NASDAQ100 WEEKLY - Le tensioni geopolitiche penalizzano i mercati azionari USA !


SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
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SEMPRE PIU’ GIU’ I MERCATI AZIONARI USA A CAUSA DELL’INASPRIRSI DELLE TENSIONI GEOPOLITICHE !!

La geopolitica continua a farla da padrona sui mercati azionari USA in questo finale di settimana. Le minacce velate del Cremlino e il pessimismo di Biden (non si sa quanto motivato dal continuare a fare propaganda o dalla volontà di spingere Kiev ad un atteggiamento più morbido, per evitare un’invasione) hanno depresso pesantemente il sentiment. Terminato l’evento mediatico più importante di questo periodo (v. Olimpiadi in Cina e per non fare un torto all’alleato storico) lo scenario ora è aperto a qualsiasi soluzione, fermo restando che Mosca ha accusato Washington di ignorare le sue richieste di sicurezza e minacciato “misure tecnico-militari”, ma ha ripetutamente (nel fine settimana) negato l'intenzione di invadere l’Ucraina, anche se le ultime notizie parlano di un annuncio di inizio evacuazione di civili da parte del separatisti russi dal Donbass, che Putin, dopo un iniziale "no comment" ha poi mostrato di gestire, anche mediante il pagamento di una somma di 10.000 rubli (130$) a ogni sfollato che arriva nella regione di Rostov, poi si sono avute notizie di un esplosione a Donetsk, senza vittime. Nel frattempo pare che l'offerta di un incontro di Blinken è stata accettata da Lavrov, il che ha lasciato intendere che la tregua armata dovrebbe proseguire con le diplomazie (anche europee) al lavoro. Ed è quello che tutti ci auguriamo.

Passando a dare uno sguardo all’economia a stelle e strisce, si evidenzia come il numero di cantieri (singoli e condomini) in costruzione, sia ai massimi dal 1974, fermo restando che Bill McBride di Calculate Risk dice che il grosso di queste case sono state già vendute e l'accumulo è dovuto ai ritardi di costruzione, quindi non ci si attende un grosso impatto sui prezzi, sebbene chi vi entrerà libererà dei vani che finiranno sul mercato (v. grafico):

Altra situazione che dovrebbe portare la FED a riflettere circa la politica aggressiva sui tassi che alcuni membri continuano a dichiarare pari a 150 bps nell’anno (come attualmente sconta la curva) è dovuta al crollo dei volumi delle spedizioni che, per la prima volta da 16 mesi è andata in negativo anno su anno (v. grafico):

Ma anche la forbice tra indicatori di offerta e di domanda si sta stringendo. Uno sguardo ai sondaggi delle attività mostra che il picco è alle spalle ed anche il sottoindice dei prezzi, pur permanendo su livelli che mostrano una crescita elevata, sta calando da qualche tempo con il picco che è stato registrato a metà del 2021 (v. grafico):

E’ ovvio che tutto ciò può impattare ulteriormente sul sentiment e sul positioning degli investitori sui mercati azionari ma, nel nostro piccolo, rimaniamo costruttivi e senza isterie o frenesie che potrebbero rivelarsi all’uscita di qualche notizia o azione contraria, del resto normalmente la geopolitica non crea i presupposti per crolli duraturi dei mercati (v. grafico):

A livello di rendimenti notiamo come i dati macro in contrazione usciti in settimana, abbiano inciso sulle attese inflattive con i rendimenti in calo su tutte le scadenze in particolar modo su quelle più lunghe come il 10Y ed il 30Y:

Passiamo ora all’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Pur con la discesa dai massimi dei rendimenti dei titoli di stato Usa e con un report del FOMC non aggressivo sui tassi, il listino tech è quello che continua ad essere quello più penalizzato rispetto agli altri due listini maggiori. A livello di dati economici trimestrali peraltro buoni o in linea con il consensus, una previsione di contrazione degli utili per il trimestre a venire (peraltro anche logica visto che non era possibile avere una crescita costante a due cifre), ha scatenato vendite isteriche da penalizzare i prezzi con percentuali fuori dal normale. Fino al trimestre scorso, ciò non è avvenuto. Graficamente il quadro generale rimane molto penalizzante in quanto la chiusura settimanale si è fermata proprio in corrispondenza dell’ultimo valido baluardo posto in area 14000, sulla quale a Gennaio i prezzi hanno costruito una base che poi è sfociata in una reazione che ha portato i livelli a sbattere nuovamente sulla M.M. a 200. Inoltre la fuoriuscita dal canale ribassista di volatilità ed un valore dell’RSI a 38 indica che le possibilità di nuovi minimi sono intatte e la perdita del minimo a 13724.85 in chiusura impone sicuramente il conteggio di un movimento correttivo in A-B-C con A già definita, B (non ancora contrassegnata) che rappresenta il massimo del 02 febbraio a 15196.40 e con possibile estensione della gamba C in area 12150, guarda caso nella stessa area del minimo fatto registrare nel marzo 2021. Viceversa una reazione all’insù, se immediata meglio ancora, con rottura confermata della M.M. a 200 e recupero dell’area 15300/15550. La settimana si è chiusa a 14009.54 con una perdita del – 1,71% che porta ad un deficit da inizio anno del –14,16%.

Il riacutizzarsi della crisi geopolitica ha riportato l’indice S&P500 sotto la M.M. a 200 e graficamente la figura comincia a prendere decisamente le forme di un “testa e spalle” in formazione. Come scritto diverse volte su queste colonne riportiamo solo per curiosità tali formazioni ricordando che i “testa e spalle” ribassisti (come in questo caso) ormai sono figure così note e sfruttate che finiscono col fallire spettacolarmente in più della metà delle occasioni sui grafici daily. Detto ciò continuiamo con la nostra analisi evidenziando che, oramai, siamo anche sotto il supporto in area 4400/4395 (ritracciamento del 78,6% del movimento rialzista d-e) ed i prezzi, pur rimanendo nella zona mediana del canale ribassista di volatilità quindi in una graduale discesa confermata anche dal valore dell’RSI a 40, si avvicinano all’area 4275 (ultimo supporto), rotto il quale bisognerà precedere ad un conteggio di 3 onde correttive in A-B-C. Viceversa, eventi permettendo, una reazione è possibile cercando di riportare i prezzi nuovamente in area 4550 nell’attesa di riuscire a rompere i 4600 che al momento si conferma come area molto ostica. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4348.88, con una perdita del – 1,58% che porta a segnare un – 8,76% da inizio anno.

Passiamo infine all’indice DOW JONES che, al momento, meno risente delle turbolenze geopolitiche e dei tassi. Graficamente al ribasso ha rotto tutti i ritracciamenti, M.M. a 200 compresa, ad eccezione dell’ultimo in area 34000, in realtà l’ultimo supporto valido è rappresentato dall’area 33250 (doppio minimo di Gennaio 2022 e di Giugno 2021). Mentre al rialzo, è importante che i prezzi chiudano sopra l’area 35150 con recupero della M.M. a 200 ed estensione in area 35500. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 34079.18 con una perdita del - 1,90% che porta a segnare un – 6,22% da inizio anno.

ORO INDEX 

La “flight to quality” è in atto verso i cosiddetti beni rifugio, soprattutto sull’Oro visto che i rendimenti sui Treasury ed i prezzi dell’energy sono calati in questa settimana. Il rialzo è dovuto più alle tensioni geopolitiche che non come copertura dell’inflazione e di ciò, ovviamente, non c’è da andare fieri, ma tant’è. Siamo investitori ed i sentimenti devono essere sotto controllo. Il prezzo dell’Oro si sta prendendo una bella rivincita sui Bitcoin e sulle azioni che gli investitori stanno svendendo in un’ottica più da isterismo che non di consapevolezza.

I dati economici stanno decelerando. Una raffica di dati in settimana hanno contribuito a produrre una pausa tra gli investitori poiché l’aumento nel mercato del lavoro statunitense è rallentato, i numeri del settore manifatturiero della regione di Filadelfia sono stati più deboli del previsto e i dati immobiliari degli Stati Uniti sono stati contrastanti. I funzionari stanno cercando di farla diventare una grande economia, ma la realtà è che l'economia sta rallentando mentre la FED sembra essere estremamente aggressiva. In quest’ottica se l'economia continuerà a rallentare fino al secondo trimestre e l'inasprimento della FED verrà attuato, la crescita verrà danneggiata.

