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REPUBBLICA SU PIANO GRECIA
Sulla base di quanto sostiene "Repubblica", risale già allo scorso novembre un patto non pubblico tra Atene e i creditori internazionali per l'allungamento dei tempi di rimborso del debito.
Sulla base di questi accordi la scadenza sarebbe spostata in avanti nel 2057, mentre la Grecia non dovrà avviare i pagamenti verso i partner europei prima del 2020; facilitazioni sarebbero inoltre previste sul livello dei tassi a carico
Intanto il debito greco è stato soggetto a diverse vendite, con tassi che, comunque, restano sensibilmente sotto i massimi di questo mese.

EFFETTO BTP DOPO GRECIA
Seduta di ieri senza sussulti, dopo che le elezioni politiche greche di domenica hanno dato la vittoria a Syriza.
Ormai assoldato l'effetto QE, i Btp hanno chiuso con in modo differenziato, con qualche vendita sulle scadenze medio brevi e acquisti su quelle più lunghe: da sottolineare in particolare il forte il rally del trentennale, il cui rendimento è sceso al nuovo minimo storico di 2,51%. Per quanto riguarda invece il decennale ha terminato la seduta in area 1,50%, non lontano dal minimo di 1,42% toccato venerdì.
Lo spread Btp/Bund ha chiuso a 114 pb, prossimo al minimo da maggio 2010 di 108 visto venerdì.

ULTIME DALL'ECOFIN
Ieri, secondo quanto riferiscono fonti dell'Eurosistema, il nostro Mario Draghi avrebbe chiesto ai ministri dell'Eurogruppo, riuniti a Bruxelles, un'accelerazione sul fronte delle riforme strutturali per consentire al QE Bce di avere un impatto duraturo sulla crescita economica.
Stamane è previsto un intervento congiunto dei ministri delle Finanze italiano e tedesco, Padoan e Schaeuble, alla commissione Affari economici del parlamento europeo. Ieri Padoan ha spiegato che l'Italia sta valutando come sfruttare al meglio le possibilità offerte dalle regole Ue sulla flessibilità .

DATI ECONOMICI DELLA GIORNATA DI OGGI
Anche oggi è prevista la diffusione di dati macroeconomici di rilievo.
Questa mattina è prevista la diffusione del Pil britannico del quarto trimestre. Le stime degli analisti prevedono una crescita dello 0,6% congiunturale (dallo 0,7% del terzo) e del 2,8% tendenziale (da 2,6%).
Nel pomeriggio invece sono previsti diversi dati dagli Stati Uniti: in particolare saranno diffusi i dati relativi agli ordini di beni durevoli, stimati in risalita dello 0,5% in dicembre dopo il -0,9% del mese precedente. Sempre dagli Usa, in agenda ci sono il preliminare sul Pmi servizi di gennaio (atteso in lieve aumento a 53,8 da 53,3 di dicembre) e l'indice di fiducia dei consumatori di sempre di gennaio (stimato in aumento a 95,1 da 92,6).

DOWNGRADE RATING RUSSIA
Per la prima volta da dieci anni S&P ha declassato il rating della Russia a "BB+", ovvero in area "junk".
Il downgrade fa seguito al credit watch negativo annunciato dall'agenzia in dicembre e motivato con il rapido deterioramento della flessibilità finanziaria e l'indebolimento dell'economia del paese.

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