Piano Bar: sprazzi di luce nella notte dell'economia 1/3


Piano Bar di Virginio Frigieri
Sprazzi di luce nella lunga notte dell'economia 1/3

Alla fine il Dow rompe tutto… e ci siamo persi un treno… o forse no

Tranquillizzo subito l'amico Mariani, che di "fessi" nella covata ce ne sono almeno due… per cui perlomeno ci facciamo compagnia.
Bene, alla fine i miei timori sono stati smentiti ed il DowJones veleggia sopra i massimi di sempre. Adesso , volendo si può anche provare a sparargli se solo ci regala un uncino, un pull-back su cui mettere uno stop "umano".
A posteriori, col senno di poi, ci si potrebbe anche rammaricare di aver perso un bel treno e che in fondo aveva ragione quel lettore che in alcune circostanze mi criticava perché vedevo troppi lupi…
In realtà una crisi come questa nessuno dei presenti l'aveva mai vissuta, quelli che hanno visto la crisi del '29 se erano maggiorenni sono già morti.

E nonostante il Dow continui a salire è ancora da dimostrare che la crisi stia realmente finendo , anzi … in Europa ci siamo ancora dentro alla grande, e i motivi di preoccupazione sono ancora molti; se ci aggiungiamo il fatto di non aver comunque perso soldi in quest'ultimo periodo, allora il rammarico per i "mancati guadagni" a non aver creduto da subito al rialzo di quest'ultimo anno e mezzo, devo dire che si attenua di parecchio.

Le preoccupazioni, dicevo sopra, sono ancora molte e non vengono dalla mia povera testa, ma da personaggi che seguiamo ormai da anni e che finora abbiamo sempre reputato seri. Allo stesso tempo è innegabile che qualche nota positiva e qualche sprazzo di luce in questa lunga notte dell'economia, si intravede. Ho voluto aspettare questo weekend per uscire con il nuovo articolo perchè la barra di giovedì ha sancito un doppio ciclo di 58 sedute sul Dow e la barretta nera di venerdì potrebbe (condizionale d'obbligo) segnare l'inizio di un nuovo ciclo. Se poi non si vuole rincorrere il Dow Jones, ci si può sempre orientare sul Dax che sta arrivando a testare i massimi storici in questi giorni ma non ha ancora rotto.

Molti gestori consigliano anche per quest'anno di non dimenticarsi della Cina che pur con svariati problemi, dovrebbe mettere a segno ancora un bell'anno di crescita con consumi energetici sempre interessanti; e se la Cina continuerà a crescere anche quest'anno è probabile che il settore dei metalli industriali possa regalare qualche soddisfazione (ci sono esperti per esempio che prevedono un deficit di offerta sullo stagno). Ma anche nel settore dei metalli preziosi per oro e argento che ristagnano, si è mosso bene il palladio segnalato con ottimo tempismo da Bellosta, ed aggiungo io, che anche il platino potrebbe registrare un significativo deficit di offerta che potrebbe portare la quotazioni fuori dal canalone laterale in cui languono dal 2011. Se così fosse potremmo rivedere il platino verso i 1.900-2.000 $/onz . Insomma a voler far qualcosa, è chiaro che qualche tema si trova sempre. Ma come ho detto sopra di motivi di preoccupazione ce ne sono ancora tanti e allora prima di impegnare una fetta importante dei propri risparmi, non mi bastano una decina di sedute al rialzo sul Dow; serve anche il coraggio e non basta nemmeno quello: serve anche quel pizzico di incoscienza che comincia a fare a pugni con la mia età che avanza.

Per inciso qualcuno crede erroneamente, poichè cito spesso Precther di cui sono un fedele ed abbonato lettore, che io mi stia facendo condizionare dalla sua inclinazione catastrofista. Purtroppo per voi io seguo e leggo molti altri personaggi di dichiarata fama che magari non arrivano ai picchi di pessimismo del succitato, ma ciò non di meno non sono affatto ottimisti.

Oggi pertanto, toglierò spazio ai grafici per andare a vedere cosa dicono altri personaggi di indiscussa fama.