Come detto, buona parte del rialzo è guidato dalle notizie geopolitiche e, probabilmente ci sono 25 $ incorporati nel prezzo dell'oro in questo momento come rischio geopolitico. Se le tensioni scemeranno, il prezzo dell'oro tornerà a scendere. Come prima importante resistenza troviamo l’area 1923/25 $/oz.e lì dovremmo verificare se vendere e portare a casa i guadagni oppure lasciare ancora correre i prezzi nel nostro investimento in ETC. Vedremo.

Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio, notiamo che il Platino è riuscito ha finalmente a rompere al rialzo la M.M. semplice a 200 portandosi a quota 1100 $/oz. a ridosso del massimo di novembre 2021 per poi chiudere in leggero arretramento. Supporto in area 1000 $/oz. Discorso diverso per l’Argento che non riesce ad avvicinarsi alla M.M. semplice a 200 fermandosi in area 24 $/oz. L’obiettivo è rompere al rialzo detta M.M. per andare all’attacco dei 25/25,40 $/oz. Supporto l’area 22,90 $/oz.

La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1899.80 $/oz., con un guadagno del + 3,13% che porta ad un guadagno del + 3,89% da inizio anno. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1894.40 $/oz. con un guadagno del + 1,93%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES APRILE 2022:

LA POLITICA DEGLI STATI UNITI

Il governo degli Stati Uniti allontana il rischio shutdown. Dopo il passaggio al Senato di giovedì scorso, il presidente Joe Biden venerdì ha messo la propria firma su un disegno di legge di spesa pubblica a breve termine. La misura permetterà al Governo di restare in funzione fino all’11 marzo. Il dem Patrick Leahy, presidente pro tempore del Senato, durante un breve dibattito sulla legge ha detto: “Uno shutdown del governo sarebbe inutile, senza senso. Potete immaginare come potrebbe sembrare agli occhi dei russi?”. Ora i parlamentari democratici e repubblicani hanno tempo fino all’11 marzo per trovare un accordo su un disegno di legge di spesa che possa permettere al Governo di continuare le sue attività fino al 30 settembre.

Si registra qualche difficoltà, invece, per la nomina dei cinque candidati alla Federal Reserve proposti dal presidente Joe Biden. Martedì il presidente della commissione bancaria al Senato, Sherrod Brown ha rimandato una votazione dopo che nessuno dei 12 repubblicani membri della commissione si è presentato. Il senatore repubblicano Pat Toomey, membro della commissione, aveva invitato i suoi colleghi di partito a saltare la votazione per contestare quelle che ha definito domande senza risposte relative ad un ruolo ricoperto in passato nel consiglio di un’azienda fintech da Sarah Bloom Raskin, proposta dalla Casa Bianca per il ruolo di regolatrice di Wall Street della banca centrale. L’assenza dei repubblicani non è piaciuta a Sherrod Brown: “Invece di presentarsi al lavoro e fare il loro dovere, i repubblicani hanno abbandonato gli americani”. I repubblicani si oppongono alla nomina di Raskin come vice presidente della banca centrale per la supervisione e le hanno contestato alcune dichiarazioni passate nelle quali esprimeva sostegno all’utilizzo di regole finanziarie per sorvegliare il cambiamento climatico. Raskin è stata elogiata dai dem progressisti per la sua esperienza e competenza ed ha ricevuto parole di sostegno anche dai democratici moderati della commissione bancaria al Senato alla sua audizione di conferma.

LA POLITICA DELLA FED

Mercoledì scorso sono stati pubblicati i verbali della riunione di fine gennaio del FOMC (organismo della FED che regola la politica monetaria), incontro durante il quale alcuni funzionari hanno mostrato preoccupazione per la stabilità finanziaria, spiegando come la politica monetaria accomodante possa rappresentare un rischio sostanziale. Dal riepilogo dell’incontro emerge poi come alcuni partecipanti siano favorevoli ad una riduzione significativa della dimensione del bilancio visto l’alto livello di partecipazioni in titoli da parte della FED. Dopo il meeting il FOMC aveva poi deciso di non alzare ancora i tassi d’interesse, pur indicando in modo deciso un rialzo per marzo, mese in cui tra l’altro è anche prevista la conclusione del programma di acquisto di asset. Il comitato ha indicato un percorso che prevede che la FED comprerà 20 miliardi di dollari in Treasurys nel prossimo mese e quasi 30 miliardi di dollari in titoli garantiti da ipoteca. Nel verbale viene riportato che: “Un paio di partecipanti hanno dichiarato di essere favorevoli a porre fine prima agli acquisti netti di asset del Comitato per mandare un segnale ancora più forte circa il fatto che il Comitato è impegnato a far calare l’inflazione”.

La modalità che più probabilmente verrà seguita per ridurre il bilancio è quella che prevede di consentire ad alcuni proventi delle obbligazioni in scadenza di decrescere ogni mese anziché essere reinvestiti; per alcuni funzionari però potrebbe essere necessario vendere completamente i mutui per avere un bilancio di soli Treasurys.

Anche l’inflazione, ovviamente, è stata una dei temi caldi dell’incontro: “I partecipanti – è riportato nel documento - hanno sottolineato che i recenti dati sull’inflazione hanno continuato ad essere significativamente oltre l’obiettivo a lungo termine del comitato e l’inflazione elevata stava persistendo più a lungo di quanto previsto da loro, riflettendo squilibri di domanda ed offerta legati alla pandemia e alla riapertura dell’economia”. Inoltre i membri del FOMC hanno notato come l’inflazione stesse cominciando a diffondersi oltre i settori colpiti dalla pandemia. Si legge nel verbale: “I partecipanti hanno riconosciuto che l’inflazione elevata è un fardello per le famiglie statunitensi, in particolare per quelle con meno possibilità di pagare prezzi più alti per beni e servizi essenziali”.

Ad evidenziare il problema dell’inflazione, ci ha pensato il presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, James Bullard intervenendo giovedì scorso ad un incontro alla Columbia University: “Siamo più a rischio ora di quanto non lo siamo stati in una generazione che questa (l’inflazione, ndr) possa sfuggire al controllo”. “Uno scenario di una nuova sorpresa che ci colpisce e che non possiamo prevedere ora, potrebbe portare perfino più inflazione. Questo è il tipo di situazione che vogliamo essere certi non accada”. Bullard, che si era già pronunciato a favore di un intero punto percentuale di aumento dei tassi entro luglio, giovedì scorso ha ribadito come il rialzo dei tassi sia uno strumento per affrontare l’alta inflazione. Bullard ha detto: “In generale, direi che c’è stata troppa enfasi e troppa condivisione mentale verso l’idea che l’inflazione si dissiperà ad un certo momento nel futuro”. “C’è il rischio che l’inflazione non svanisca e che il 2022 diventi il secondo anno consecutivo di inflazione piuttosto alta. Quindi questo è il motivo per cui, data la situazione, la FED dovrebbe muoversi più velocemente ed in modo più aggressivo rispetto a quanto avremmo fatto in altre circostanze”. Secondo Bullard il cambio di politica in arrivo non dovrebbe essere considerato un tentativo di limitare i mercati e l’economia, ma come l’eliminazione di una politica accomodante.

Secondo il presidente della FED di Chicago, Charles Evans, l’alta inflazione richiede un “sostanziale riposizionamento” della politica della banca centrale, ma non tale da limitare l’economia e rovinare l’occupazione. In un intervento di venerdì scorso Evans ha spiegato che il suo commento aveva lo scopo di offrire “disciplina contro ipotesi spaventose che il mondo stia per finire”, con la FED che perde il controllo dell’inflazione e che necessita di rischiare bruschi aumenti della disoccupazione o perfino una recessione per controllarla. Evans ha aggiunto: “La nostra attuale impostazione della politica monetaria è in contrasto con l’attuale forte aumento dell’inflazione”. Secondo Evans, non prendendo in considerazione gli effetti della pandemia e della catena di approvvigionamento, che probabilmente svaniranno, l’inflazione sottostante pare essere ancora a livelli coerenti con l’obiettivo medio del 2% della FED.

