Il trading si è spostato nelle criptovalute


L'attività di trading si è spostata sulle criptovalute, questo è quanto riportano i dati acquisiti nelle ultime settimane.

Mentre, quindi, i volumi di azioni scambiate e di derivati è sceso visibilmente, un crescente numero di daytrader ed investitori istituzionali, hanno puntato nelle ultime settimane, su asset più speculativi, come quello rappresentato dal mercato delle criptovalute.

Il calo visto, pertanto, nei volumi,fa seguito ad un trimestre vorticoso nel quale erano balzate agli onori della cronaca storie come quelle di Gamestop e AMC.

I dati mensili ora, segnalano uno spostamento di questa orda di investitori selvaggi, sul mercato delle cripto.

Maggiormente daytrader , tuttavia, poichè le fonti istituzionali si sono rivolte solo per una piccola percentuale a tale segmento ancora quasi del tutto deregolamentato.

Tuttavia, il trading sulle principali criptovalute è cresciuto di circa il 35% in quest'ultimo mese, dato da non trascurare.

Gli istituzionali come dicevamo, hanno preferito ricorrere al future sul CME che ha visto un record di 6500 contratti scambiati martedi scorso, rispetto ai 1000 del mese scorso.

Agli onori della cronaca è salita anche Dogecoin, la moneta inventata da Elon Musk, che è andata a raccogliere una incredibile domanda  di richiesta.

Di pari grado come dicevamo, è sceso del 27% il volume di trading sulle azioni targate Usa.

Lo avevamo intuito e segnalato nei precedenti articoli e a suffragare le nostre sensazioni aggiungiamo il commento del co-responsabile del settore cash di Societè Générale il quale ha dichiarato: " il trimestre si è concluso e quasi sembrava che tutti andassero in vacanza"

La volatitlità è rimasta contentuta  e lo stesso calo dei volumi è stato riscontrato anche nel mercato delle obbligazioni, sia societarie che sovrane.

Tale trading range tuttavia è prossimo alla fine.

Eccolo il "piattone" incriminato, immortalato sul Dax.

Oscillazione compressa per un paio di settimane fra i 15150 e 15350 e poi un picco in alto, senza volumi, poi si rientra nel piattone, questa volta il range si amplia 15100 - 15350 ma nel frattempo un buco al ribasso, senza volumi anche questo alle ore 13.30 per l'esattezza.

Il nervosismo aumenta, quindi, perchè queste situazioni sono mal digerite da tutto il mondo finanziario, che esso sia Istituzionale, o qualsiasi altra forma e il perchè è insito nell'attività di trading, ovvero la direzionalità e la mancanza decisionale.

Le forze come detto, in questi frangenti si scontrano e non emerge un vincitore, ma l'aspetto rilevante è che moltissime sono le forze che decidono di non partecipare alla lotta e questo crea non pochi grattacapi a coloro i quali devono tenere monitorati portafogli di grandi dimensioni.

Per tale motivo riteniamo che questa fase sia prossima ad una svolta.

Tra le realtà settimanali, ci è piaciuto molto il movimento di Exprivia, che andiamo ad analizzare immediatamente.  

EXPRIVIA

Innanzitutto attenzione al 13 maggio, giorno in cui fornirà informazioni al mercato come moltissimi altri titoli quotati.

La settimana appena trascorsa è stata davvero esaltante  visto il bellissimo salto dai 0.80€ agli 1.30€.

Tecnicamente, sarebbe interessantissimo un rientro ai 0.99€, mentre in caso di rottura oltre gli 1.3€ , l'obiettivo sarà fissato agli 1.52€.

Come ben visibile anche i volumi sono stati davvero buoni, ma come detto in anticipo, c'è attesa anche per i dati che verranno comunicati in settimana.

Ciò che rileviamo pertanto, è un mercato privo di segnali chiari, che sta vivendo alla giornata, di opportunità isolate interessanti, come Promotica, Risanamento, Seri, segnalate in articoli precedenti, ma che di converso sta evidenziando anche molti Pump and Dump, che ogni mercato, vede eseguiti in maniera differenziata a causa delle differenti caratteristiche tecniche.

Come riconoscerli? E' fondamentale tenere un occhio fisso ai volumi, se i volumi della prima ora generalmente in acquisto, sono ampiamente doppiati dai volumi in vendita, quello è un P&D...tenersi alla larga.

Buon trading a tutti.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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