Il Nasdaq nasconde un rischio fungibilità elevatissimo


E così, siamo giunti al famigerato punto di svolta del trend!

Avevamo parlato del valore da tenere sotto controllo, con l'allarme fissato, per quanto riguarda il Nasdaq, ai 12950, che ad un profano può chiaramente e giustamente aggiungerei, risultare un numero qualunque, ma si sa , i mercati parlano in "numerese", tramite essi comunicano tutto, un mercato che sale, l'euforia, un mercato che rallenta, un mercato impaurito, un mercato con gli investitori in fuga o come quello in questione, un numero che fa da boa ad un periodo che sarà storia.

Lasceremo alla memoria la più grande sbornia liquida di sempre e lentamente (ci auguriamo) torneremo alla normalità, quella normalità relativa che esisteva prima che il mondo fosse attaccato da un nemico infinitesimalmente piccolo quanto un virus, appunto.

Girare sopra o sotto i 12950 vuol dire parlare lingue diverse , respirare aria diversa, sentire l'odore dei grandi cambiamenti in essere, diventare vivi e prendere forma.

Vedere l'indice tecnologico girovagare attorno a quel livello, è come vederlo pronto a tuffarsi in piscina, vestito!

Questa settimana, altalenante, come si era provato a prevedere la scorsa ottava, è stata la volta di Amazon che ha scoperto il lato vulnerabile dei prezzi in circolazione.

Anche in questo caso è bastato un piccolo intoppo negli utili che non hanno rispettato le previsioni degli analisti per un soffio, a dare il LA alle vendite e nella giornata di venerdì ha perso praticamente il 15%, disegnando una discesa libera imbarazzante, se il giudizio dovesse appunto, essere correlato esclusivamente al dato sugli utili.

Il problema vero e intrinseco, delle aziende più capitalizzate che ne fanno parte, è la loro fungibilità, ovvero la facilità con la quale, nuovi servizi, nuovi beni o innovazioni del diabolico mondo dei social media, siano in grado di rimpiazzare queste corazzate, sovvertendo le gerarchie da un momento all'altro, inventando nuove entità cresciute con la rapidità di un fungo.

La condizione di fungibilità tra Meta-Facebook e Tik Tok ne è l'emblema più grande.

Questo tipo specifico di caratteristica, rappresenta un enorme rischio per gli investitori, perchè fungibilità fa rima con volatilità e non di certo con investimento pesato, attraendo quindi, per lo più investitori scavezzacollo, se mi si passa il termine, più o meno la stessa tipologia di trading che si vede nel variegato mondo delle criptovalute, anch'esse in grande discesa, ormai avendo gettato finalmente la maschera.

Altro che valuta sostitutiva, supplementare; sono uno strumento finanziario a tutto tondo e come tale hanno beneficiato della liquidità offerta, gratis, dalle banche centrali- aspetto su cui i board delle stesse saranno chiamati a rispondere in un imminente futuro prossimo, non potendosela cavare, quando la sbornia sarà finita, con una tardiva regolamentazione "postuma".

Cosa accadrà quindi, ora con la rottura dei 12950? Accadrà che il Nasdaq andrà a breve a toccare il livello degli 11800 punti e questo porterà con sè tutti gli altri indici.

Il tema finanziario, attualmente, è quindi quasi tutto qui ed è questa la ragione per cui molti trader europei stanno sperimentando mattinate completamente spente anche in termini volumetrici, che poi si infiammano all'apertura Usa in maniera radicalmente diversa da quanto era accaduto nei mesi precedenti.

E' letteralmente in atto un cambio di scenario, iniziato a gennaio, che ora inizia a vivere in dinamica propria esprimendo tutta la sua forza.

Chi vince in borsa è sempre colui che prevede il trend futuro perchè come tutti sappiamo trend is your best friend.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)