John Williams, presidente della FED di New York, si è pronunciato a favore di un approccio morbido al ciclo di aumenti dei tassi d’interesse: “Non vedo nessun argomento valido per fare un grande passo all’inizio”. “Penso che possiamo aumentare progressivamente i tassi d’interesse e riconsiderarli”. Secondo Williams la FED potrà aumentare o rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi d’interesse a seguire, in base allo scenario economico. Una volta iniziati gli aumenti dei tassi, per Williams il passo successivo per la banca centrale sarà dare il via alla riduzione delle sue partecipazioni di titoli del Tesoro e titoli garantiti da ipoteca; un processo che si aspetta possa iniziare entro fine anno.

Lael Brainard, membro del consiglio dei governatori della Federal Reserve, ha detto che probabilmente i funzionari daranno il via ad una “serie di aumenti dei tassi” al prossimo meeting di marzo, e negli incontri a seguire ci saranno riduzioni della dimensione del bilancio della FED. Secondo Brainard i recenti cambiamenti nei mercati finanziari, incluso un aumento dei tassi ipotecari, sono “coerenti” con la direzione in cui si sta dirigendo la banca centrale. Brainard ha detto: “Il mercato è chiaramente allineato con questo ed ha anticipato i cambiamenti nelle condizioni finanziarie in un modo che è coerente con le nostre comunicazioni e dati”.

Loretta Mester, presidente della Federal Reserve di Cleveland, giovedì scorso ha parlato di quello che secondo lei dovrebbe essere l’approccio della banca centrale al cambio di politica. Per Mester la banca centrale dovrebbe aumentare i tassi d’interesse più aggressivamente di quanto fatto nella Grande Recessione del 2007-2009: “A meno di una modifica sostanziale nell’economia, prevedo che sarà appropriato aumentare il tasso di riferimento ad un ritmo maggiore questa volta ed iniziare a ridurre la portata del bilancio presto e più rapidamente dell’ultima volta (con riferimento al ritmo della vendita di asset adottato dopo la Grande Recessione, ndr)”. Mester è favorevole ad un’eliminazione della politica accomodante ad un ritmo maggiore nella seconda metà dell’anno se l’inflazione non si dovesse attenuare entro metà anno, ad un ritmo più lento invece nel caso in cui l’inflazione scenda più velocemente di quanto ci si aspetta. La numero uno della Federal Reserve Bank di Cleveland ha anche detto che sostiene la vendita di alcune partecipazioni ipotecarie della FED, in un determinato momento, per accelerare la transizione verso un portafoglio che investe principalmente in titoli del Tesoro.

Ancor prima, domenica 13 febbraio, Mary Daly, presidente della Federal Reserve Bank di San Francisco, aveva segnalato di non essere ancora pronta per esporsi a favore di un aumento dei tassi d’interesse di mezzo punto percentuale per il prossimo mese. Daly ha detto: “Osservo i dati e vedo che è ovvio che abbiamo bisogno di ritirare dall’economia un po’ della politica accomodante, ma la storia della politica della FED ci dice che un’azione brusca ed aggressiva può in realtà avere un effetto destabilizzante sulla crescita stessa e la stabilità dei prezzi che stiamo provando a raggiungere”. Secondo Daly la FED dovrebbe alzare i tassi al meeting di marzo, a seguire i funzionari dovrebbero “osservare, misurare, stare molto attenti a ciò che vediamo davanti a noi e poi procedere con il prossimo aumento dei tassi quando sembrerà il miglior momento per farlo. E questo potrebbe essere il prossimo meeting o potrebbe essere un meeting lontano”.

A favore di un approccio di sviluppo graduale anche Neel Kashkari, presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, che mercoledì scorso ha detto che per la banca centrale è “appropriato” prendere misure per normalizzare la politica monetaria per far fronte all’alta inflazione, ma ha messo in guardia contro un rialzo dei tassi troppo rapido. “L’avvertimento ai miei colleghi e a me stesso è: ‘non esageriamo’”.

Per le dichiarazioni del numero uno della banca centrale, Jerome Powell, occorrerà attendere fino all’inizio del prossimo mese. Il 2 e 3 marzo, infatti, il Presidente della FED riporterà al Congresso. Nello specifico, il 2 marzo Powell presenterà il suo regolare aggiornamento semestrale sulla politica monetaria alla commissione servizi finanziari della Camera, per poi parlare alla commissione bancaria del Senato il giorno successivo.

LA POLITICA USA – RUSSIA – (EUROPA)

Sul fronte estero l’attenzione degli Stati Uniti e dell’Europa, ma più verosimilmente di tutto il mondo, si concentra al confine tra Ucraina e Russia. Per affrontare la questione, ieri il presidente statunitense Joe Biden ha convocato un meeting del Consiglio di sicurezza nazionale. In un discorso alla nazione, venerdì l’inquilino della Casa Bianca aveva detto: “Abbiamo ragione di credere che le forze russe stanno pianificando ed intendono attaccare l’Ucraina la prossima settimana, nei prossimi giorni”. La Casa Bianca fa sapere che lo stesso presidente Biden ieri ha cancellato un viaggio a Delaware ed è rimasto a Washington.

L’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, nonostante la situazione tesa ieri ha detto: “Abbiamo un diritto legittimo di avere le nostre truppe dove vogliamo sul territorio russo e non siamo una minaccia per nessuno”.

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken crede che ci sia ancora tempo per cercare la soluzione diplomatica: “Fino a quando i carri armati non si muoveranno e gli aerei non saranno in volo, proveremo a fare tutto ciò che ci è possibile per convincere il presidente Putin ad invertire la decisione che pensiamo abbia preso”. “Fino all’ultimo minuto, c’è ancora un’opzione per lui di ritirarsi”. Blinken ha detto che il suo incontro con il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov è ancora previsto per questa settimana, a meno che Mosca non proceda con l’invasione.

Intanto la Russia estenderà le esercitazioni militari in Bielorussia che avrebbero dovuto concludersi ieri; lo ha annunciato il ministro della Difesa bielorusso, spiegando che la decisione è stata presa a causa dell’attività militare vicino ai confini di Russia e Bielorussia e per la situazione nella regione ucraina del Donbass. Minsk non ha precisato quanto a lungo le truppe russe resteranno nel paese.

Secondo quanto riportato da un consigliere del presidente francese Emmanuel Macron, Francia e Russia si sono accordate per tenere in giornata un incontro dell’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) con rappresentanti dall’Ucraina e dalla Russia. Il consigliere di Macron ha fatto sapere che Putin ieri durante una telefonata con il presidente francese ha ribadito che le truppe lasceranno la Bielorussia dopo le esercitazioni.

I paesi occidentali stanno preparando sanzioni, da adottare in caso di invasione dell’Ucraina, che sarebbero di ampia portata e colpirebbero aziende e cittadini russi. Il premier del Regno Unito, Boris Johnson ha detto che queste misure potrebbero includere restrizioni all’accesso al dollaro e alla sterlina per le aziende russe.

A preoccupare ora è anche la tensione crescente nel Donbass, parte orientale dell’Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri ha chiesto un immediato cessate il fuoco in quell’area.

DATI MACROECONOMICI

L’indice dei prezzi alla produzione core (che esclude il settore del cibo e dell’energia) su base annua a Gennaio registra una crescita dell’8,3% contro stime che prevedevano una crescita del 7,9%. A Dicembre la crescita si era attestata al +8,5% (rivista dall’8,3%).

A livello mensile il dato di Gennaio segna una crescita dello 0,8%, contro un consensus dello 0,5% ed una rilevazione di Dicembre dello 0,6% (rivista da 0,5%). I due dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Le retail sales a Gennaio hanno messo a segno un rimbalzo che definire vigoroso è un “understatement”. Certo, le revisioni hanno reso ancora più appariscente il fosso di Dicembre, per cui un rimbalzo era da mettere in conto. Le vendite al dettaglio a livello mensile a Gennaio crescono al 3,8% dopo una contrazione del 2,5% a Dicembre (dato rivisto da -1,9%); le previsioni per gennaio erano di una crescita del 2%.

Le vendite al dettaglio Control Group, invece, a Gennaio segnano un +4,8% andando ben oltre al consensus del +1% e migliorando nettamente il dato di Dicembre, quando era stata registrata una contrazione del 4% (dato rivisto da -3,1%). I dati sono rilasciati dall’U.S. Census Bureau.