Inizio allora con il buon Jim Rogers che in un intervista di qualche giorno fa a New York ha tracciato uno scenario con tinte più fosche del solito dichiarando di avere paura di fronte alla crescente incertezza sulla ripresa dell'economia, e alla politica accomodante delle banche centrali. In particolare la sua denuncia mette al centro i risparmiatori che rischiano seriamente di essere inghiottiti dalla crisi globale. "E' una situazione che, avrà conseguenze terribili. E' la prima volta nella storia che più Banche centrali stanno stampando moneta a ritmi elevati, ma in questo modo sviliscono il valore delle loro valute", spiega, rilanciando la domanda del momento: "E poi cosa succederà?" Il guru di Wall Street ammette di aver preso posizione sul dollaro , ma di non aver fiducia nel biglietto verde perché "sarà al centro di forti turbolenze finanziarie. La stessa cosa , dicasi per l'oro il cui prezzo potrebbe crollare da un momento all'altro". Ma il fattore più rischioso secondo l'esperto americano è altrove. Si tratta del ridimensionamento della classe dei risparmiatori. "Da sempre nel corso della storia in tutti i Paesi c'è sempre stata una classe media che risparmiava quanto guadagnava per investire nel suo futuro. Oggi non è più così. La crisi del debito ha eroso la capacità di risparmio. E tutto questo nel lungo termine avrà conseguenze terribili in quanto quando si distruggono i risparmi della gente, si cancella anche il loro futuro. Se ripercorriamo la storia e andiamo a vedere cosa è successo ai tedeschi quando hanno cancellato la loro classe media nel 1920 è stato drammatico per la Germania. Lo stesso è successo in Italia. Quando le economie crollano, le persone cercano risposte nei loro politici, ma cercando i salvatori della Patria il rischio di sbandare è ancora più grande."

Il giorno successivo parlando dell'Europa, rincara la dose Nouriel Roubini che dice:
"La Bce sara' costretta a tagliare i tassi di interesse per scongiurare il rischio di un nuovo aggravarsi della recessione nell'area euro, provocata dalla crisi del debito. Un'eventuale peggioramento della fase di recessione metterebbe a dura prova la tenuta del blocco a 17, perche' infiammerebbe ulteriormente le tensioni sociali e politiche. Draghi e i suoi colleghi del board dell'istituto di Francoforte hanno deciso di mantenere i tassi di interesse invariati al livello record negativo dello 0,75%, dove stanno da giugno dell'anno prima. Questo nonostante le previsioni secondo cui l'inflazione scenderà' ancora sotto il tetto fissato dalla banca centrale e secondo cui nel 2013 l'economia dell'area della moneta unica si contrarrà' di quasi la stessa percentuale dell'anno scorso."
Prima che parlasse Draghi, una ristretta cerchia di economisti sperava che l'esito incerto delle elezioni politiche italiane ed il peggioramento generale dell'outlook economico, avrebbero convinto Draghi ad un nuovo taglio del costo del denaro, ma così non è stato. A mettere ulteriori pressioni su Draghi ci ha pensato il numero uno del Fmi, Christine Lagarde che durante una visita in Irlanda, ha osservato che la Bce ha ancora spazio di manovra per ridurre i tassi guida.

