Alla ricerca di rendimenti: bond, azioni e altro, le occasioni di gennaio


All’inizio di ogni mese analizzeremo cedole, dividendi e altre forme di proventi per l’anno in corso. Oggi in evidenza yield di bond su corte scadenze, quotazioni di titoli di Stato super decennali, il caso del Goldman 5% e del dividendo VW, i prossimi stacchi e infine i trend degli affitti immobiliari.

Il report della domenica

Foto Nick Youngson CC BY-SA 3.0 Pix4free.org

Inutile segnalare come le ultime settimane siano state particolarmente toste per l’obbligazionario, alimentando volatilità e dando ulteriore fiato a chi fa trading. Chi cerca invece rendimenti si pone un quesito: ora o mai più? In area dollaro il picco è vicino, mentre sul fronte europeo l’incertezza resta totale, sebbene le occasioni offerte dal mercato vadano colte, dato che i margini di ulteriore debolezza - se si manifesteranno - saranno nel complesso contenuti. Sta inoltre per aprirsi la stagione dei dividendi azionari e c’è quindi da cercare di centrare le opportunità che il mercato offre.

Bond: scadenze fino al 2026 in euro a confronto

Iniziano da chi vuole puntare sul corto, sfruttando l’attuale quadro della curva dei rendimenti. La scelta è corretta, sebbene sia destinata a perdere le potenzialità di rimbalzo delle quotazioni dei titoli scesi di più, ovvero di quelli con duration elevatissime. Di corti e medio/corti ne abbiamo selezionati in totale 15, tutti a taglio 1.000.

● 5 titoli di Stato (in ordine di scadenza)

Emissione

Isin

Prezzo/Yield

Perché

Btp Italia Mg23

IT0005253676

99,7 € / 12,6%

Per cogliere l’alta inflazione ancora in corso su una scadenza cortissima

Btp 0% Dc24

IT0005474330

94,5 € / 3%

Per approfittare di una quotazione bassa su una scadenza a due anni

Btp 2,50% Nv25

IT0005345183

98,3 € / 3,1%

Per incassare anche una cedola

Btp 1,25% Dc26

IT0005210650

92,4 € / 3,4%

Per compensare minus fiscali

oppure

Btp Nv26 7,25%

IT0001086567

114 € / 3,3%

Per riscuotere una bella cedola e creare minus

● 10 bond corporate (in ordine alfabetico)

Emissione

Isin

Prezzo/Yield

Settore attività / Rating / Eventuale call

Alerion 3,125% Dc25 Green

XS2083187059

98,3 € / 3,7%

Energia rinnovabile/No rating/20/12/2023

Autostrade 1,625% Gn23

IT0005108490

99,1 € / 3,4%

Servizi autostradali/BBB/No call

Carraro Fin. Ge25

XS1747134564

97,9 € / 4,6%

Attrezzature industrali/No rating/31/1/2023

Ivs 3% Ot26 Eur

XS2049317808

95,5 € / 4,3%

Distribuzione alimentare/No rating/18/10/2023

Maire Tecnimont 2,625% Ap24

XS1800025022

99,2 € / 3,3%

Impiantistica/No rating/30/4/2023

Metro 1,5% Mz25 (Germania- gruppo Ceconomy)

XS1203941775

98,3 € / 2%

Grande distribuzione/BBB-/No call

Volkswagen Leasing 0% Lg24

XS2343821794

94,5 € / 3,7%

Servizi finanziari/BBB+/No call

Volkswagen Fin. 1,50% Ot24

XS1972548231

96,8 € / 3,6%

Servizi finanziari/BBB+/No call

Volkswagen Fin. 3% Ap25

XS2152062209

98,9 € / 3,6%

Servizi finanziari/BBB+/No call

Volkswagen Leasing 0,375% Lg26

XS2343822842

87,8 € / 4,3%

Servizi finanziari/BBB+/No call

Le probabilità di esercizio delle call appaiono nella fase in corso poco verosimili.

Bond: le “duration” elevatissime saranno le opportunità del 2023

Solo titoli di Stato a taglio 1.000 euro, che quotano attualmente sotto o attorno a 50. Torniamo ancora una volta sulla categoria (molto gettonata negli ultimi mesi) in previsioni di possibili rimbalzi delle quotazioni già a breve/medio termine e soprattutto a medio termine, appena la Bce farà intendere di voler invertire la sua politica monetaria. Per questa categoria di emissioni non interessa il rendimento quanto la duration, ovvero la sensibilità all’andamento dei tassi di interesse.

Emissione

Isin

Prezzo/Yield

Duration

Austria 0,85% Gn2120

AT0000A2HLC4

47,5 €

49,3 (altissima)

Slovenia 0,687% Mz81

SI0002104121

39,0 €

38 (alta)

Francia Oat 0,5% Mg72

FR0014001NN8

43,5 €

38,7 (alta)

Spagna Obl. 1,45% Ot71

ES0000012H58

50,7 €

27,6 (alta)

Belgio 0,65% Gn71

BE0000353624

47,6 €

36,5 (alta)

Finlandia 0,125% Ap52

FI4000480488

47,5 €

27,7 (alta)

Portogallo 1% Ap52

PTOTECOE0037

52,5 €

22,6 (alta)

Grecia 1,875% Ge52

GR0138017836

59 €

18,9 (medio alta)

Olanda 0% Ge52

NL0015614579

51,8 €

28,4 (alta)

Italia Btp 1,7% St51

IT0005425233

58,9 €

19,5 (medio alta)

Un bond sotto analisi

Emissione

Goldman Sachs 5% St32 Eur

Isin

XS2521873328

Quotazione

Borsa Italiana Mot

Rating

BBB+

Tipologia

Senior

Taglio

1.000 Eur

Ammontare emesso

160 milioni Eur

Scadenza

28/9/2032

Call (rimborso anticipato)

È prevista, in ciascuna data di pagamento delle cedole dal 2023 fino al 2031, la facoltà per l’emittente di rimborsare anticipatamente l’obbligazione al prezzo di 100

Periodicità cedola

Annuale (28 settembre)

Quotazione in corso

100,1 Eur

Scambi

Elevati

Spread

Contenuto

Rischio

Il rimborso anticipato in presenza di un’inversione ribassista dei tassi di mercato: di qui il trend piatto della quotazione dall’esordio fino a oggi

Dividendi azionari: e ora che si fa con Volkswagen?