Bene anche la produzione industriale di Gennaio che dopo il -0,1% di Dicembre, cresce dell’1,4%, contro un consensus fissato solamente al +0,4%. Il dato è rilasciato dalla Federal Reserve.

Tornano a crescere le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione anche se è difficile da capirne il motivo. Nella settimana terminata il 12 febbraio toccano quota 248 mila, dopo che la settimana precedente si erano fermate a 225 mila (dato rivisto da 223 mila). Il consensus prevedeva un’ulteriore riduzione delle richieste a quota 219 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

I permessi di costruzione emessi a Gennaio hanno toccato quota 1.899 milioni, registrando una crescita dello 0,7% rispetto a Dicembre quando il dato si era attestato a 1.885 milioni (dato rivisto da 1.873 milioni). Le previsioni per Gennaio erano di una contrazione a 1.760 milioni.

Contrazione, invece, per il dato mensile relativo al numero di abitazioni per le quali sono iniziati i lavori di costruzione che passano dagli 1.708 milioni registrati a Dicembre (dato rivisto da 1.702 milioni) agli 1.638 milioni di Gennaio, contro un consensus che prevedeva un calo più contenuto, a 1.700 milioni. I dati sono rilasciati dall’U.S. Census Bureau.

Sotto le attese anche il Philadelphia Fed Manufacturing Survey che a Febbraio registra una decisa contrazione, passando dai 23,2 punti di Gennaio agli attuali 16. Il consensus prevedeva un calo, ma solo a 20 punti. Interessanti i sottoindici, con i nuovi ordini (-3.7 a +14.2) in calo, mentre il livello occupazionale (+6.2 a +32.3) è migliorato. I prezzi pagati sono calati sia pure da livelli che restano elevatissimi (-3.2 a +69.3). Il sottoindice delivery time è a sua volta calato (da -2.2 a +23.0), ad indicare che i tempi di consegna si stanno accorciando. Il dato è rilasciato dalla Federal Reserve Bank di Philadelphia.

PORTAFOGLI AZIONARI

Nulla da segnalare sui nostri Portafogli azionari in questa settimana caratterizzata sempre dalla forte volatilità e dalla discesa degli indici. Nel Portafoglio “The Challenge” nessun nuovo acquisto per quanto riguarda gli ETF presenti nella sez. “nuovi ordini”. Diversi alert di prezzo su titoli che teniamo sotto osservazione sono scattati in settimana ma, ovviamente, stiamo valutando se procedere con gli acquisti o temporeggiare vista l’attuale incertezza geopolitica.

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLE DUE SETTIMANE PRECEDENTI. 

ACTIVISION BLIZZARD – INV%. La società editrice di giochi online per personal computer, conso-le per videogiochi, tablet, palmari e giochi per dispositivi mobili, ha riportato utili non GAAP nel quarto trimestre 2021 pari a 1,01 $/az. su ricavi per 2,49 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,31 $/az. su ricavi per 2,82 mld $. Il fatturato è diminuito del 10,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Bobby Kotick, CEO della società, ha affermato: "Sono orgoglioso del nostro team per il loro impegno e passione mentre abbiamo continuato a coinvolgere il mondo attraverso l'intrattenimento nel 2021. Come annunciato il 18 gennaio 2022, Microsoft prevede di acquisire la nostra società per 95,00 $/az., in una transazione interamente in contanti del valore di 68,7 mld $, inclusa la liquidità netta di Activision Blizzard. La transazione è soggetta alle consuete condizioni di chiusura e al completamento della revisione normativa e all'approvazione degli azionisti di Activision Blizzard. La transazione, che dovrebbe concludersi nell'anno fiscale di Microsoft che termina il 30 giugno 2023, è stata approvata dai consigli di amministrazione di Activision Blizzard e Microsoft. Guardando al futuro, con le dimensioni e le risorse di Microsoft, saremo meglio attrezzati per far crescere i franchises esistenti, lanciare nuovi potenziali franchises e sbloccare la ricca libreria di giochi che abbiamo assemblato in 40 anni. I nostri 370 milioni di giocatori in tutto il mondo e l'eccellenza sul posto di lavoro rimane il nostro obiettivo. Per gli investitori, la nostra transazione recentemente annunciata è il culmine di tre decenni di fornitura di rendimenti superiori per gli azionisti".

ALIGN TECHNO – 2,05%. La società che progetta, produce e commercializza sistemi di terapia con allineatori trasparenti, scanner intra-orali e servizi digitali CAD/CAM utilizzati in odontoiatria, ortodonzia e archiviazione di cartelle cliniche. ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 2,83 $/az. su un fatturato di 1,03 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,71 $/az. su un fatturato pari a 1,02 mln $. I ricavi sono cresciuti del 23,6% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere un fatturato per tutto il 2022 compreso tra 4,74 e 5,14 mld $. L'attuale stima dei ricavi è di 4,82 mld $.

Il presidente e CEO della società, Joe Hogan, ha dichiarato: "Nel complesso, sono molto lieto di presentare i risultati del quarto trimestre e un altro anno record per Align. I ricavi netti per l'intero anno pari a 4,0 mld $ e il margine operativo del 24,7% sono stati entrambi all'estremità superiore della nostra previsione per l'anno fiscale 2021. Per i sistemi di imaging e i servizi CAD/CAM, i ricavi dell'intero anno sono aumentati del 90,4% rispetto all'anno precedente ad un record di 705,5 mln $. Per gli allineatori dentali trasparenti, i ricavi dell'intero anno sono aumentati del 54,5% rispetto all'anno precedente ad un record di 3,2 mld $. Nel 2021, abbiamo raggiunto diversi importanti traguardi di base installati, tra cui il nostro 12 milionesimo paziente Invisalign, 68 millesimo scanner iTero venduto, e la 47millesima licenza software exocad venduta. Insieme, costituiscono la base della piattaforma digitale Align, la nostra infrastruttura tecnologica proprietaria basata su cloud e i servizi che integrano il processo di trattamento digitale in un'esperienza semplice e conveniente per medici, laboratori e pazienti".

ANALOG DEVICES + 4,20%. La società è impegnata nella progettazione, produzione e commercializzazione di un portafoglio di segnali analogici, segnali misti e digitali ad alte prestazioni, elaborazione di circuiti integrati utilizzati in tutti i tipi di apparecchiature elettroniche, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2022 pari a 1,94 $/az. su un fatturato di 2,68 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,78 $/az. su un fatturato pari a 2,60 mld $. I ricavi sono aumentati del 72.2% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2022 tra 1,97 e 2,17 $/az. su un fatturato tra 2,70 e 2,90 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,84 $/az. su un fatturato di 2,64 mld $.

Vincent Roche, Presidente e AD della società, ha affermato: "ADI ha realizzato il suo quarto trimestre consecutivo di ricavi record in aumento su tutti i mercati finali e le aree geografiche. La crescente domanda per le nostre soluzioni e il nostro impegno per l'eccellenza operativa hanno consentito al margine lordo, al margine operativo e all'EPS rettificati di raggiungere nuovi massimi. Con i nuovi ordini oltre a quelli arretrati, nonché con investimenti mirati ad aumentare la capacità, sono fiducioso che sosterremo questo livello di prestazioni per tutto il 2022. Le nostre tecnologie analogiche, miste di segnale e di alimentazione ad alte prestazioni sono sempre più vitali per i viaggi di digitalizzazione dei nostri clienti. Attraverso anni di investimenti strategici, sia organici che inorganici, abbiamo costruito un portafoglio leader di prestazioni senza precedenti attrezzato per capitalizzare la crescente domanda che circonda i megatrend secolari come l'automazione, l'elettrificazione e la connettività avanzata. Il nostro costante impegno per l'innovazione giocherà un ruolo fondamentale nell'accelerare queste tendenze, offrendo in definitiva valore ai nostri clienti e azionisti".

APPLIED MATERIALS – INV%. La società che sviluppa, produce, commercializza e fornisce servizi di fabbricazione di apparecchiature per le industrie mondiali dei semiconduttori, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2022 pari a 1,89 $/az. su ricavi per 6,27 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,85 $/az. su ricavi per 6,16 mld $. Il fatturato è cresciuto del 21,5% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel secondo trimestre fiscale 2022 tra 1,75 e 2,05 $/az. su ricavi tra 6,05 e 6,65 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,94 $/az. su ricavi per 6,38 mld $.