Ma andiamo avanti: in una recente analisi il Wall Street Jurnal ha calcolato che i costi del programma di assistenza sanitaria ai poveri, (Medicare) superano attualmente i 42 mila miliardi di dollari; una cifra da capogiro a cui ben difficilmente potranno far fronte le nuove generazioni di lavoratori che già si indebitano per far fronte alle rette universitarie. Insomma nonostante i nuovi record del DowJones la crisi morde e le famiglie americane si riscoprono incapaci di trovare una via d'uscita. Ormai tutte le fasce di età della popolazione in qualsiasi stato d'America sono toccate dalla mancanza di una ripresa convincente.
I sondaggi dicono anche che un buon 22% degli over 65 negli Stati Uniti, non dispone di alcun reddito per far fronte alla sua vecchiaia e il presidente di Peak Prosperity Adam Taggart denuncia che il 49% degli americani attivi (uno su due) non riesce a risparmiare nulla per la sua pensione..
Se poi ci spostiamo su chi è già in pensione le cose non vanno meglio. Un terzo dei pensionati dipende dai programmi sociali percependo in media un reddito pari a 1.230 dollari al mese, mentre un altro terzo (il 34%) di anziani riesce a fare fronte alle spese di base come le rate del mutuo o gli alimentari grazie all'utilizzo della carta di credito.
Sul fronte delle aziende cambiano i soggetti ma la musica rimane la stessa. Con l'avanzare della crisi, i manager americani hanno deciso di votarsi all'automazione, nella ricerca di una spinta più produttiva la quale però ha contribuito a impoverire ulteriormente la società. Milioni di posti di lavoro sono così andati in fumo. Ma anche per chi un lavoro ce l'ha, la situazione non è semplice. Con il costo della vita in crescita, una famiglia americana che guadagna in media 50mila dollari l'anno oggi si trova in serie difficoltà. Da Wall Street qualche banker abbozza dicendo che la Borsa ha rivisto i massimi dal 2001. Ma in molti economisti ritengono che sia tutto un bluff costruito sulla politica accomodante della Federal Reserve che spingendo i tassi di interessi verso zero, finisce per sostenere artatamente la performance della Borsa. Il risultato, anche questa volta, potrebbe non essere molto edificante: finirà per creare una nuova bolla sulle azioni, le obbligazioni e anche sul mercato immobiliare. Questa è l'aria che si respira se si toglie un attimo la testa dei grafici e si guarda quello che accade nella vita quotidiana e nella società americana

Per chiudere questa carrellata di "buone notizie" vi propongo infine una sintesi della lunga analisi condotta a fine novembre scorso in cui Harry Dent traccia quelle che lui ritiene saranno le linee guida del prossimo decennio. E' un documento particolarmente corposo di cui oggi metto la prima parte.
Personaggio forse in Italia meno conosciuto di Precther, ma sulle scene da diversi decenni, Harry Dent è uno studioso di tendenze e cicli economici e demografici con particolare attenzione a come i secondi condizionano spesso e volentieri pesantemente i primi.
Harry Dent , laureato ad Harvard MBA, consulente di Fortune 100, è stato uno dei primi analisti a prevedere alla fine del 1988/inizio '89 l'arrivo della fine del boom economico giapponese dicendo che da quel top sarebbero seguiti almeno 12-14 anni di recessione. Pochi mesi dopo previde la crisi "breve ma forte" dell'economia americana del '90-'92 ma disse anche che dopo quella crisi gli Stati Uniti si sarebbero imbarcati nel più grande boom dei mercati azionari della storia americana dicendo che il Dow Jones sarebbe arrivato a 5 cifre (allora ballava attorno a 2.700-3.000 pti) e molte altre cose su cui non voglio tediarvi. Queste previsioni sono state anche riportate su un suo libro del 1993 "The Great Boom Ahead" che fece abbastanza scalpore dato il momento storico particolare in cui usciva; c'erano appena stati due anni di pesante recessione, La prima guerra del golfo scatenata dall'attacco dell Iraq al Qwait aveva mandato il prezzo del petrolio alle stelle e gli Stati Uniti di nuovo in guerra; i prezzi delle case erano crollati e la fiducia dei consumatori piuttosto scossa e compromessa… insomma molta gente derideva queste previsioni sul Dow a 10.000 pti e molti pensavano che quelli dello studio di ricerca di Harry Dent fossero dei pazzi… poi sappiamo come è andata.

Bene, quello che segue è la sintesi dell'analisi che lui traccia per il prossimo decennio con particolare riguardo a quello che ci attende dalla seconda metà dell'anno e per tutto il 2014. Non essendo il mio inglese perfetto spero che se mi è scappato qualche errore non sia di sostanza;

