Un elastico, quando teso al massimo, torna sempre alla propria forma iniziale.


Tutti i segmenti della galassia finanziaria sono sotto una violenta sollecitazione per la scrittura di nuovi equilibri, con l'umanità intera impaurita dall'infausto potenzialmente allargamento del conflitto tra Ucraina e Russia.

Siamo dell'opinione che un conflitto del genere, che ha profondamente cambiato la nostra percezione della pace e la nostra speranza in un futuro pacifico, avrebbe potuto avere effetti, nell'immediato, ben più pesanti rispetto a quanto invece sta accadendo.

Nell'articolo della scorsa settimana avevamo indicato come target di breve sul Dax Future, i livelli di 13800, raggiunto il 1 marzo e da cui vi è stato un rimbalzo di circa 300 punti base, 13670, punto con forza relativa molto bassa, raggiunto il 3 marzo e su cui vi è stata una pausa di circa 4 ore prima di essere abbandonato e rotto al ribasso, verso i 13200, livello toccato venerdi 4 marzo sul quale si è assistito ad una sosta con tentativo di accumulazione fallito.

Questo valore, i 13200, rappresentano il valore di inversione tra un up-trend e l'inizio di un downtrend.

La forza di questo livello quindi, si esprime nel suo significato intrinseco di cambio scenario.

La sua rottura con successivo altro target ribassista ai 12300, apre a nuovi scenari.

Ad oggi. quindi, questo valore sarà una zona di sosta e di tentativo di accumulazione per tentare il ritorno ai 13200.

Avere un buon navigatore e saper ascoltare le tensioni del mercato, è l'obiettivo di ogni analista per conseguire risultati degni di nota.

Durante il webinar tenuto il 21 febbraio scorso, avevo calorosamente avvertito i partecipanti a tenere in considerazione una uscita dalle posizioni detenute sull'azionario, al primo ritorno ai 14800-15000 che è avvenuto durante il corso della giornata di borsa del 23 febbraio.

Quella è stata l'ultima possibilità che il mercato ha offerto agli investitori che ancora non erano convinti del cambio di scenario.

Il 24 febbraio la Russia ha dato il via alle operazioni militari in Ucraina.

Andare a stabilire obiettivi di fine crollo e rimbalzo, a questo punto, è un esercizio di pura cabala che ha senso solo se il mercato, in quei punti, va a stabilizzarsi  e a creare delle zone di accumulazione non assolutamente prevedibili.

Consiglio tuttavia, di osservare ciò che accadrà quando e se, il Dax Future andrà ad appoggiarsi ai 12300 punti.

Si dibatte ora, se tutto il movimento che ne è scaturito, sia da ricondurre ad un panic selling o da un cambio di atteggiamento che fugga dal rischio.

Da mesi ormai, sosteniamo che le banche centrali abbiano contribuito per un tempo eccessivo a tenere l'elastico tirato ben oltre il limite fisico, e, ci sentiamo di affermare, avendo settimanalmente segnalato la situazione in essere, che da circa un anno, il mercato avesse dato segnali di saturazione, ma quando lo si affermava, si era quasi visti di cattivo occhio, come se ci si ostinasse a voler vedere del negativo in una atmosfera del tutto ottimista.

La verità è che quando si vedono i prezzi azionari ristagnare per mesi, su valori di massimo storico, senza che vi sia un ulteriore salto in alto, si deve necessariamente considerare l'ipotesi saturazione, anche se l'esito delle proprie valutazioni cozza con il mood generale.

Per l'ennesima volta, il mercato ha anticipato le news!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)