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Mercati sui massimi e marzo che è appena iniziato. Quali scenari?


Buon sabato a tutti. I mercati continuano nella loro folle e sfrenata corsa al rialzo e talvolta mi domando come sia possibile che le autorità intervengano a mitigare gli eccessi quando i mercati crollano e non facciano nulla per impedire la creazione dei palloncini. Credo che prima o poi il mercato correggerà e quando questo avverrà potrebbe essere in modo brusco, ma è una mera sensazione e come ho scritto più volte con le sensazioni e le emozioni non si fa trading: statisticamente sono un bellissimo modo per perdere soldi, tanto vale andare a giocare alla roulette (russa naturalmente). 

Nella passata ottava avevo segnalato le azioni Sogefi e come il grafico presentasse una bellissima configurazione che ripropongo di seguito (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/2/24/azioni-gvs-azioni-sogefi/)

A distanza di una settimana il rialzo è stato pazzesco: +50% senza indugi ma con un gap "mostruoso" da 2.05 di venerdì scorso a 2.70 di lunedì mattina. Su questi movimenti i software si "incartano" e tendono a far proseguire la corsa anche nelle sedute successive. In questi casi il trader in carne ed ossa rischia di rimanere fuori dal movimento ma il mio "consiglio" è quello di osservare la chiusura della giornata in gap e valutare la rottura dei suoi massimi, magari dopo una piccola congestione, per un ingresso con uno stop definito dal minimo del giorno. Qualcosa di analogo è successo ad esempio sulle azioni Unipol. Naturalmente in questi casi diventa difficile calcolare il target, ma, tornando all'esempio di Sogefi, dopo la formazione di una candela inside martedì e ipotizzando un buy su rottura dei massimi di lunedì a 2.87 ecco che c'è comunque stato un ulteriore allungo fino a 3.095 in chiusura di venerdì (un teorico +7.5% in un paio di sedute per intenderci).

Il mercato rimane comunque molto difficile proprio perché sale senza prendere fiato, ma è altamente sconsigliato andare contro corrente. I software infatti vengono tarati sul volume dei titoli che scambiano. Più scambiano e più "turberanno" (in un senso o nell'altro) il movimento che verrà accentuato. Passare da +3% o +4% a +6% o +10% è questione spesso di una mezz'ora e Saipem ne è stato l'esempio lampante: in due sole sedute è passata da 1.48 a 1.83 euro (+23%) proprio grazie al fattore del trading algoritmico automatizzato e non regolamentato. E l'aspetto buffo è che visto che un paio di fondi avevano incrementato lo short tra fine gennaio e febbraio (ricordo che avevo postato il mio eseguito di sell nella seduta del 30 gennaio proprio in apertura), ecco che si sono presi la "sdentata" come la chiamo ironicamente e hanno ricoperto le posizioni malamente facendo "scappare" il titolo. 

Passiamo ora all'analisi degli indici europei partendo come sempre dal nostro blasonato FTSEMIB40. Quattro sedute di congestione per poi "brekkare" al rialzo in quella di venerdì. Solitamente pongo sempre attenzione proprio all'ultima seduta dell'ottava perché il movimento che ne consegue è spesso utilizzato per "sporcare" i grafici settimanali. Mi spiego meglio: si tengono un indice o una azione imbrigliati in un trading range da lunedì a giovedì e poi visto che i grafici settimanali verranno visti nel weekend ecco che l'ultima seduta dell'ottava è quella che permette, con meno rischio (=meno tempo a mercato), di "manipolare" il grafico in un senso o nell'altro facendo apparire una settimana sostanzialmente in sordina come un'ottima o pessima settimana. Forse sono solo mie congetture, ma quando operavo in banca ricordo che ne parlavamo spesso. Tornando al FTSEMIB40, la salita pare voler continuare. Porrò attenzione ai minimi della congestione delle ultime sedute attorno all'area 32500. Per il momento il mercato è bullish ma sapete meglio di me che ogni scusa è buona per avere un bello storno!

L'indice tedesco Dax è stato nettamente più forte rispetto a noi ed ha allungato il passo in modo deciso salendo da 17469 a 17780. Siamo sempre sui massimi storici quindi ci si muove in territori inesplorati. Indicatori in forte ipercomprato (non potrebbe essere altrimenti). Attenzione alla eventuale tenuta della trendline dinamica ascendente come area supportile.

Anche l'S&P500 continua la folle corsa al rialzo nella formazione della bolla. Qui l'asticella del long andrebbe alzata a 5060 punti (minimi di martedì e mercoledì).

La view rialzista di fondo è "irrobustista" dall'andamento del VIX che non accenna ad alzare la testa (di seguito il grafico daily). Sarà interessante monitorare questo indice e capire se e quando tenderà a salire nonostante l'andamento rialzista dei listini. Questo potrebbe essere un potenziale alert di un possibile storno. 

Di fatto l'andamento ipotizzato su base statistica che avevo proposto "prevedeva" un andamento gaussiano nel mese di febbraio. Andamento che NON si è verificato vista la continua salita.