Harry Dent:
• "La disoccupazione si sposterà ancora una volta verso il 15% a livello nazionale che diventa un 25% se si considerano anche i disoccupati di lunga durata che orami il lavoro non lo cercano nemmeno più.
• I prezzi delle case dovranno cadere di un ulteriore 30%, nonostante gli sforzi più grandi mai compiuti nella storia a livello di stimoli economici e nonostante i tassi di interesse sui mutui ipotecari siano i più bassi degli ultimi 40 anni.
• Gravati da un debito privato record di 42 trilioni di dollari (42.000 miliardi), corrispondenti ad una cifra stimata di 140.000 $ a testa per ogni uomo, donna e bambino dell'America, con redditi in calo e nessun patrimonio nelle loro case, i fallimenti personali e i pignoramenti immobiliari saliranno di almeno un 30%
• Senza più soldi federali di ritorno (ndr chiaramente per minor gettito fiscale) e coi loro bilanci in crisi, stati e governi municipali, saranno costretti al default, specialmente a livello di città e contee. Molti stanno già camminando con passo malfermo sull'orlo del baratro.
• Di fronte ad enormi carenze di entrate, il deficit federale si gonfierà da 1,3 trilioni di dollari a 2,5 trilioni di dollari (2.500 miliardi di dollari).
• Con una capacità di spesa di governo, imprese e privati cittadini prosciugata, il Dow e tutti gli altri indici crolleranno almeno del 60%… raggiungendo un minimo di 6.000 punti entro la fine del 2014 e un minimo finale in area 3.300-3.800 punti entro il 2020. L'oro a sua volta precipiterà fino a 750 dollari l'oncia e probabilmente più giù nel prossimo decennio.

So che si tratta di previsioni audaci e cupe, chiosa Mr. Dent, ma questo scenario è stato praticamente preordinato per accadere fin dalla metà degli anni '90 quando le bolle delle azioni e dei beni immobiliari sono iniziate e i "Baby Boomers" si dirigevano verso i loro anni di picco di spesa che si sono conclusi nel 2007."

(Se vuoi saperne di più sui "Baby Boomers" e la classificazione delle generazioni americane metto il link ad un mio vecchio articolo del 2004 dove parlavo di sistemi pensionistici.
"Sistemi Pensionistici : Atto finale":http://www.lombardreport.com/2004/9/29/piano-bar-di-virginio-frigieri-sistemi-pensionistici-atto-finale ) .

L'elenco di previsioni azzeccate da Dent è veramente impressionante ma come lui stesso tiene a precisare :
"non si tratta né di fortuna né di magia voodoo… non abbiamo sfere di cristallo né poteri speciali… il nostro studio di ricerche ha solamente una solida conoscenza e comprensione delle tendenze economiche e demografiche che hanno reso questi eventi quasi preordinati… quando sai certe cose … quando per esempio sappiamo che:
• ogni 500 anni c'è una "innovazione mega" – come la stampa o il computer – che cambia per sempre il nostro modo di vivere e porta a decenni e secoli di prosperità …
• _ogni 250 anni circa vediamo sconvolgimenti delle nazioni e delle istituzioni , come la rivoluzione americana e la rivoluzione industriale o quello che sta succedendo oggi in Medio Oriente e nel mondo emergente , che portano a una espansione della libertà e dei diritti umani…_
• Ogni generazione ha un ciclo di spese note che possono influenzare i mercati in modo prevedibile: da quando nascono … a quando comprano tutto, dai microcircuiti per musica , alle patatine , dalle auto alle case … a quando smettono di spendere e cominciano a risparmiare per la pensione …
• Che la nostra economia ha raggiunto il picco ogni 40 anni sui cicli generazionali, quasi come un orologio …
• Che i prezzi delle materie prime fanno un picco ogni 30 anni …
• Che le parti iniziali della maggior parte dei decenni iniziano deboli, anche in tempi di boom …
• Che ogni quattro anni, c'è una significativa correzione del mercato azionario, e ogni quattro mesi ne avviene su una scala minore …

Quando si sanno e si conoscono in modo approfondito queste cose a cui applichi della buona scienza, è davvero sorprendente come il futuro diventa chiaro, e come si possa diventare ricchi sapendolo… una volta che vi avrò mostrato alcune delle cose che accadono riguardo a queste tendenze demografiche e socio-economiche e come i loro effetti sull'economia si siano rivelati inarrestabili per centinaia di anni, penso che non vi avrò solo convinto, ma anche stupito.

Ora mentre gli esperti si chiedono dove si dirigerà la prossima fase dell'economia … seduti sopra qualcosa come mille miliardi di dollari di deficit … maggiori imposte … o quello che sarà il prossimo passo dei cinesi … noi vi diciamo che quello che la maggior parte delle persone non capiscono, e cioè che nulla di tutto questo è importante …

Perché?

