In attesa delle “pagelle”…


E’ atteso per venerdì prossimo, 29 luglio, l’esito degli stress test sulle principali banche europee, con alcuni “sorvegliati speciali” sia ufficialmente sia ufficiosamente.

Come sempre, le indiscrezioni sui “promossi” e sui “bocciati” si rincorrono e i rumors si sprecano, per cui poco vale rincorrerli e fare congetture. Ad ogni buon conto, quello che c’è da sapere, salvo i “voti”, già lo sappiamo e cioè in casa nostra la situazione più delicata riguarda Mps, mentre fuori dai nostri confini patrii il bubbone si chiama Deutsche Bank.

Sulle ultime notizie a riguardo di queste due banche torniamo fra poco; intanto vediamo come si è mosso (anzi, come NON si è mosso il mercato obbligazionario in questo periodo).

Infatti, da tempo non si vedeva un’immobilità tale, con la struttura a termine dei tassi d’interesse che sembra inchiodata come su una tela, appena capace di micro movimenti quasi impercettibili.

La ZC Yield Curve rimane quindi sostanzialmente invariata rispetto alla rilevazione precedente, e il grafico qui sotto è piuttosto eloquente se confrontato con quello dello scorso articolo.


Rendimenti “free risk” stabili su tutta la curva con top sempre nell’intorno dello 0,80%; poco  mossi anche i forward su Euribor 6 mesi, impliciti nella curva ZC Yield Curve, a conferma che la stasi continua.

Manco a dirlo, stabili anche i CDS, soprattutto sui bancari, in attesa dell’esito stress test, come possiamo vedere dalla tabella qui sotto, che se confrontata con quella dello scorso articolo mostra variazioni insignificanti praticamente su tutti gli emittenti.

Sostanzialmente stabili anche i rendimenti dei benchmark decennali, così come gli spread vs Bund, come si vede dalla tabella sotto. Stringono in maniera leggermente più significativa Portogallo e Spagna, ma nulla di che.

Mercato del reddito fisso quindi in attesa, e forse anche un po’ assopito dal clima agostano. Salvo esiti particolarmente inattesi, non mi aspetto grandi movimenti in queste prossime settimane, anche perché sono del parere (del tutto personale…) che i mercati abbiamo già in parte scontato le “pagelle” che arriveranno venerdì. Ciò non toglie che in caso di sorprese (nel bene o nel male…) si possa avere un picco di volatilità; ma come sempre, per ciò che riguarda comunicazioni price sensitive, lo scopriamo sempre dopo.

Tornando a Mps e Deutsche Bank, è notizia di oggi che il piano di salvataggio della banca senese si concluderà questo venerdì. Mps è pronta a vendere al fondo Atlante 9,6 Mld Euro di sofferenze nette, cui si aggiunge un (ennesimo…) aumento di capitale da 5 Mld Euro. Tutto questo porterebbe ad un consistente alleggerimento per la banca dall’enorme somma delle sofferenze. L’aumento di capitale dovrebbe essere effettuato interamente con capitali privati, senza alcun supporto pubblico.

Stando a quanto riportato sul Sole24Ore di oggi, dI fatto, quindi, “la banca cartolarizzerà (tramite un apposito veicolo)10 Mld di sofferenze nette, di cui la tranche più rischiosa sarà acquistata da Atlante II, in cui confluiranno 1,7 Mld Euro della precedente sottoscrizione a cui si aggiungono 500 milioni di Cdp/Sga e altrettanti alle Casse di Previdenza. Altre risorse sono in arrivo anche da Intesa e UniCredit che, insieme, dovrebbero mettere circa 300 milioni. La tranche senior dovrebbe essere coperta da un prestito ponte di circa sei miliardi emesso da Jp Morgan”.

Alla luce di queste notizie, i bond subordinati Mps oggi si sono mossi al rialzo, anche se non con volumi entusiasmanti. Va da sé che un piano di salvataggio come quello sopra descritto (fermo restando il beneplacito della BCE…) allontanerebbe il rischio di un altro Bail-In, a tutto vantaggio ovviamente dei bond subordinati, che anzi paradossalmente sarebbero ulteriormente rafforzati dall’aumento di capitale.

Per ciò che riguarda Deutsche Bank la notizia è che l’utile netto nel secondo trimestre è crollato (sarebbe da dire letteralmente polverizzato…) del 98%. Le analogie con Mps sono molte: una tra tutte è che anche la banca tedesca esce da ben tre aumenti di capitale per un totale di quasi 22 Mld di Euro. Polverizzati anche quelli…

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