Gary Dickerson, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Sebbene l'ambiente di fornitura rimanga difficile, Applied Materials sta facendo tutto il possibile per le consegne ai nostri clienti registrando i ricavi trimestrali più alti di sempre. Le nostre prospettive per il 2022 e oltre sono molto positive poiché le tendenze a lungo termine spingono i nostri mercati strutturalmente al rialzo e l'ampio portafoglio tecnologico di Applied ci mette in una posizione ideale per conquistare una parte più ampia dei mercati che serviamo".

BIOGEN – 2,24%. L'azienda biofarmaceutica scopre, sviluppa, produce e commercializza terapie per disturbi neurologici, autoimmuni ed ematologici, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 3,39 $/az. su un fatturato di 2,73 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,38 $/az. su un fatturato pari a 2,62 mld $. I ricavi sono diminuiti del 4,2% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società aumenta la previsione dell'EPS per l’anno 2022 tra 14,25 e 16,00 $/az. con ricavi tra 9,70 e 10,00 mld $. Il consensus si attesta a 18,85 $/az. per gli utili e 10,34 mld $ di ricavi.

Michel Vounatsos, CEO della società, ha affermato:” Biogen ha continuato a lavorare bene nel quarto trimestre nonostante le sfide che abbiamo dovuto affrontare. Abbiamo introdotto il primo trattamento approvato dalla FDA per il morbo dell’Alzheimer in quasi 20 anni e stiamo collaborando con i Centers for Medicare e Medicaid Services con la speranza di trovare un percorso per l'accesso immediato dei pazienti al trattamento. La previsione finanziaria presuppone ricavi minimi dal trattamento ADUHELM nel 2022 ed anche un continuo calo dei ricavi dal farmaco RITUXAN a causa della concorrenza di biosimilari, nonché la continua erosione dei ricavi dal farmaco TECFIDERA negli Stati Uniti a causa dell'ingresso di generici. Inoltre questa previsione presuppone il potenziale ingresso del farmaco generico TECFIDERA nell'UE già nella prima metà del 2022, poiché è difficile prevedere l'esito delle sfide in corso per la protezione del mercato di TECFIDERA. Biogen prevede che la diminuzione dei ricavi di questi prodotti ad alto margine riduca la sua percentuale di margine lordo rispetto al 2021. La nostra previsione presuppone che non ci saranno cancellazioni per il trattamento di ADUHELM nel 2022, che è valutato in ca. 225 mln $ al 31 dicembre, 2021. Presupponiamo anche livelli ragionevoli di utilizzo della nostra capacità produttiva dedicata ai nostri programmi per il morbo di Alzheimer. Infine se la nostra capacità di produzione sarà sottoutilizzata, dovremo sostenere costi di periodo incrementali che non è possibile quantificare ora. L'aliquota fiscale non GAAP per il 2022 dovrebbe essere compresa tra il 15,5% e il 16,5% mentre il CdA ha autorizzazione al riacquisto di azioni proprie pari a 2.8 mld $ fino alla fine del 2022.

CDW + 1,69%. La società che fornisce soluzioni IT integrate a clienti di piccole, medie e grandi imprese, enti pubblici, istruzione e sanità negli Stati Uniti e in Canada, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 2,08 $/az. su un fatturato di 5,54 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,93 $/az. su un fatturato pari a 5,21 mld $. I ricavi sono cresciuti del 11,7% su base annua.

Christine A. Leahy, Presidente e A.D.di CDW, ha affermato: "La forte performance del quarto trimestre e dell'intero anno ha dimostrato la forza del nostro modello di business con l'equilibrio tra i mercati dei nostri clienti e il nostro portafoglio di prodotti e soluzioni, rafforzando la forza della nostra strategia. Sono estremamente orgogliosa dell'impegno, della competenza e della determinazione dei nostri colleghi, che hanno aiutato con successo i nostri clienti a soddisfare le loro esigenze operative attraverso l'intero gamma di soluzioni IT e il ciclo di vita in un ambiente limitato dalla fornitura".

CHECK POINT SOFTWARE + 2,17%. La società che sviluppa e commercializza software e prodotti e servizi hardware e software combinati per la sicurezza informatica, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 2,25 $/az. su un fatturato di 599,10 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,12 $/az. su un fatturato pari a 583,61 mln $. I ricavi sono cresciuti del 6,3% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per il primo trimestre 2022 compresi tra 1,48 e 1,58 $/az. su un fatturato compreso tra 517,0 e 547,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 1,61 $/az. sui ricavi pari a 528,44 mln $.

Gil Shwed, fondatore e CEO della società, ha affermato: “Abbiamo chiuso il 2021 con ottimi risultati finanziari. Questo è stato il sesto trimestre consecutivo con un fatturato in aumento che ha raggiunto una crescita del 14% per il trimestre. Il nostro successo continua a essere guidato dalle capacità della nostra piattaforma Infinity e dai punti di forza unici dei nostri pilastri chiave: Check Point Quantum soluzioni di sicurezza di rete, Check Point Harmony e Check Point CloudGuard".

CISCO SYSTEMS + 6,14%. La società che progetta, produce e vende prodotti e servizi di rete basati su protocollo Internet (IP) relativi alle comunicazioni ed all’industria della tecnologia dell'informazione (IT), ha riportato utili non GAAP nel secondo trimestre fiscale 2022 pari a 0,84 $/az. su ricavi per 12,70 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,81 $/az. su ricavi per 12,65 mld $. Il fatturato è cresciuto del 6,4% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel terzo trimestre fiscale 2022 tra 0,85 e 0,87 $/az. su ricavi tra 13,08 e 13,33 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,86 $/az. su ricavi per 13,25 mld $. Inoltre per l’intero anno fiscale 2022 prevede utili tra 3,41 e 3,46 $/az. su ricavi per 52,56 e 53,06 mld $. La stima degli analisti è per utili pari a 3,42 $/az e ricavi per 52,71 mld $.

Scott Herren, CFO di Cisco, ha affermato: “Cisco pagherà un dividendo trimestrale di 38 centesimi per azione ordinaria, in aumento di 1 centesimo o un aumento del 3% rispetto al dividendo del trimestre precedente, da pagare il 27 aprile a tutti gli azionisti registrati a partire dalla chiusura dell'attività il 6 aprile. Il consiglio di amministrazione di Cisco ha anche approvato un aumento di 15 mld $ per l'autorizzazione del programma di riacquisto di azioni proprie. Non esiste una data di scadenza fissa per il programma di riacquisto. L'importo autorizzato rimanente per il riacquisto di azioni, inclusa l'autorizzazione aggiuntiva, è di circa 18 mld $. La nostra attività ha ottenuto buoni risultati, con ricavi ed EPS non GAAP in crescita del 6% anno su anno, nonostante carenze nell'offerta. Abbiamo ottenuto buoni margini pur continuando a fare buoni progressi nel cambiamento del nostro modello di business, con i ricavi dei prodotti software in crescita del 9% anno su anno e le porzioni di prodotto di ARR e RPO in crescita a doppia cifra. La combinazione del nostro aumento dei dividendi e dell'autorizzazione aggiuntiva al riacquisto di azioni dimostra il nostro impegno a restituire il capitale in eccesso ai nostri azionisti e la fiducia nei nostri flussi di cassa in corso".

CITRIX SYSTEMS – INV.%. L'azienda fornisce soluzioni di virtualizzazione, networking e infrastruttura cloud. La Società progetta, sviluppa e commercializza soluzioni tecnologiche che abilitano i servizi di tecnologia dell'informazione, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,47 $/az. su un fatturato di 850,85 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,08 $/az. su un fatturato pari a 830,02 mln $. I ricavi sono cresciuti del 5,1% su base annua.

La società in una nota ha annunciato di aver stipulato un accordo definitivo in base al quale le affiliate di Vista Equity Partners, una società di investimento globale focalizzata esclusivamente su software aziendali, attività basate sui dati e sulla tecnologia, ed Evergreen, una consociata di Elliott, acquisiranno Citrix in una totale transazione in contanti del valore di 16,5 mld $, inclusa l'assunzione del debito Citrix. Secondo i termini dell'accordo, gli azionisti di Citrix riceveranno 104,00 $/az. in contanti. Il prezzo di acquisto per azione rappresenta un premio del 30% rispetto al VWAP a 5 giorni della società al 7 dicembre 2021, l'ultimo giorno di negoziazione prima della speculazione di mercato relativa a una potenziale transazione e un premio del 24% rispetto al prezzo di chiusura del 20 dicembre 2021, ultimo giorno di negoziazione prima dei resoconti dei media su una potenziale offerta di Vista ed Evergreen.