Perché, come la nostra ricerca suggerisce, quello che sta per accadere nei mercati e nell'economia del 2013/2014, e al di là del decennio, era praticamente preordinato già negli anni 1970 e 1980 …
Quando la "Baby Boomers" – il più grande tsunami generazionale della nostra storia – discese sulla forza lavoro in massa tra il 1968 e il 1978, hanno messo in moto una serie di eventi economici, come una massiccia inflazione, così prevedibile che chi li ha seguiti avrebbe potuto diventare milionario molte e molte volte.

Perché?

Perché i giovani sono costosi… prima per crescerli… e dopo per integrarli nel mondo del lavoro.

Ora queste stesse persone, i cui guadagni e le cui spesa unite all'innovazione tecnologica hanno alimentato il più grande boom economico della storia, sono in procinto di scatenare una delle più grandi crisi economiche viste nel paese … un rallentamento lungo…, con la deflazione…, poiché ora risparmiano e vanno in pensione.

E 'praticamente inevitabile per un semplice motivo …

L'ultimo dei big spender
Senza tante fanfare intorno al 2008 gli ultimi "Boomers" detti anche "Big Spender" gli ultimi grandi spendaccioni sono usciti dal ciclo dei loro anni di massima spesa; non rincorrono più le automobili elaborate, le case grandi, le proprietà per le vacanze o tutti gli elettrodomestici, i mobili gli apparecchi e le cose che le riempiono. Queste persone stanno entrando in una fase nuova di zecca agli sgoccioli della loro vita. Cominceranno ad allontanarsi dagli affari e dal consumismo e questo farà nascere meno aziende nuove e meno posti di lavoro e questo (e qua arriva il carico da undici) provocherà una riduzione consistente di entrate fiscali nei prossimi anni.
Per farla breve siamo nella situazione in cui un'intera generazione più numerosa delle attuali, che aveva innescato il boom dei passati decenni, sta smettendo di spendere tutta insieme sulle cose che tipicamente hanno guidato e guidano la crescita economica: gli alloggi, le automobili, i mobili e gli altri articoli di largo uso e consumo. L'ultimo dei "grandi spendaccioni" è andato in pensione o sta risparmiando negli ultimi anni prima di andarvi. L'impatto economico che avrà nei prossimi anni sarà devastante, ma … era risaputo e prevedibile.

Nei prossimi mesi terminati gli ultimi libri di Della Luna mi ripropongo di parlare di "Decrescita Felice".

Un perfetta "tempesta economica "

Naturalmente, quando si combina questa realtà demografico-economica con tutto il resto che accade nell'economia – i livelli del debito senza precedenti (sia personale che a tutti i livelli di governo), la volatilità delle valute, che sposta le basi di potere economico e il fatto che siamo alla fine della coda di una delle più grandi ere tecnologiche che non si vedeva dai tempi della rivoluzione industriale – il quadro che si dipinge per i prossimi anni è a dir poco preoccupante.

Ora … la nostra ricerca ci suggerisce che gli effetti di questi eventi avranno un inizio piuttosto innocuo. Ma una volta che il massiccio stimolo di liquidità che ha inondato l'economia fin dal 2009 comincerà a produrre i suoi effetti attraverso il sistema, le cose inizieranno cambiare.

Comincerà con un districare lento dei mercati che i principali media interpreteranno come una correzione tardiva… o solo una serie di alcune cattive settimane.
La stragrande maggioranza degli investitori faranno l'errore di pensare che si tratti di un calo provvisorio… ; penseranno che i mercati ruggiranno di nuovo dopo qualche riparazione "eroica" da parte dei governi così come avevano fatto nel 2009.
Ma questa volta non accadrà. Il QE3 lascerà il governo a secco di soldi. Le macchine da stampa resteranno a corto di inchiostro. I tassi d interesse a lungo termine continueranno ad aumentare in risposta agli stimoli irresponsabile.
Settimana dopo settimana, i mercati si snoderanno verso il basso … cadranno perdendo il supporto strategico di quota 11.000 e poi giù 10.000, poi 9000, 8000 … fino a 6.000 per la fine del 2014 dove stazionerà probabilmente in laterale per qualche anno per scendere definitivamente fino a 3.300 entro il 2022 , ma il momento più acuto della crisi sarà il secondo semestre si quest'anno e la fine del 2014.

