Titoli caldi – Juventus vale un chip. Btp Italia, sempre loro! Etf, Cina da brivido con le “larg cap”


Bianconeri protagonisti (in negativo) anche in Borsa. Le voci sulle possibili evoluzioni della società e quindi una valutazione dell’azione. Confronto fra gli “inflation” italiani. Pechino con un Pac sulle maggiori capitalizzazioni.

Buy or sell

Le vicende sportivo-fiscali-giudiziarie della Juventus sono note. Tali da raccogliere la copertina dei telegiornali. Quello che interessa a chi ci legge sono però le possibili manovre sull’azione. Da tempo disastrosa! Al punto tale che c’è chi fa il punto sui fondi esposti sui bianconeri. Quali potrebbero essere ora le evoluzioni capaci di spingere il titolo a qualche improvviso rimbalzo?

● Una vendita della società, ipotesi su cui corrono alcune indiscrezioni, naturalmente in ottica di medio periodo, cessione magari anche solo parziale, con l’entrata di capitale da parte di qualche private equity.

● L’uscita da Piazza Affari, con un delisting, il che porterebbe la galassia Agnelli-Elkann-Exor a non essere più in alcun modo presente su Borsa italiana.

● Una nuova gestione all’insegna di totale trasparenza e taglio dei costi.

Ci sono anche altre congetture che circolano, meno significative però per l’azione. In questo contesto – pur nella consapevolezza che si tratta di una scelta all’insegna dell’estrema volatilità – valutare il titolo Juventus può avere un senso. Proprio ieri si è vista una massiccia entrata in scena del retail, in prospettiva puramente di scalping o trading veloce. Per chi guarda invece più lontano sono consigliabili maggiori prudenza e soprattutto rigore.

Vediamo allora la situazione attuale da un punto di vista prettamente di analisi tecnica, pur nella consapevolezza che c’è tanta emotività attorno al titolo.

 

Isin

IT0000336518

Apertura oggi (30/11/2022)

0,279 euro

Volatilità media (a 1 anno)

43,8%

Il quadro grafico

Sprofondato ieri a un minimo intraday di 0,256 euro per poi chiudere a 0,277 (variazione 11,25%) continua a confermare una debolezza strutturale che viene da lontano e più precisamente dalla fine del 2019. Un percorso troppo lungo per trovare motivi di fiducia

Prima resistenza

0,297 euro

Seconda resistenza

0,334 euro (pur con alcuni livelli intermedi meno significativi)

Scenario negativo se…

…tornasse sotto i minimi di ieri, che corrispondono anche ai minimi storici

La media a 200 (valore in corso)

0,33 euro

Un segnale “buy”

Più dalle notizie che dall’interpretazione grafica dei prezzi. E probabilmente ce ne saranno molte già nelle prossime settimane

Ancora Btp Italia, anche sul secondario

Batte ogni record il nuovo Btp Italia 2028 (Isin IT0005517195), scambiatissimo pur a pochi giorni dall’esordio sul secondario. Il che è anomalo rispetto al passato e alle evoluzioni delle altre emissioni. Continua infatti a collocarsi ai primi posti della classifica dei titoli di Stato italiani più trattati. Lo si vende e si compra leggermente sotto 100, con brevi escursioni sopra la pari. Ci sono i ritardatari (o meglio gli scettici in fase di sottoscrizione), i trader istituzionali, chi reinveste le ricche cedole distribuite dagli altri nelle ultime settimane e soprattutto chi vuole ancor più proteggersi da un’inflazione veemente (all'11,8% anche a novembre).

Al momento il mercato punta sul 2028 ma interessante è l’Ottobre 2027 (Isin IT0005388175), che oggi ha aperto a 97,37 euro, confermandosi il più conveniente in termini di quotazioni nella famiglia Btp Italia. Un confronto allora fra tutti loro.

Aprile 2023 (Isin IT0005105843)

Tasso base annuo 0,50%

Yield stimato 11,6%

Duration 0,28

Maggio 2023 (Isin IT0005253676)

Tasso base annuo 0,45%

Yield stimato 11,8%

Duration 0,33

Novembre 2023 (Isin IT0005312142)

Tasso base annuo 0,25%

Yield stimato 10,5%

Duration 0,64

Aprile 2024 (Isin IT0005174906)

Tasso base annuo 0,40%

Yield stimato 12,4%

Duration 0,85

Ottobre 2024 (Isin IT0005217770)

Tasso base annuo 0,35%

Yield stimato 11,6%

Duration 1,16

Maggio 2025 (Isin IT0005410912)

Tasso base annuo 1,40%

Yield stimato 13,1%

Duration 1,45

Maggio 2026 (Isin IT0005332835)

Tasso base annuo 0,55%

Yield stimato 13,1%

Duration 1,93

Ottobre 2027 (Isin IT0005388175)

Tasso base annuo 0,65%

Yield stimato 11,3%

Duration 2,50

Novembre 2028 (Isin IT0005517195)

Tasso base annuo 1,60%

Yield stimato 13,5%

Duration 2,82

Giugno 2030 (Isin IT0005497000)

Tasso base annuo 1,60%

Yield stimato 13,6%

Duration 3,14

I metodi di valutazione possono essere vari: cedola base (protettiva in caso di inversione deflazionistica dell’economia), rendimento assoluto, seppur stimato e indicizzato ai prezzi al consumo italiani, sulle cui evoluzioni c’è incertezza, quotazione (in questo caso – come detto – primeggia l’Ottobre 2027) o infine duration, cioè sensibilità al rialzo dei tassi. Nella fase in corso risulta tuttavia il fattore inflattivo ad avere il sopravvento, come è logico che sia, e lo resterà certamente nel corso del 2023.  

 ● Etf, sulla Cina “large cap” per un Pac

Anche la Cina – come la Juventus – è all’attenzione dei mass media, per molte e complesse vicende. Gli analisti dei mercati emergenti sono alquanto discordi nelle valutazioni future delle piazze di Pechino e dintorni. Proprio per questo un Pac su un Etf relativo alla seconda potenza economica mondiale merita interesse. Oggi lo valutiamo su un prodotto un po' particolare, l’Ishares China Large Cap Etf Dist.

Isin

IE00B02KXK85

Quotazione

Borsa Italiana

Apertura oggi (30/11/2022)

74,29 Eur

Sottostante

Ftse China 50

Volatilità media (a 1 anno)

35,2%

Valuta di denominazione

Usd

Valuta di negoziazione

Eur

Ter

0,74%

Liquidità

Elevata

Il quadro grafico

I minimi assoluti del lontano 2009 sono lontani ma la quotazione è scesa e non di poco sotto quelli della primavera 2020, allora in concomitanza con la crisi Covid. La trendline è ancora ribassista e lo conferma la media a 200 inclinata all’ingiù

Prima resistenza

81,85 euro

Seconda resistenza

89,5 euro

Scenario negativo se…

…scendesse sotto i 59 euro: lasciamogli quindi un certo respiro. Attenzione comunque ai molti “gap” di apertura, presenti soprattutto nell’ultimo periodo

La media a 200 (valore in corso)

81,3 euro

Come farlo il Pac?

In questo caso meglio uno automatizzato con periodicità mensile. Probabilmente di lungo termine e quindi con rate non rilevanti

Dividendi

Sì. A cadenza trimestrale. Rendimento in corso sul 2,5% (calcolato in euro)