COPART + 0,84%. E’ un fornitore di aste online e servizi di remarketing di veicoli negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Brasile. Fornisce ai venditori di veicoli servizi per elaborare e vendere veicoli su Internet, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2022 pari a 1,10 $/az. su ricavi per 867.46 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,07 $/az. su ricavi per 806.9 mln $. Il fatturato è cresciuto del 40,6% su base annua.

DEXCOM – 9,35%. La società progetta, sviluppa e commercializza sistemi di monitoraggio continuo del glucosio per uso ambulatoriale da parte di persone con diabete e per uso da parte di operatori sanitari in ospedale per il trattamento di pazienti diabetici e non, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,68 $/az. su ricavi per 698.20 mln $. La stima degli analisti era per un guadagno per gli utili pari a 0,85 $/az. su ricavi per 695.60 mln $. I ricavi sono cresciuti del 22,7% su base annua. La società ha dichiarato che prevede un fatturato per tutto il 2022 tra 2,82 e 2,94 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 2,96 mld $.

Kevin Sayer, CEO della società, ha affermato: "Il 2021 è stato un altro grande anno per Dexcom, che ha prodotto una crescita record di clienti, un portafoglio di prodotti e software ampliato e un ulteriore successo nella campagna in corso per migliorare l'accesso globale. Con l'imminente lancio del G7 e diverse iniziative entusiasmanti pianificate per il 2022, non vediamo l'ora che arrivi un altro grande anno".

FISERV – 3,36%. La società fornisce sistemi e servizi di gestione delle informazioni e di commercio elettronico, tra cui l'elaborazione delle transazioni, il pagamento e la presenta-zione delle fatture elettroniche, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,57 $/az. su ricavi per 4,26 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,56 $/az. su ricavi per 4,03 mld $. Il fatturato è cresciuto del 11,1% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per tutto il 2022 tra 6,40 e 6,55 $/az. su ricavi tra 17,36 e 17,69 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 6,44 $/az. su ricavi di 16,55 mld $.

Frank Bisignano, Presidente e CEO della società, ha affermato: “Siamo soddisfatti dei risultati del nostro quarto trimestre, poiché abbiamo realizzato un altro trimestre di forti entrate organiche e crescita dell'EPS. Nel 2021, Fiserv ha avuto un altro anno di successo in termini di realizzazione del programma di crescita, raggiungendo la fascia alta delle nostre previsioni di crescita organica e dei ricavi il tutto investendo nel business per alimentare un'ulteriore crescita innovando i prodotti per fornire valore ai nostri clienti. Riteniamo che il nostro lavoro e la forza delle risorse continuino a rafforzare la posizione di sistema operativo per il commercio e il movimento di denaro attraverso la nostra base di clienti di banche, società di credito, fintech e aziende che vanno dalle PMI al mercato medio fino alle grandi imprese. Ci aspettiamo che questa forza operativa e flessibilità di bilancio supportino un'elevata crescita dei ricavi organici a una cifra e una crescita dell'EPS a due cifre nel 2022".

IDEXX LABORATORIES – 4,97%. La società sviluppa, produce e distribuisce prodotti e servizi per i mercati veterinari e di analisi di alimenti ed acqua, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,89 $/az. per un fatturato pari a 801.09 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,71 $/az. per un fatturato di 781.83 mln $. I ricavi sono cresciuti del 11,1% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per il 2022 tra 9,27 e 9,59 $/az. per un fatturato tra 3,50 e 3,57 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 9,39 $/az. per un fatturato pari a 3,54 mld $.

Jay Mazelsky, CEO della società, ha affermato: "IDEXX ha concluso un 2021 eccezionale, poiché i nostri clienti veterinari hanno risposto positivamente alle nostre piattaforme di test diagnostici e gestione delle informazioni altamente differenziate. Siamo lieti di vedere i veterinari guardare alle soluzioni IDEXX per sostenere la loro passione per migliorare l'assistenza ai pazienti e per gestire i loro studi in modo più efficiente in un momento in cui non sono mai stati così occupati. Ciò ha portato a una continua crescita dei ricavi ricorrenti di CAG Diagnostics in tutta i nostri mercati principali e livelli record di posizionamenti di strumenti premium, con solidi guadagni nelle nostre principali piattaforme in clinica. In qualità di azienda focalizzata sul miglioramento della salute e del benessere di animali domestici, persone e bestiame, i nostri risultati eccezionali riflettono gli alti livelli lavorativi in tutta l'organizzazione IDEXX durante la pandemia. Siamo ben posizionati per sfruttare questi momenti andando avanti per affrontare il potenziale ancora significativo non sfruttato per l'assistenza sanitaria degli animali da compagnia a livello globale".

INCYTE + 2,65%. L'azienda biofarmaceutica che scopre, sviluppa e commercializza farmaci brevettati a piccole molecole per il trattamento di gravi esigenze mediche insoddisfatte, principalmente in oncologia, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,10 $/az. su un fatturato di 862.65 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,86 $/az. su un fatturato pari a 813.40 mln $. I ricavi sono cresciuti del 9,3% su base annua.

Herve Hoppenot , CEO di Incyte, ha affermato: "Il 2021 è stato un anno di importanti traguardi per la società. La crescita dei ricavi dei prodotti e delle royalty è stata forte, guidata dalla forte domanda del farmaco Jakafi®, dalla continua diffusione del farmaco Pemazyre® negli Stati Uniti. Abbiamo ampliato in modo significativo il nostro portafoglio commerciale con diverse nuove approvazioni, tra cui il farmaco Pemazyre® nel colangiocarcinoma (CCA) in Europa e Giappone; il farmaco Minjuvi® nel trattamento diffuso recidivante o refrattario linfoma a grandi cellule B (DLBCL) in Europa. Finora il lancio della crema Opzelura per la dermatite atopica ha avuto molto successo. Quasi 19.000 pazienti sono stati trattati nel quarto trimestre e il feedback sia dei dermatologi che dei pazienti è stato molto positivo. È importante sottolineare che abbiamo anche compiuto progressi significativi nel garantire un accesso ottimale dei pazienti a Opzelura".

KRAFT HEINZ + 10,74%. La società è la quinta multinazionale al mondo del settore alimentare e delle bevande, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,79 $/az. su ricavi per 6,71 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,63 $/az. su ricavi per 6,61 mld $. Il fatturato è diminuito dello 3,3% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha anche affermato di prevedere un fatturato per tutto il 2022 di circa 26,693 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è di 24,80 mld $.

Miguel Patricio, CEO di Kraft Heinz, ha affermato: "La nostra trasformazione strategica ha alimentato un altro anno di prestazioni eccezionali. I risultati sono la prova che la nostra dedizione al lavoro hanno portato a risultati migliori e maggiore rilevanza con clienti e consumatori. Stiamo generando efficienze per incrementare investimenti nella nostra attività che, insieme ad una politica di prezzi accessibili, stanno mitigando le pressioni inflazionistiche. Sono orgoglioso del nostro incredibile team e abbiamo grande fiducia nella continua crescita anche nel 2022 nel quale prevediamo di ottenere una solida performance finanziaria che, attualmente  riporta un aumento percentuale a una cifra bassa delle vendite nette organiche rispetto al periodo dell'anno precedente, riflettendo un consumo sempre più forte rispetto al periodo pre-pandemia. L'EBITDA dovrebbe essere compreso tra 5,8 e 6,0 mld $, su 53 settimane nel 2022”.

MARRIOTT INTL. + 2,97%. La società è un operatore, franchisor e licenziatario di hotel e proprietà in multiproprietà con diversi marchi, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,30 $/az. su un fatturato di 4,45 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 0,99 $/az. su un fatturato pari a 3,98 mld $. I ricavi sono cresciuti del 104,7% su base annua.