Solo tra il 2020 e il 2023 con l'avvio del prossimo maggior ciclo di tendenza generazionale avremo di nuovo mercati che puntano in alto riprendendo a fare massimi. Non c'è nulla che io , che voi, che qualche statista o governo o squadra di esperti possa fare per fermare il prossimo imminente tracollo. Come la storia ha mostrato in più di un'occasione, queste tendenze economiche sono scolpite nella pietra come è il nostro DNA con cui siamo nati.

_Se si vede, tutte le economie in rapida espansione, producono eccessi . Così diventa eccessivo ciò che si spende per diventare proprietari di casa e il debito che spesso si fa per diventarlo, fuorviati dalla errata credenza che il prezzo delle abitazioni salirà sempre… oppure vedremo imprenditori sovra costruire , sovraprodurre attrezzi e strumenti o fare eccessive assunzioni, nella convinzione che il suo settore di mercato crescerà per sempre … o ancora ventenni o trentenni, fare due, tre e dieci milioni di dollari di movimentazione a Wall Street…_
Maggiore è il boom e più tempo ci vuole per rimuovere gli eccessi dal sistema. E francamente questa volta di eccessi del sistema ne abbiamo visti molti… dal boom immobiliare che ha spinto i prezzi ad aumentare del 130% in soli 6 anni agli eccessi di crescita aziendale, costruita per colmare le esigenze quasi insaziabili nel picco degli anni di spesa della Baby boom generation… una domanda che oggi non c'è più… agli eccessi di sovra spesa e debiti dei governi comprese le decine di migliaia di miliardi spesi per le guerre, fino ai recenti piani di stimolo e salvataggi aziendali, e dulcis in fundo un debito privato passato 20.000 miliardi di dollari a 42.000 in soli 8 anni dal 2000 al 2008 sminuendo il massiccio debito governativo. Debito che quest'anno veleggia già a 66.000 miliardi di dollari e finanziato in modo inadeguato dal governo federale..
Nel frattempo una bolla da eccesso di costruzione si sta indicendo in Cina e sarà la bolla più grande della storia universale.

Ma ricordatevi del perché io sono qui a dirvi queste cose …
Non solo ci si può proteggere da quello che c'è davanti …ma si possono fare fantastici profitti.
Alcuni delle più grandi fortune della storia sono state fatte non in tempi di boom, ma in tempi di crisi economiche … da parte di persone che hanno capito esattamente che cosa stava succedendo.
La fortuna dei Kennedy è stato fatto in questo modo … acquistando aziende a buon mercato e beni durante l'era della grande depressione Americana.
Anche Warren Buffet ha lanciato la sua carriera in quel modo … acquistando azioni a buon mercato nel 1970, quando nessun altro aveva lo stomaco per fare questo.
Il punto è che, quando si può essere sicuri su dove sta andando il futuro – quando sappiamo con certezza che i mercati e gli investimenti saranno influenzati-non ci sono limiti a quanti soldi si può fare.
Si consideri, per esempio, il successo di un investimento che avrebbe potuto godere se avessi saputo , come è certo che abbiamo fatto, che il Giappone stava per entrare il decennio più difficile nella sua parte posteriore storia economica nel 1989 …
Andando short sul Nikkei anno dopo anno, da allora, si poteva aver fatto una piccola fortuna.
Che cosa sarebbe successo se, durante le profondità della recessione del 1990, si fosse iniziato a mettere soldi nel mercato azionario, aspettando il previsto Bull Market concentrandosi su operatori consolidati nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione … aziende come Microsoft, Cisco e Dell?

Un investimento di $ 5.000 sulla upstart Cisco da sola poteva farti guadagnare più di 2,6 milioni dollari… come acquistando Microsoft, a 85c per azione e venduta a 58$ avrebbe moltiplicato per 67 volte l'investimento iniziale, ed infine 10.000$ su Dell avrebbero portato a più di 5,7 milioni di dollari. Invece ci sono un sacco di investitori che non si rendono conto che si possono fare grandi fortune anche durante i ribassi dell'economia.

