questa pandemia con un futuro più luminoso che mai. Abbiamo spostato la nostra attenzione sul prossimo traguardo all'orizzonte e ora vediamo un percorso chiaro verso la redditività. Siamo incoraggiati dalla forte evidenza della domanda repressa di viaggi aerei e dalla nostra continua capacità di soddisfarla agilmente; quindi siamo più fiduciosi che mai che raggiungeremo il nostro obiettivo di superare i margini EBITDA rettificati del 2019 nel 2023, se non prima".

VERISIGN + 1,59 %. La società è un fornitore di servizi di registro dei nomi di dominio e sicurezza Internet in tutto il mondo, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 1,38 $/az. su un fatturato di 320,3 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,29 $/az. su un fatturato pari a 320,35 mln $. I ricavi sono cresciuti del 3,6% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere per l’intero anno 2021 ricavi tra 1,30 e 1,32 mld $, mentre la stima degli analisti è pari a 1,35 mld $.

Il CEO della società, Jim Bidzos, afferma: "La dipendenza dai servizi Internet è aumentata in modo significativo a causa degli eventi globali del 2020. La nostra progettazione di reti resilienti, la nostra preparazione per decenni per scenari difficili e la nostra agilità e preparazione per lavorare in remoto, ci hanno permesso di soddisfare in modo affidabile e sicuro un aumento globale della dipendenza da Internet. VeriSign nel quarto trimestre del 2020 ha chiuso con 366,3 milioni di registrazioni di nomi di dominio in tutti i domini di primo livello, con una diminuzione di 4,4 milioni di registrazioni rispetto al terzo trimestre del 2020, mentre le registrazioni sono aumentate di 4,0 milioni, anno su anno".


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Pagina a cura di GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.