Crash borse europee, materie prime in volata


Proseguono forti le tensioni sui mercati finanziari seguite all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e all’escalation militare che ha paralizzato il mondo, in particolar modo l’Europa, a partire dai Paesi confinanti. Il quadro tecnico rimane negativo per l’azionario, in specie quello europeo ma anche quello statunitense che pure ha finora subìto un deprezzamento di “solo” il 10% rispetto al -20% medio registrato in Europa rispetto ai picchi di inizio anno. La Borsa USA potrebbe ora riallinearsi a quelle europee, con perdite ulteriori anche significative (una ridiscesa sui picchi pre-CoViD di fine febbraio 2020 comporterebbe uno storno del 20% dai prezzi correnti). Da un punto di vista tecnico, il segnale si avrebbe con la perforazione dei minimi del 24 febbraio, probabilità in aumento (sullo S&P500 a ridosso di quota 4.100; quotazione corrente: 4.297; cfr. Grafico allegato).

Il primo trimestre del 2022 sull’azionario sarà il peggiore degli ultimi anni, eccezion fatta per il crash post-CoViD di inizio 2020. Il balzo della volatilità implicita, unitamente all’ampiezza della correzione in atto, sancisce verosimilmente la fine della fase risk-on in essere da quasi 2 anni e l’inizio di una fase risk-off, sfavorevole cioè agli investimenti di rischio, in specie azionario, obbligazionario high-yield e Paesi emergenti. Lato economia reale, la stagflazione è dietro l’angolo, e non certamente uno scenario favorevole all’azionario e all’obbligazionario. Il dollaro è destinato a rimanere molto forte, come sempre capita nelle fasi di elevata tensione. Le materie prime continuano a registrare apprezzamenti decisamente importanti, dell’ordine di decine di punti percentuali nel giro di poche settimane, per di più avvenute all’unisono col rialzo del biglietto verde.

Operativamente, chiudiamo in ottica tattica le posizioni lunghe sugli ETC WEAT (grano), PHPD (palladio) CORN (Mais) e NICK (nickel) a causa dei violenti strappi rialzisti delle ultime sedute. Si valuteranno nuovi ingressi se ci sarà l’occasione di entrare su prezzi meno tirati di quelli correnti.

Si conferma la strategia in essere long commodities e short azionario, attuata con i seguenti Etc quotati su Borsa italiana:

LUNGHE: Oro (ticker PHAU: PC 169,36); Argento (ticker PHAG: PC 21,750); Platino (ticker PHPT: PC 94,430); Caffè (ticker COFF: PC 1,2262); Cotone (ticker COTN: PC 3,2130); Rame (ticker COPA: PC 39,760); Alluminio (ticker ALUM: PC 4,9040); Zucchero (ticker SUGA: PC 8,908); Cacao (ticker COCO: PC 2,3700) e Zinco (ticker: ZINC: PC 11,416).

CORTE: ETF short sull’S&P500 Xtrackers S&P500 Inv Day con ticker XSPS (PC 7,4850). Si è aumentata l’esposizione short sui prezzi di fine seduta odierna.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)