La società in una nota ha dichiarato: “Rispetto al quarto trimestre 2020, il ricavo per camera disponibile in dollari a valore costante nel quarto trimestre 2021 è aumentato del 124,5% in tutto il mondo; del 143,6% negli Stati Uniti e in Canada e dell'83,3% nei mercati internazionali. Rispetto al quarto trimestre 2019, il ricavo per camera disponibile in dollari a valore costante nel quarto trimestre 2021 è diminuito del 19,0% in tutto il mondo; del 15,3% negli Stati Uniti e in Canada e del 28,2% nei mercati internazionali. Nel 2022 prevediamo che la spesa totale per investimenti includendo le spese in conto capitale e tecnologia, anticipi sui prestiti, costi di acquisizione dei contratti e altre attività di investimento, sia tra i 600 e 700 mln $. Nel 2021 a livello globale, l'azienda ha aggiunto oltre 86.000 camere, delle quali circa 43.000 nei mercati internazionali e un totale di oltre 18.000 camere di conversione con una crescita del 3,9%. A fine anno 2021, la capacità a livello mondiale di Marriott era pari a 2.831 proprietà e circa 485.000 camere, di cui circa 19.000 approvate, ma non ancora soggette a contratti firmati, mentre erano in costruzione più di 202.000 stanze. Le prenotazioni stanno aumentando in questo scorcio di anno nuovo e prevediamo una crescita per il 2022 intorno al 5% ed eventuali cancellazioni intorno al 1-1,5%. L’attuale incertezza non favorisce una previsione per gli utili futuri”.

MATCH GROUP – 4,61%. Il gruppo, attraverso le sue società in portafoglio, è un fornitore leader di servizi di incontri disponibili a livello globale, ha riportato una perdita nel quarto trimestre 2021 pari a 0,60 $/az. per un fatturato pari a 806.0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,53 $/az. per un fatturato di 818.11 mln $. I ricavi sono cresciuti del 23,7% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato nel primo trimestre 2022 tra 790 e 800 mln $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è di 835.75 mln $. Inoltre per l’intero anno 2022 prevede ricavi tra 3,43 e 3,58 mld $. La stima degli analisti è per ricavi di 3,62 mld $.

In una nota la società ha dichiarato: "Le prospettive di ricavi totali per il 2022 prevedono una crescita del 15%-20% anno su anno guidata dalla crescita di Tinder e dalla continua rapida crescita di Hinge. Questa è una prospettiva leggermente più prudente rispetto a quella fornita in precedenza, a causa di due venti contrari macro: valuta e COVID/Omicron. Le nostre prospettive attuali riflettono circa tre punti di impatto negativo sulla crescita dei ricavi rispetto alle nostre previsioni precedenti a causa di questi fattori. Circa 60 mln $ di ciò è dovuto al peggioramento degli impatti della valuta dall'ultimo aggiornamento ed il resto dall'impatto derivante dalla rapida diffusione della variante Omicron, che sta influenzando le prestazioni all'inizio del 2022. Sebbene la durata della pandemia sia estremamente difficile da prevedere, pensiamo ad un miglioramento mentre ci spostiamo verso i mesi primaverili ed estivi".

NVIDIA – 1,28%. La società si occupa di tecnologie di processori grafici programmabili. I suoi principali segmenti di business sono le unità di elaborazione grafica, i processori per media e comunicazioni e l'elettronica palmare e di consumo, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,32 $/az. su un fatturato di 7,64 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,22 $/az. su un fatturato pari a 7,42 mld $. I ricavi sono aumentati del 52,8% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel primo trimestre 2022 tra 1,22 e 1,36 $/az. su un fatturato tra 7,938 e 8,262 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,17 $/az. su un fatturato di 7,29 mld $.

Jensen Huang, fondatore e CEO di Nvidia, ha affermato: "Stiamo assistendo a una domanda eccezionale di piattaforme di elaborazione NVIDIA. NVIDIA sta promuovendo i progressi nell'Intelligenza Artificiale, nella biologia digitale, nelle scienze del clima, nei giochi, nel design creativo, nei veicoli autonomi e nella robotica, alcuni dei campi di maggior impatto di oggi. Stiamo entrando nel nuovo anno con un forte aumento in tutte le nostre attività ed un'eccellente spinta con il nostro nuovo software modelli di business con NVIDIA AI, NVIDIA Omniverse e NVIDIA DRIVE mentre GTC sta arrivando. Annunceremo molti nuovi prodotti, applicazioni e partner per l'informatica NVIDIA. Abbiamo ancora alcuni vincoli di fornitura in alcune parti dell'azienda, in particolare per i data center, ma prevediamo un miglioramento dell'offerta trimestre dopo trimestre. La domanda è maggiore dell'offerta e prevediamo una crescita nel primo trimestre guidata principalmente dai data center. Stiamo investendo su numerosi progetti tra i quali un nuovo processore, diverse CPU ed il chip “Grace” per queste nuove CPU. L'8 febbraio 2022, NVIDIA e SoftBank Group Corp. (SoftBank) hanno annunciato la risoluzione del contratto di acquisto di azioni in base al quale NVIDIA avrebbe acquisito Arm Limited da SoftBank. Le parti hanno concordato di recedere a causa di significative sfide normative che impediscono la conclusione della transazione. NVIDIA intende registrare tra le spese operative un addebito di 1,36 miliardi di dollari (l’Arm Write-off) nel primo trimestre dell'anno fiscale 2023 che riflette la cancellazione del pagamento anticipato fornito alla firma nel settembre 2020".

O’REILLY AUTOMOTIVE + 1,30%. La società è un rivenditore specializzato di parti, strumenti, forniture, attrezzature e accessori automobilistici in aftermarket negli Stati Uniti, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 7,64 $/az. su un fatturato di 3,29 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 6,05 $/az. su un fatturato pari a 3,11 mld $. I ricavi sono cresciuti del 16,4% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per il 2022 tra 32,35 e 32,85 $/az. per un fatturato tra 14,20 e 14,50 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 30,93 $/az. per un fatturato pari a 13,56 mld $.

Il CEO e co-Presidente di O'Reilly, Greg Johnson, ha commentato: "Siamo molto lieti di riportare ancora una volta un trimestre estremamente positivo, evidenziato da una crescita del 14,5% delle vendite nei negozi e da un aumento del 41% degli utili per azione. Questa incredibile performance del quarto trimestre chiude un anno straordinario, un anno in cui abbiamo ottenuto i migliori risultati finanziari nella storia della nostra azienda, dopo aver stabilito gli stessi record nel 2020 con una performance biennale del 24,2% che rappresenta una testimonianza dell'incessante dedizione del team verso i nostri clienti. Questi risultati sono tanto più impressionanti alla luce delle sfide estremamente difficili che il nostro team ha affrontato negli ultimi due anni a causa della pandemia”.

PELOTON – 14,56%. La società è la principale piattaforma di fitness interattiva al mondo con una comunità di oltre 6,6 milioni di membri, ha riportato una perdita nel secondo trimestre fiscale 2022 pari a 1,39 $/az. su un fatturato di 1,13 mld $. La stima degli analisti per una perdita pari a 1,20 $/az. su un fatturato pari a 1,15 mld $. I ricavi sono aumentati del 6,5% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato nel terzo trimestre fiscale 2022 tra 0,95 e 1,00 mld $. L'attuale stima degli analisti è per un fatturato di 1,26 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2022 un fatturato tra 3,70 e 3,80 mld $. L'attuale stima degli analisti per il 2022 per i ricavi è pari a 4,26 mld $.

In una lettera agli azionisti, il CEO uscente John Foley ha dichiarato: "Per diversi mesi, ho lavorato a stretto contatto con il nostro CdA, discutendo il modo migliore per garantire che Peloton sia costruito per durare a lungo nel futuro. Il nostro obiettivo è chiaro: ci stiamo adoperando per posizionare al meglio Peloton per una crescita sostenibile. Le azioni di ristrutturazione complete che annunciamo oggi semplificheranno il lavoro dei nostri team e le strutture di rendicontazione, aumenteranno la responsabilità dei profitti e delle perdite, creeranno una catena di approvvigionamento più efficiente e flessibile e applicheranno una maggiore disciplina degli investimenti per garantire che la nostra spesa soddisfi le soglie di ritorno appropriate. Gli abbonamenti Connected Fitness alla fine del secondo trimestre fiscale sono cresciuti del 66% a 2,77 milioni e gli abbonamenti digitali a pagamento sono cresciuti del 38% a 862 mila; i membri totali sono cresciuti a oltre 6,6 milioni. Gli allenamenti in abbonamento Connected Fitness del secondo trimestre sono cresciuti del 26% a 123,2 milioni, con una media di 15,5 allenamenti mensili per abbonamento Connected Fitness, rispetto al 21,1 dello stesso periodo di un anno fa. L'abbandono netto mensile di fitness del secondo trimestre è stato dello 0,79%; Il tasso di conservazione a 12 mesi del secondo trimestre è stato del 92%”.

