Siamo apparsi regolarmente su:

Finalmente si scende un pò


La scorsa ottava avevo intitolato l'articolo mettendo in evidenza la grandissima indecisione del mercato sulla direzione da intraprendere caratterizzata da bassisimi volumi. Nel corso delle ultime cinque sedute abbiamo avuto una discesa decisa grazie al settore bancario e all'allargamento dello spread BTP vs Bund salito in area 150 dai 130 punti. Personalmente speravo in una sana correzione. Sul grafico settimanale la linea di trend che unisce i minimi di settembre 2022 e ottobre 2023 è intatta anche se ancora leggermente lontana dai valori attuali e passante a 32000 punti circa dove transita anche la media mobile a 50 settimane.

Al momento ritengo questa una correzione compatibile con lo scenario di lateralizzazione/perdita di momentum rialzista come delineato nella mia previsione di inizio anno che trovate in seguito (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/1/20/la-mia-previsione-per-il-2024/). Avevamo infatti segnalato un forte spinta rialzista che però si sarebbe attenuta a partire dal mese di marzo. Naturalmente discesa non significa crollo e l'andamento va inteso come probabilità di "quando" e non di "quanto". In altri termini mi interessa quando un andamento si può attenuare e non la sua magnitudo. Personalmente penso più ad una grossa lateralizzazione in attesa del trade autunnale la settimana prima delle presidenziali. 

Il Dax di Francoforte è sceso meno rispetto al mercato italiano (pesano meno le banche). Se notate anche sul Dax abbiamo una situazione simile a quella italiana, ovvero una trendline dinamica ascendente di lungo periodo che rimane piuttosto in basso (area 16650). Al momento ci troviamo comunque sempre all'interno di un range ampio tra 18000 e 19000 anche se non si può escludere un test di 17600 (per chi se la ricordasse è la famosa dragonfly di qualche settimana fa). 

Uno sguardo anche al Cac40 dopo la clamorosa decisione di Macron di sciogliere il parlamento ed indire elezioni anticipate. Su scala settimanale siamo al test di una trendline dinamica ascendente di lungo periodo (quella che non è ancora stata testata da noi e dal Dax per intenderci). Non fate caso al grafico del VVIX in basso.

Su scala giornaliera (grafico successivo) qualora non la trendline di lungo non tenesse, ci potrebbe essere un test più profondo verso 7300, ma visto che la trendline risulta particolarmente importante anche se venisse bucata mi aspetterei comunque un suo pullback. Se il box alto aveva come estremo superiore 8250 ed inferiore 7900 (altezza 350 punti), la fuoriuscita dallo stesso ha portato da 7900 a 7500, quindi il primo target teorico è stato abbondantemente raggiunto. Nel complesso direi che la motivazione delle elezioni è stata una buona trigger per prese di profitto. E' naturalmente possibile che ci sia pressione sul mercato francese almeno fino alle elezioni del 7 luglio (si vota il 30 giugno ed il 7 luglio). 

Ed ora uno sguardo agli indici statunitensi....

Premetto che in settimana ho pensato a come intitolare il report del sabato ed inizialmente la scelta era caduta su "'Ndo vai se la mela non ce l'hai" facendo chiaramente riferimento al rally stratosferico di Apple: da quando è stato annunciato il buyback è salita ed ha tenuto e mantenuto su tutto il listino. Mea culpa: avrei voluto prenderne una manciata dopo il consolidamento avvenuto in seguito al gap up dell'annuncio e non l'ho fatto e così mi sono scordato di scriverlo su queste colonne. Di seguito il chart daily.

La situazione del Nasdaq Composite daily è la seguente: ancorato sui massimi e breakout secco sul weekly. Mi domando: l'Europa scende con USA sui massimi dei massimi. E se per sbaglio scendessero anche "loro" dove si andrebbe a finire ?

Interessante quanto sta accadendo sull'S&P500 che si trova sui massimi di sempre. La volatilità rimane bassa MA si compra copertura sull'aumento della volatilità stessa, come se ci si aspettasse un suo incremento. Nel grafico di seguito notiamo infatti che al punto "1" il VIX rimane distante dai precedenti massimi relativi ma il VVIX (volatilità della volatilità) è tornato a lambire i massimi relativi di un paio di settimane fa. In altri termini si sale ma ci si fida poco, anche perché lo spread con gli indici europei si allargato notevolmente in settimana: "noi" giù, "loro" su.

Fronte watchlist....