L’operazione monstre (19,06 euro - 10,38 euro al netto imposte in Italia) di rendimento distribuito da parte di Volkswagen per l’Ipo su Porsche si sta rivelando particolarmente redditizia, poiché dopo la data di stacco (19 dicembre) il titolo si è rimesso sulla strada di un significativo rimbalzo. E’ il caso di verificare allora l’efficacia delle diverse strategie possibili, di cui alcune ormai superate (la casistica vale tuttavia per il futuro) e di cui altre logicamente realizzabili. Occorre ovviamente ricordare che il dividendo, versato lunedì 9 gennaio, verrà tassato due volte: al 26,375% in Germania e al 26% in Italia. Di qui i 10,38 incassati realmente.

Aver venduto prima dello stacco e riacquistato all’apertura del giorno di stacco

Chiusura venerdì 16/12 a 136,54 € e apertura lunedì 19/12 a 121,1 €

L’operazione avrebbe comportato una riduzione del prezzo di carico di 15,44 euro, inferiore all’importo lordo del dividendo ma superiore a quello netto

Aver venduto prima dello stacco e riacquistato nei giorni successivi lo stacco in presenza di debolezza

Apertura lunedì 19/12 a 121,1 € e correzione nelle sedute successive fino a un minimo a 112,84 euro il 22/12

Pur ammettendo di non colpire il minimo messo a segno ma di aver acquistato per esempio sui 116 euro è innegabile l’efficacia dell’operazione

Aver raddoppiato la posizione dopo lo stacco

L’effetto sarebbe stato molto positivo per la riduzione del prezzo di carico, sebbene logicamente non quantificabile

La somma di dividendo del primo lotto e di performance positiva del secondo nelle ultime sedute avrebbe comportato un “total return” di tutto rilievo

Vendere ora

Le sette ultime sedute in verde fanno ben sperare nel prosieguo del trend (chiusura ieri a 127,9 euro) ma attenzione all’area 130-131 euro, piuttosto critica

Molti indicatori sono scattati sul “buy” ma si evidenzia anche un ipercomprato di breve periodo

Tenere a lungo termine

Non forniamo indicazioni sui target degli analisti specializzati sul titolo (non conoscendone le motivazioni) ma il prezzo obiettivo medio è comunque nettamente superiore a quello in corso 

In ottica di “total return” su 1-2 anni si deve tenere conto che le previsioni di dividend yield (escluso quello straordinario pagato domani) si attestano al 7% per l’esercizio 2022 e al 6,5% per il 2023

Dividendi azionari: gli esordi di gennaio e febbraio

Qualcosa già si muove sul fronte dividendi, sebbene gennaio sia naturalmente abbastanza avaro in merito. Segnaliamo comunque tre stacchi relativi al Ftse Mib, di cui uno a febbraio.

Snam

23/1

0,11 euro

Rendimento lordo stimato 2,30%

Enel

23/1

0,20 euro

Rendimento lordo stimato 3,57%

●●●●

Banca Generali

20/2

0,8 euro

Rendimento lordo stimato 2,40%

Immobiliare: dove gli affitti rendono di più

Situazione in evoluzione sul mercato del rendimento immobiliare. Lo evidenzia una ricerca di Tecnocasa, secondo cui è Milano a salire sul podio per il rialzo dei canoni di affitto. Nella prima parte del 2022 in tutta Italia si è assistito a un aumento dei costi di locazione, soprattutto nelle grandi città e nei capoluoghi di provincia. I valori sono aumentati del 2,1% per i monolocali, del 2,4% per i bilocali e del 2,2% per i trilocali. È quanto risulta dall’ultima analisi effettuata appunto dall’Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa.

Protagonisti del mercato delle locazioni sono sia gli studenti sia i lavoratori fuori sede. Dopo la frenata registrata a causa della pandemia, del lockdown e delle varie restrizioni imposte dal Governo per far fronte all’ondata dei contagi, il mercato delle locazioni torna a crescere. Ad alimentare il comparto anche i turisti che affittano appartamenti per brevi periodi.

È soprattutto nei capoluoghi di provincia che i canoni di locazioni presentano una crescita: +2,7% i monolocali, +2,8% i bilocali e +3,0% i trilocali. Un rialzo evidente se si mette a confronto il secondo semestre 2021 con il primo semestre di quest’anno. A Milano, ad esempio, i canoni di locazione dei monolocali sono aumentati del 4,8%, del 4,7% nel caso dei bilocali e del 4,5% per i trilocali. Corsa al rialzo anche a Napoli: aumento del 2,7% per i monolocali, dell’1,3% per i bilocali e dell’1,1% per i trilocali. Crescita del 3,2% per i canoni di locazione dei monolocali a Bologna, mentre il rialzo è del 2,6% per i bilocali e del 2,7% per i trilocali in affitto nel capoluogo dell’Emilia-Romagna.

Buone performance pure per la città di Verona, dove dal secondo semestre 2021 al primo semestre 2022 si registra un incremento dei canoni di locazione del 5,0% per i bilocali, mentre è dell’1,6% per i monolocali e del 3,7% per i trilocali.

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