Aggiornamento portafoglio: veri dubbi o solo piccole incertezze? + segnali operativi


Nelle ultime sedute i mercati si sono presi una pausa e pare che ora abbiamo molto su cui riflettere dopo il rialzo dei tassi della scorsa settimana da parte di Fed e Bce e il report inaspettatamente forte sull’occupazione USA non agricola rilasciato lo scorso venerdì.

Infatti, il report sui NFP negli USA ha costretto gli investitori a rivalutare le aspettative sul grado di aggressività della Fed nel tentativo di contenere l’inflazione. E non è un caso che i mercati seguiranno con attenzione l’intervento del presidente della Fed Jerome Powell di domani.

Come sappiamo, il Dipartimento del Lavoro ha comunicato venerdì il dato di 517.000 nuovi posti di lavoro a gennaio, quasi il triplo di quanto previsto. Della serie, il mercato del lavoro non sta rallentando per nulla e quindi forse serve maggior incisività da parte della politica monetaria.

E infatti, anche se la settimana scorsa Powell ha certamente riconosciuto i progressi compiuti nella lotta all’inflazione, i dati inaspettatamente forti sull’occupazione hanno potenzialmente dato alla Banca Centrale USA un maggiore margine di manovra per continuare ad aumentare i tassi.

E mentre dagli USA aspettiamo le parole di PowelI, in Europa saranno i commenti dei funzionari della Bce ad essere tenuti sotto stretta osservazione dopo che giovedì scorso la Banca Centrale ha aumentato i tassi di 50 punti base e ha promesso di fare lo stesso a marzo. La Presidente Christine Lagarde ha citato l’elevata inflazione core per spiegare perché “abbiamo ancora molta strada da fare e non abbiamo finito”.

D’altra parte, come avevamo già considerato nello scorso articolo, è da settimane che le Banche Centrali mettono in guardia gli investitori dal non cadere in facili entusiasmi. Parole cadute nel vuoto sino alla settimana scorsa, quando finita la tornata dei board i mercati sono scesi con consistenza.

Noi lo ripetiamo da mesi ormai, a costo di essere pedanti: le condizioni per una vera ripartenza del ciclo economico e del ciclo finanziario non sono ancora maturi. Per nulla.

E la riprova è che come sappiamo nella fase di ripresa che segue la contrazione la prima asset class a partire al rialzo sono i bond e non le azioni. Se le mani forti non hanno sovvertito anche questo principio che esiste e resiste dalla notte dei tempi, finché i rendimenti delle obbligazioni salgono (e i prezzi scendono…) siamo ancora in viaggio verso il punto di minimo del ciclo economico.

Ne consegue che per l’azionario il rimbalzo a cui abbiamo assistito non può ancora essere considerato l’inizio dell’inversione al rialzo. E non è un caso che stando a diversi report qualificati i grandi hedge fund siano ancora nettamente sottopesati sull’equity e che molti grossi investitori abbiano ancora posizioni nette corte sui principali indici azionari.  

Quindi, va da sé che è normale che il nostro portafoglio sia in tranquilla attesa, ben posizionato sulla parte obbligazionaria che un po’ di volatilità, comunque, che la fa patire. Abbiamo però messo gli occhi su un ottimo fondo long/short che ha una consistenza e una persistenza di performance non indifferenti e che oggi facciamo entrare in portafoglio, oltre a un Bot per gestire con un buon rendimento netto a scadenza breve un po’ di liquidità, come da segnali operativi di poco fa.

Entriamo quindi sul fondo Fidelity Active Strategy Global Fund Acc EUR (LU1048657123) per un 5% del portafoglio, pari a 5.000 euro e compriamo anche il Bot scadenza 14 agosto 2023 (IT0005505075) per un 10% del portafoglio, pari a 10.000 euro nominali e per un rendimento netto a scadenza del 2,65%.

Intanto, il nostro portafoglio, all’ultimo close disponibile, valorizza un NAV a 104,44 in ottima risalita rispetto all’ultima valorizzazione pari a 104,06. Da inizio 2023 incassiamo un progresso del +0,92% in crescita rispetto alla scora valorizzazione con una performance storica su base annua in crescita al +1,57%. Scende un po’ la volatilità totale, ora al 2,08%, così come quella negativa che cala all’1,37%.

Portafoglio aggiornato nella sezione consueta.