Certificati sotto la lente – Prima un maxi premio (dal 10 al 15%) e poi cedole trimestrali


Sono proposti da Unicredit su basket di azioni anche poco coperte da altri strumenti dello stesso tipo. Denominati Maxi Cash Collect, presentano il rischio di rimborso anticipato.

Cedole & dividendi

La diversificazione dei certificati porta gli emittenti a reperire anche soluzioni più “sprintose” in chiave di rendimento annunciato. E’ il caso di Unicredit, che ha emesso sui mercati SeDeX ed EuroTlx di Borsa Italiana una nuova serie di certificates di tipo Maxi Cash Collect. Hanno come sottostante panieri composti da azioni italiane ed estere.

La scadenza, per tutti, è a tre anni (aprile 2024) e prevedono un Maxi Premio iniziale condizionato, che va dal 10% al 15% a seconda dei sottostanti. Il livello di barriera è stato fissato tra il 50% e il 60%.

Le scelte delle azioni di ciascun paniere sono state effettuate per dare la possibilità di investire in un settore specifico. Per esempio:

● il paniere food, composto da Beyond Meat, Coca Cola e McDonald’s, propone un rendimento condizionato trimestrale dell’1,40% dopo il Maxi Premio iniziale condizionato del 15%;

● il paniere sui titoli bancari, composto da BNP Paribas, Banco BPM e Intesa Sanpaolo, offre un rendimento condizionato trimestrale dell’1,10% dopo il pagamento del Maxi Premio iniziale condizionato del 10%.

Come si è detto, oltre al pagamento del Maxi Premio, sono previsti premi periodici nel caso in cui il valore dell’azione sottostante che registra la performance peggiore del rispettivo paniere (caratteristica Worst-Of), nelle date di osservazione trimestrali, sia al di sopra del livello della barriera, posto tra il 50% ed il 60% del valore iniziale.

Inoltre, a partire dal sesto mese, nel caso in cui il valore dell’azione sottostante facente parte del paniere con la performance peggiore raggiunga un valore superiore a quello iniziale, il relativo certificato viene rimborsato anticipatamente, con un importo pari al valore nominale (di 100 euro) più il premio. Di qui il consiglio di non allontanarsi nella quotazione di acquisto da questo livello.

Qualora il certificate invece non sia stato rimborsato anticipatamente, al momento della scadenza – ovvero ad aprile 2024 – sono possibili due scenari:

● se l’azione sottostante, facente parte del paniere, con la performance peggiore ha un prezzo pari o superiore al valore della barriera, il certificato rimborsa 100 euro, oltre al premio;

● se l’azione sottostante, facente parte del paniere, con la performance peggiore ha un prezzo inferiore al livello della barriera, il certificato rimborsa un importo proporzionale all’andamento della stessa.

Da notare che i redditi da certificate sono considerati “redditi diversi” (aliquota fiscale 26%) e possono quindi compensare minusvalenze pregresse in portafoglio.

Inevitabilmente è difficile indicare quale dei certificati sia il più favorito nel medio e lungo termine. Non resta allora che pubblicare la lista completa con tutte le diverse caratteristiche.