il sell-off azionario non è finito, anzi…


Prosegue il marcato trend ribassista sull'azionario in essere da inizio 2022. Dai minimi di metà giugno a ridosso di 3.640 l'SP500 (3.681) aveva messo a segno un forte rimbalzo, easauritosi a metà agosto a ridosso di 4.300: un rimbalzo forte ma non convincente, che come dicevamo era "il classico bear market rally, all'interno di un quadro più ampio in cui i rischi rimangono superiori alle opportunità. Le sorti dell'azionario USA rimangono legate a quelle del dollaro: un dollaro forte dovrebbe azzoppare ogni velleità di risalita". Da metà agosto sono infatti riprese le vendite, con una discesa marcata a toccare un nuovo minimo il 3 ottobre a 3.572 (-26% dai massimi di inizio anno). Come indicato le scorse settimane "Su orizzonti plurisettimanali sono possibili ampie discese, con primo obiettivo importante il supporto critico in area 3.250/400, sotto cui si potrebbe scendere a testare il supporto chiave in area 2.800-3.000 (che corrisponderebbe a un -40% dai livelli di inizio anno), dove potrebbe esaurirsi il sell-off in atto).

Le sorti del listino azionario sono legate, con correlazione inversa, a quelle del dollaro USA: come dicevamo "l'EurUsd (PC: 0,9829) rimane stabilmente inserito all'interno di un trend dominante favorevole al dollaro USA e ha pressoché raggiunto l'obiettivo a 0,9500 (minimo 0,9536 il 28.09). È in atto un tentativo di assestamento ma il quadro tecnico rimane decisamente debole per l'euro: se le quotazioni non si riportano velocemente al di sopra di 0,9900-1,0000 è possibile una nuova ondata ribassista, con la perforazione di 0,9500 e primo obiettivo importante 0,9000. Al di sotto di tale livello, prematuro, si riproporrebbe, su orizzonti plurimensili, il test dei minimi storici dell'euro, registrati a fine 2000 - metà 2001, in area 0,8230-0,8350. È ovviamente impossibile individuare un obiettivo preciso, ma in assenza di segnali diversi è opportuno mantenere un'esposizione strategica lunga sul biglietto verde".

Sull’Eurostoxx50 (PC 3.371) dai picchi di metà agosto a ridosso di 3.825 si è assistito a una marcata discesa al ri-test dei minimi di inizio luglio a 3.343, con un nuovo minimo a 3.236 il 03.10. Come dicevamo, "Finché le quotazioni stazionano al di sotto di 3.450 il trend rimane ribassista, con possibili accelerazioni verso il supporto critico in area 2.850/950. Il quadro tecnico migliorerebbe solo al di sopra di 3.700 (poco probabile) e quindi della valida resistenza in area 3.850/3.950 (improbabile)".

Il driver dei mercati rimangono le politiche monetarie, orientate al rialzo dei tassi e al contenimento delle dimensioni dei propri bilanci per contenere quell'inflazione che esse stesse hanno contribuito a creare con anni di politiche ultraespansive; inflazione acuita poi dalle strozzature lato offerta, per i lockdown prima e le tensioni geopolitiche poi. Si conferma quindi che: "I rialzi dei rendimenti nominali e la contrazione della liquidità globale M2 da inizio aprile mantengono un quadro sfavorevole sui mercati finanziari, provvedendo a sgonfiare quella 'asset class inflation' che era stata alimentata dall'espansione monetaria iniziata in modo aggressivo dopo la Grande Crisi Finanziaria del 2007-2009 e proseguita, in accelerazione, post-CoViD".

Le materie prime rimangono sostanzialmente laterali (molto bene però argento, platino e palladio, oltre allo zucchero) compresse dalla forza del dollaro USA nonché del peggioramento del quadro economico. È comunque opportuno mantenerle in portafoglio su orizzonti strategici, stante il contesto di rendimenti reali negativi sull'obbligazionario (e dell'esposizione al dollaro che rimane la divisa forte del sistema). 

OPERATIVAMENTE: Si conferma quindi la strategia in essere long commodities e dollaro Usa e short azionario, attuata con i seguenti Etc quotati su Borsa italiana (si ricorda che ancorché quotati in euro comportano un’esposizione lunga sul dollaro Usa: un elemento a favore in questa situazione di incertezza sul fronte geopolitico e di rientro dei capitali negli USA grazie al rialzo dei rendimenti dei governativi):

LUNGHE: Oro (ticker PHAU: PC 163,63); Argento (ticker PHAG: PC 19,202); Platino (ticker PHPT: PC 87,250); Palladio (ticker PHPD: 212,48; Caffè (ticker COFF: PC 1,3608); Cotone (ticker COTN: PC 2,970); Rame (ticker COPA: PC 30,290); Alluminio (ticker ALUM: PC 3,2485); Zucchero (ticker SUGA: PC 9,577); Cacao (ticker COCO: PC 2,3130) e Zinco (ticker: ZINC: PC 9,627).

CORTE: ETF short sull’S&P500 Xtrackers S&P500 Inv Day con ticker XSPS (PC 9,4730).

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)