Portafoglio azionario scarico (ma carico di bonds). Per prima cosa faccio notare come lo spread sul bund si sia allargato salendo da 130 punti fino a 150 durante la settimana. Sul grafico daily c'è infatti stato il breakout dell'area compresa fra 117 e 116. La mancata tenuta dell'area posta a 116 punti potrebbe portare ad un ulteriore indebolimento verso 113. Spesso movimenti di questo tipo avvengono proprio in concomitanza del rolling dei contratti sulla nuova scadenza. In questo contesto il rendimento del BTP decennale si è attestato attorno al 3.92%. Questo andamento va contestualizzato nell'esito delle elezioni francesi perché anche se Macron non se ne andrà, la presenza della destra è vista come fumo neglio occhi da parte dei rigoristi (maggior deficit e maggior debito).

 La prossima settimana sarà caratterizzata dalle scadenze tecniche delle tre streghe (che poi col tempo sono diventate quattro): future ed opzioni su indici ed azioni. Sarà da valutare l'impatto di questa -improvvisa- ondata di vendite che ha colpito in particolar modo il settore bancario europeo ma anche quello dell'automotive. Nella settimana entrante seguirò Unicredit per un possibile primo acquisto in area 30.20 rispetto ai 32.535 euro di chiusura di venerdì. In quel punto passa infatti una trendline dinamica ascendente di lunghissimo periodo.al di sotto di quel livello e su eventuali eccessi possibile il test di 28.50 dove transita anche la media mobile a 200 periodi. Nel complesso ci troviamo davanti ad un movimento impulsivo all'interno di un bull market.

Sarò compratore, in assenza di particolari notizie, anche su Bami in area 5.35-5.45 dove tra l'altro passa anche la trendline dinamica ascendente di lungo periodo visibile sul grafico settimanale. 

In entrambi i casi la size sarà inevitabilmente modica per cercare il rimbalzo in ottica di trading iper stretto e corto: momentum di mercato non favorevole, stagionalità a sfavore ed incertezza generalizzata a livello politico.

Interessante per lo short il grafico di Fincantieri che potrebbe andare alla ricerca dei minimi in area 0.46 in attesa dell'aumento di capitale che sarà comunque diluitivo. 

Un'ultima considerazione. In settimana è capitato un "fantaccio" come dico io e questo mi ha fatto pensare e mi induce ad essere IPER prudente nell'operatività che ho ridotto al lumicino. E' infatti uscita la notizia di un bookbuilding sul titolo Saipem (cessione di quota del 10% da parte di ENI). Prezzo finale a 1,97 euro. Ne avevo shortate una manciata la sera prima al prezzo di 1,99 euro (3000 pezzi). Il giorno seguente la notizia Saipem ha aperto a 2.07 euro (martedì aveva chiuso a 2,065 euro). I software hanno cercato inizialmente di far salire il titolo. Morale: ho dovuto fare i salti mortali per recuperare il loss della sera prima (chiuso a 2,08 euro, vado a memoria) ed andare in gain sulla parte di intraday fatta nei primi dieci minuti di negoziazione. La mia considerazione è che gli algoritmi, oltre a manovrare all'unisono, creano i punti di swing. Per questo motivo inizialmente le ho ri-shortate (10mila pezzi+5000=15mila pezzi totali a cui si sommavano chiaramente i 3000 della sera prima), scalettando mano a mano i riacquisti e chiudendo esattamente sul minimo di seduta gli ultimi duemila pezzi rimasti. Di seguito la parte cerchiata in rosso rappresenta il loss della sera prima (270 euro con soli 3000 pezzi venduti a 1,99 euro), mentre all'ultima riga trovate l'acquisto sul minimo di seduta degli ultimi 2mila pezzi lasciati correre molto bene. L'ennesima dimostrazione di quanto gli algoritmi, ormai monopolisti sul mercato, riescano a fare quello che vogliono. Ma il trader li può sfruttare in scia al movimento che creano dal momento che sono abbastanza "ignoranti" e sono solo una formula. 

La mia considerazione o dubbio che lo si voglia chiamare è che è singolare vedere un book building di questo tipo ed il titolo così manovrato....certamente da software che creano il massimo e poi il minimo....ma non solo da software!!! Mi domando: qualcuno sapeva già del collocamento? Questa cosa è già successa in altre recenti occasioni. A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca. Se poi girano soldi, ovvero lo sterco del diavolo, quel dubbio più che essere al quadrato diventa al cubo. Estrema cautela dunque anche per l'operatività di breve.

Buon sabato a tutti.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!