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Obiettivo reddito – In attesa della valuta unica dei Brics 4 modi per trarre profitti dai bond “emerging”


Si affiancherà a dollaro ed euro fra le monete big e rappresenterà un’alternativa fondamentale per qualsiasi investitore. Scenderanno pertanto le diffidenze nei confronti delle obbligazioni in divise emergenti. Che comunque – se ben gestite – rappresentano già oggi un modo per creare alti rendimenti.

Il report della domenica

Foto Nick Youngson CC BY-SA 3.0 Pix4free.org

Brasile, Cina, India, Russia e Sud Africa: messi assieme questi cinque Paesi fanno una super-super potenza, grazie soprattutto alle potenzialità dei consumi interni e al ruolo svolto nell’ambito delle materie prime. Da sempre le leader degli emergenti svolgono un ruolo importante anche per chi investe sia in ambito azionario sia in quello obbligazionario. Sebbene raccolgano diffidenza da chi magari ha ottenuto risultati negativi in passato dalla gestione di uno specifico portafoglio, a causa soprattutto dei bond in lire turche e in rubli russi.

Ora però si annuncia una novità: c’è un progetto di moneta unica dei Brics (acronimo utilizzato per indicare il nucleo iniziale dei cinque Paesi), tentativo di rompere l'egemonia del dollaro, alla luce delle tensioni geopolitiche degli ultimi anni. L’iniziativa, conosciuta come R5, dalle iniziali delle cinque valute della compagine - Real brasiliano, Rublo russo, Rupia indiana, Renminbi cinese e Rand sudafricano - ha preso il via con un vertice lo scorso anno a Johannesburg. Quando debutterà? Difficile dirlo perché si tratta di un’iniziativa complessa. Un effetto comunque si sta già avvertendo: aumenta - non solo per questo motivo - l’interesse rivolto alle obbligazioni “emerging”, che vanno però sapute gestire.

Proponiamo così alcune strategie abbastanza semplici (ce ne sono altre più complesse, che prevedono per esempio la copertura valutaria, eliminando il maggiore rischio) per chi voglia considerare un settore destinato ad assumere un ruolo sempre più significativo sul fronte finanziario. Le emissioni indicate sono tutte di banche sovranazionali con rating AAA e godono – almeno al momento – di aliquote fiscali 12,5%. Certamente questo fronte di investimento deve essere comunque minoritario nell’ambito di qualsiasi portafoglio obbligazionario.

● Zero coupon e non ci si pensa più

È il modo più semplice di puntare sugli emerging in ottica di lungo e lunghissimo periodo. Si acquista un bond zero coupon e lo si tiene portafoglio fino a scadenza.

Punto forte

Investimento in alcuni casi molto modesto, con un elevatissimo potenziale effetto leva a scadenza, dovuto all’elevato rendimento e alla possibile rivalutazione del cambio

Punto debole

Le dinamiche di prezzo sono complesse e quindi non bisogna deprimersi se in corso d’opera quanto investito subisce fluttuazioni magari apparentemente inspiegabili

A chi si presta

A chi abbia un capitale iniziale molto basso e punti a una sua rivalutazione di lungo termine

La disponibilità di zero coupon in valute emergenti su Borsa Italiana è vasta, anche se talvolta la loro liquidità bassa. Conveniente quindi valutare i vari titoli per un certo periodo e solo poi effettuare l’investimento. Quelli qui indicati sono comunque fra i più scambiati.

Una selezione di titoli

Ebrd Zc Nv30 Try (lira turca)

XS2712548655

Taglio minimo 10.000 Try

Prezzo in corso 8,4 Try – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo sul 47%

Eib/Bei Zc Ot32 Zar (rand sudafricano)

XS1697550512

Taglio minimo 10.000 Zar

Prezzo in corso 46,2 Zar - Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo sul 9,7%

Eib/Bei Zc St35 Zar (rand sudafricano)

XS2225429872

Taglio minimo 5.000 Zar

Prezzo in corso 34,9 Zar – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo sul 9,9%

World Bank Sustainable Zc Fb38 Brl (real brasiliano)

XS2582388349

Taglio minimo 10.000 Brl

Prezzo in corso 26,6 Brl – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo sul 10,6%

● Un acquisto e poi si reinvestono solo le cedole

Si colloca un importo iniziale su un singolo bond a tasso fisso e poi si reinvestono di anno in anno le cedole progressivamente incassate in un’ottica di crescita del capitale “sovvenzionato” dall’emittente, puntando alla scadenza finale.

Punto forte

Se si sceglie il titolo giusto – preferibilmente molto lungo – quanto investito potrà crescere e non di poco fino a scadenza

Punto debole

Occorre partire con un importo di un certo rilievo per evitare che il reinvestimento delle cedole subisca una penalizzazione dalle commissioni di acquisto, tenendo inoltre conto del taglio minimo del bond prescelto

A chi si presta

A chi abbia la pazienza di reinvestire di anno in anno le cedole via via incassate

Anche in questo caso l’offerta di emissioni adeguate è ampia su Borsa Italiana.