SIRIUS XM HOLD – 3,05%. La società, tramite i propri sistemi radio satellitari proprietari, trasmette a pagamento tramite canone, canali di musica, sport, notizie, discorsi, intrattenimento, traffico e meteo negli Stati Uniti, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,08 $/az. su un fatturato di 2,28 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,07 $/az. su un fatturato pari a 2,25 mld $. I ricavi sono cresciuti del 4,2% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato per tutto l’anno 2021 di ca. 9,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è di 8,92 mld $ per l’anno 2021.

Jennifer Witz, CEO di SiriusXM, ha affermato: "Il 2021 è stato un anno eccezionale su tutta la linea. Abbiamo raggiunto per la decima volta nel negli ultimi 11 anni quote di mercato sempre superiori e questa crescita continua ad essere sostenuta da un quinto anno consecutivo del miglioramento dei livelli di abbandono. Ancora una volta abbiamo sovraperformato tutte le previsioni pubblicate nel 2021 e ora la nostra solida posizione finanziaria ci consente di dichiarare uno speciale dividendo in contanti ai nostri azionisti pari a 25 cent/az. registrati alla chiusura dell’attività del 11 febbraio 2022. L'importo totale del dividendo speciale in contanti è previsto essere di circa 1 mld $. Questo dividendo speciale si aggiunge al regolare dividendo in contanti trimestrale che il CdA di SiriusXM ha dichiarato il 26 gennaio 2022”.

SKYWORKS SOLUTIONS + 2,60%. La società insieme alle sue consociate consolidate, è un innovatore di semiconduttori analogici e segnali misti ad alta affidabilità, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2022 pari a 3,14 $/az. su un fatturato di 1,51 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,10 $/az. su un fatturato pari a 1,50 mld $. I ricavi sono rimasti invariati su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2022 pari a ca. 2,62 $/az. su un fatturato tra 1,30 e 1,36 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,60 $/az. su ricavi pari a 1,32 mld $.

Liam K. Griffin, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Skyworks ha prodotto ottimi risultati nel primo trimestre, con una crescita sequenziale a due cifre sia dei ricavi che degli utili per azione. È importante sottolineare che la crescita è stata ben diversificata tra i nostri portafogli ed in tutti i nostri mercati".

SYNOPSYS – 2,60%. La società produce software di automazione della progettazione elettronica per l'industria dei semiconduttori, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2022 pari a 2,40 $/az. su un fatturato di 1,27 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,37 $/az. su un fatturato pari a 1,27 mld $. I ricavi sono cresciuti del 30,9% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2022 tra 2,35 e 2,40 $/az. su un fatturato tra 1,24 e 1,27 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,78 $/az. su un fatturato di 1,15 mld $. Infine la società ha detto che prevede utili per l’intero anno 2022 tra 7,85 e 7,92 $/az. su ricavi tra 4,78 e 4,83 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 7,81 $/az. su ricavi per 4,76 mld $.

Il co-CEO della società, Aart de Geus, ha affermato: "Synopsys ha iniziato l'anno fiscale 2022 con in eccellente aumento, supportato dalla solidità dei gruppi di prodotti e nelle varie aree geografiche. Abbiamo ottenuto risultati finanziari pari o superiori agli obiettivi indicativi, restituito 250 mln $ agli azionisti attraverso riacquisti di azioni e stiamo aumentando le prospettive per l'anno. I nostri mercati sono forti, poiché le aziende nei vari segmenti intensificano i loro investimenti per beneficiare di una maggiore complessità nei chip critici, nella progettazione di sistemi e nell'immensa quantità di software. Synopsys è al centro di questa ondata di tecnologia avanzata. La nostra tecnologia unica e rivoluzionaria e le innovazioni stanno determinando eccellenti vantaggi tecnici per i nostri clienti e risultati aziendali eccezionali".

VERISIGN – 2,81%. La società è un fornitore di servizi di registro dei nomi di dominio e sicurezza Internet in tutto il mondo, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,48 $/az. su un fatturato di 340,30 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,41 $/az. su un fatturato pari a 340,20 mln $. I ricavi sono cresciuti del 6,3% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere per l’intero anno 2022 ricavi tra 1,42 e 1,44 mld $, mentre la stima degli analisti è pari a 1,43 mld $.

Jim Bidzos, CEO della società, ha affermato: “Nonostante la situazione pandemica, nel 2021 abbiamo continuato a portare a termine la nostra missione, gestendo l’infrastruttura Internet critica con la massima precisione e disponibilità per gli utenti di tutto il mondo. Questo obiettivo ci ha anche permesso di fornire un altro anno di solidi risultati finanziari. Verisign ha chiuso il quarto trimestre del 2021 con 173,4 milioni di registrazioni di nomi di dominio “.com” e “.net” in aumento del 5,0% rispetto alla fine del quarto trimestre del 2020 e un aumento netto di 1,37 milioni registrazioni durante il quarto trimestre del 2021. I rinnovi di “.com” e “.net” per il terzo trimestre del 2021 era del 75,0% rispetto al 73,7% dello stesso trimestre del 2020. Infine Verisign aumenterà la tariffa annuale all'ingrosso per ogni nuova registrazione e rinnovo del nome di dominio “.com” da 8,39 a 8,97 $, in vigore dal 1 settembre 2022".

WYNN RESORT + 1,35%. La società è uno sviluppatore, proprietario e operatore di resort di destinazione a casinò. Possiede e gestisce due resort destinati a casinò, ovvero Wynn Las Vegas e Encore at Wynn Macau, ha riportato una perdita nel quarto trimestre 2021 pari a 1,54 $/az. su un fatturato di 1,05 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 1,25 $/az. su un fatturato pari a 994.10 mln $. I ricavi sono cresciuti del 53,5% su base annua.

Craig Billings, CEO della società, ha affermato: "Sono orgoglioso dei nostri team di Wynn Las Vegas e Encore Boston Harbor per aver realizzato un EBITDA immobiliare record in entrambe le proprietà durante il quarto trimestre. La nostra incessante attenzione all'ospitalità a cinque stelle e alle esperienze di livello mondiale ci ha permesso di estendere ulteriormente le nostre posizioni di leadership a Las Vegas e nel Massachusetts nel 2021. A Macao, rimaniamo fiduciosi che il mercato trarrà vantaggio dal ritorno delle visite nei prossimi trimestri. Sul fronte dello sviluppo, siamo stati entusiasti di annunciare i nostri piani per lo sviluppo e la gestione di un resort integrato di lusso negli Emirati Arabi Uniti, insieme ai nostri partner, Marjan e RAK Hospitality Holding. Il progetto diversifica ulteriormente la nostra attività, estendendo il nostro marchio in Medio Oriente e Europa”.

Nel frattempo, Realty Income ha annunciato che la società ha firmato un accordo definitivo per l'acquisizione dell'Encore Boston Harbo Resort and Casino per 1,7 mld $ nell'ambito di un contratto di locazione netta a lungo termine con Wynn Resorts. La transazione è la prima acquisizione di Realty Income nel settore dei giochi. L'operazione di vendita e retrolocazione con Wynn Resorts dovrebbe essere eseguita a un tasso di cap iniziale del 5,9%, che include una durata iniziale del contratto di locazione di 30 anni con una crescita annua del canone dell'1,75% per i primi dieci anni e il maggiore dell'1,75% o CPI (limitato al 2,5%) per la durata residua del contratto di locazione. Il contratto di locazione include anche un'ulteriore opzione di 30 anni di rinnovo alla scadenza. In attesa delle procedure regolamentari, la società prevede di concludere questa transazione nel 4° trimestre del 2022.

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Pagina a cura di SANDRO MANCINI E GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.