Marzo è appena iniziato ed il suo trend, escludendo l'anomalia del 2020 (Covid), appare piuttosto debole e lo sarebbe ancor di più se noi includessimo nella statistica ANCHE il 2020. Questo andamento si verifica dal 1949 ad oggi. Sarà così anche quest'anno? Da qui la mia cautela ed il fatto di propendere per un pò di ritracciamento che sarebbe più che salutare. Attualmente l'S&P500 è in rialzo di oltre il 6% da inizio anno (linea verde).

Dal 1949 negli anni elettorali nei quali il presidente uscente si è ricandidato (linea nera) ci sono stati ribassi o comunque una lateralizzazione se noi escludessimo appunto il dato anomalo del 2020 (linea blu).

Ricordo che nella mia previsione relativa all'andamento di questo 2024 (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/1/20/la-mia-previsione-per-il-2024/) ho segnalato come primo possibile "turning point" proprio il mese di Marzo. Ritracciamento o consolidamento a partire da questo periodo non significano crollo ma potenziale perdita di momentum rialzista.

Fronte watchlist...

L'analisi rialzista dei listini non implica necessariamente che tutto salga indistintamente. Sono sempre le solite azioni a "tirare il carro" e per questo, forse, questa settimana il FTSEMIB40 ha sottoperformato al rialzo: i titoli bancari (Unicredit, Bami piuttosto che Generali e Mediobanca) sono rimasti sostanzialmente stabili. Il nostro listino, sebbene sia sui massimi, rimane sostanzialmente dimenticato dagli analisti. Lo dimostrano i volumi: le prime dieci azioni pesano per il 50-60% dei volumi complessivi della seduta, il che significa che il resto, salvo rare eccezioni, è nel dimenticatoio. Sogefi, il caso Unipol-UnipolSai ed altri docent (insegnano,ndr) direbbero i latini: come è possibile che gli analisti, magari pagati fior di quattrini, si accorgano del valore di una azienda dall'oggi al domani e debbano poi correre ai ripari rincorrendosi poi con i vari target price?

 In settimana è uscita dalla mia watchlist GVS. Lo stop a 6.25 euro market on close è stato centrato nella seduta di mercoledì con una chiusura esattamente a 6.25. In questi casi, quando il close è esattamente sul livello, occorrerebbe un minimo di elasticità: è un valore minore o uguale oppure solo minore???? Qualche punto percentuale a rischio relativamente basso e fatto nell'arco di un mese, una magra consolazione: dal +9% al +5% è comunque sempre un trade positivo.

Nella mia watchlist entra Eurogroup Laminations. Azione che presenta una bella resistenza attorno a 3.50 euro (venerdì ha chiuso a 3.462 euro). Una eventuale rottura del livello potrebbe riportare il titolo nella parte alta del range degli ultimi mesi attorno a 3.75-3.80. Inizialmente lo stop va collocato a 3.28 moc in assenza di news e poi lo si può alzare a seconda della formazione di ogni barra giornaliera. 

Entra in watchlist anche Aeffe, magari solo per l'intraday. Attualmente si trova estremamente compressa sotto la media a 200 ma nella parte alta di una candela di breakout. I volumi si aggirano tra un minimo di 150k pezzi ed un massimo di 450-500mila quando c'è stata la rottura rialzista del 23 febbraio. Il trend mensile è fortemente ribassista ma non mi stupirebbe un movimento impulsivo magari anche solo di brevissimo. Fondamentale la rottura di 0.98 e poi quella a 1 euro con stop da definire che per ora sul daily è a 0.95. Non escludo nemmeno una prima rottura a caccia di stop sotto 0.95 per poi provare una inversione repentina al rialzo: gli short si chiuderebbero ed in più entrerebbero altri long. Lo scenario ideale per squeezare i trader e far perdere loro un pò di soldi. In una scala da 1 a 10 rischio 9.  

Per gli amanti dei pullback attenzione ad Avio: supporto sul daily attorno a 9.0/9.05 in stop sul weekly a 8.90. Sul grafico settimanale è rientrata sopra il vecchio supporto collocabile attorno a 8.90 euro. In questo caso mi aspetto un ulteriore ritracciamento dal momento che i volumi di venerdì sono stati quasi pari a quelli di giovedì, segno di un possibile eccesso al rialzo e di perdita di momentum.

Interessante l'andamento delle ultime settimane su Banca Ifis. Trend piuttosto lineare anche se lento e costante. Stop sotto 16.40 moc. Fondamentale la rottura di 17.50 per ritrovare un pò di momentum. 

La prossima settimana pubblicheranno le seguenti società (Fonte dati: Borsa Italiana):

Ricordo infine che martedì 5 marzo alle ore 18 terrò un webinar nel corso del quale potrete pormi domande a 360 gradi. Analizzeremo insieme gli indici ed il comportamento delle azioni. Vi aspetto numerosi! 

Buon fine settimana!

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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