Una selezione di titoli

Ebrd 25% Mar31 Try (lira turca)

XS2779805097

Taglio minimo 1.000 Try

Prezzo in corso 89 Try – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo sul 28%

Ifc World Bank Green Bond 8,25% Ag34 Zar (rand sudafricano)

XS2524143125

Taglio minimo 20.000 Rand

Prezzo in corso 92,2 Zar – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo sul 9,5%

World Bank Green Bond 9,5% Fb29 Brl (real brasiliano)

XS2439224705

Taglio minimo 5.000 Brl

Prezzo in corso 99,6 Brl – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo sul 9,9%

● Il Pac in base all’andamento del cambio valutario

Ovviamente la componente cambio valutario svolge un ruolo rilevante per qualsiasi investimento in obbligazioni “emerging”. Il tema meriterebbe un’analisi approfondita (magari in futuro!), visto che tale variabile assume un’importanza determinante specialmente per questa terza tipologia di operatività.

Punto forte

Assommare il total return da incasso cedole al capital gain da andamento evidentemente se positivo del cambio fra euro e valuta prescelta è il metodo tradizionale dell’investimento emerging. In questa fase appare favorito dalla debolezza di non poche divise di tale contesto

Punto debole

Richiede una certa conoscenza dei fattori che incidono sull’andamento dei cambi (politiche monetarie – trend economici e altro)

A chi si presta

A chi abbia già acquisito esperienza su questo fronte e sappia individuare livelli interessanti per mediare al rialzo il cambio fra euro e la valuta su cui si investe

La selezione della/e valuta/e si abbina anche a quella delle vite residue. Meglio da questo punto di vista operare con emissioni che quotino il più possibile vicino alla pari, cioè al prezzo di rimborso, per evitare quanto meno la variabile prezzo.

Una selezione di titoli

Eib/Bei 9,25% Ge27 Brl (real brasiliano)

XS2436920321

Taglio minimo 5.000 Brl

Prezzo in corso 99,3 Brl – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo sul 9,5%

Eib/Bei 8% Mg27 Zar (rand sudafricano)

XS1605368536

Taglio minimo 5.000 Zar

Prezzo in corso 99,5 Zar – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo sull’8,2%

In questo caso forniamo anche una valutazione attuale del cambio sull’euro.

Real brasiliano

Cambio in corso 1 Eur = 5,76 Brl

Valore medio ultimi 10 anni 1 Eur = 4,71Brl (il che conferma la debolezza in corso) – Valore massimo del real ultimi 10 anni 1 Eur = 2,90 Brl – Valore minimo del real ultimi 10 anni 1 Eur = 6,95 Brl

Rand sudafricano

Cambio in corso 1 Eur = 19,7 Zar

Valore medio ultimi 10 anni 1 Eur = 16,76 Zar (il che conferma la debolezza in corso) – Valore massimo dello Zar ultimi 10 anni 1 Eur = 12,7 Zar – Valore minimo dello Zar ultimi 10 anni 1 Eur = 21,15 Zar

● L’investimento solo se la valuta è extra debole

È una variabile più semplice rispetto alla strategia precedente, perché la si esercita solo in presenza di valute eccessivamente debilitate al momento dell’avvio dell’investimento.

Punto forte

Un lotto di un certo peso iniziale ed eventualmente qualche successiva entrata in presenza di ulteriore debolezza. Poi si va a scadenza e non c’è altro di cui occuparsi

Punto debole

Nella fase in corso sono soprattutto due le valute da prendere in considerazione, finora però poco seguite dagli obbligazionisti italiani

A chi si presta

A chi abbia pazienza e non pretenda profitti di corto e medio periodo

Qui la scelta è molto più limitata sia come valute sia come numero di emissioni.

Una selezione di titoli

■ In rupie indiane (sui minimi storici rispetto all’euro: cambio in corso 1 Eur = 89,4 Inr)

World Bank Sustain. 6,5% Ap30 Inr

XS2610898665

Taglio minimo 100.000 Inr = 1.110 Eur

Prezzo in corso 94,8 Inr – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo 7,6%

World Bank Sustain 7% Ge31 Inr

XS2749786195

Taglio minimo 500.000 Inr = 5.550 Eur

Prezzo in corso 99,6 Inr – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo 7%

■ In rupie indonesiane (sui minimi storici rispetto all’euro: cambio in corso 1 Eur = 17.550 Idr)

Ebrd 4,25% Fb28 Idr

XS2296644094

Taglio minimo 10 milioni Idr = 618 Eur

Prezzo in corso 92,1 Idr – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo 6,7%

World Bank 6,25% Ge29 Idr

XS2576077809

Taglio minimo 20 milioni Idr = 1.236 Eur

Prezzo in corso 97,2 Idr – Prezzo di rimborso finale 100 – Rendimento annuo 7%

L’utilizzo delle informazioni e dei dati come supporto di scelte personali è nella completa autonomia del lettore e pertanto solo quest’ultimo è responsabile delle proprie decisioni.

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