Conoscere il futuro può farti ricco

_Il segreto è sapere cosa sta per succedere e quando sta arrivando … e poi prepararsi di conseguenza.
Ecco perché credo che il messaggio che vi mando oggi sia uno dei più importanti… se non il più importante che ascolterete nella vostra vita.
Perché in esso non solo rivelerò perché siamo diretti per una recessione economica di proporzioni storiche … ma mostrare ciò che ci si può aspettare di vedere praticamente mese per mese …
Vi mostrerò anche modi concreti di trarre profitto , tra cui un piccolo "investimento assicurativo" si può fare in questo momento che vi costerà qualche centinaio di dollari … ma potrebbe fare di te un milionario come i mercati cadono ai nostri obiettivi previsti nel corso del decennio.
Quindi vorrei iniziare parlandovi dei tre principi guida che daranno forma al prossimo decennio…_

Verità n.1: La più grande generazione nella storia ha raggiunto l'apice del suo ciclo di spesa … è per questo che questa non sarà una recessione ordinaria.

Gli economisti, gli esperti finanziari, ed anche i responsabili delle politiche di governo, raramente parlano del più importante ciclo che guida le economie moderne come quella degli Stati Uniti e delle altre nazioni sviluppate.

Questo è …

Una nuova generazione viene circa ogni 40 anni.

E i membri di queste generazioni si muovono lungo un ciclo di vita prevedibile di guadagno, di spesa e di produttività.

Anche se come individui siamo tutti diversi , come gruppo facciamo cose facilmente prevedibili:

Se vediamo la Baby Boom generation:

Si entrava nel mondo del lavoro a circa 20 anni …

Ci si sposava a circa 26 anni e arrivavano bambini per le età di 28 o 29.

A circa 31 anni si compravano le prime case … poi si commerciavano case più grandi fino a 37-42, anni man mano che le famiglie crescevano.

Si arrivava all'età del picco di spesa – il periodo della nostra vita, quando si tende ad avere più reddito disponibile e ci concediamo auto, gadget e così via – tra 46 e 50.

Dai 50 in poi le abitudini di spesa tendono a cambiare drammaticamente. Si vede la pensione non lontana e si compiono sforzi concertati per risparmiare , mentre la spesa declina man mano che i figli lasciano il nido.

In pensione a 63 anni (in media) si tende ad avere il più grande patrimonio netto tra casa investimenti , attività e risparmi messi a riposo per vivere.

Sapendo queste cose si può vedere con decenni di anticipo quale sarà l'impatto delle generazioni che si succedono sull'economia in diversi settori di consumo dei mercati.

Quando si ha una generazione delle dimensioni di un maiale in un pitone, le esplosioni di fabbisogni in diversi settori saranno monumentali.
La Baby Boom Generation non era una generazione ordinaria avendo alzato di quasi cinque milioni di nascite all'anno le nascite del 1957 e poco di meno fino al 1961.

Per prevedere gli anni di boom più grandi , essendo i modelli di spesa prevedibili, bastava saltare 46 anni, il tempo necessario a portare la generazione ai suoi anni di picco di spesa.
Ufficialmente la Baby Boom Generation è considerata quella nata tra il 1943 e il 1960 ma la prima ondata negli Stati Uniti dopo il crollo delle nascite a seguito della crisi del '29 la prima onda di incremento delle nascite inizia già intorno al 1937-1938. Se sommiamo 46 anni al 1937 e al 1960, otteniamo 1983 quando il Dow ha rotto la congestione e lanciato l'onda III di ciclo della (V) di superciclo e il 2007 quando anche gli ultimi hanno raggiunto il picco degli anni di spesa e scoppia il bollone.
Il caso non è isolato, se si va indietro alla così detta generazione di Bob Hope che va dal 1909 al 1921/24 e si sommano 44 anni (all'epoca si iniziava prima a lavorare come a sposarsi), si arriva al 1953 e al 1968. Nel 1943 il Dow era 280 punti e nel 1968 932 con un incremento del 233%
Anche in questo caso gli anni di picco di spesa di una generazione hanno prodotto una grande crescita.
_E' altresì interessante notare che dal '68 all'82 sul Dow Jones abbiamo circa 14 anni di andamento laterale e questo è esattamente lo scenario che vediamo in anticipo per il prossimo decennio o giù di lì …_
_Sulla base delle scienza della demografia , l'economia americana era dunque preordinata a "girare alla fine del 2007, quando l'ultimo della generazione baby boom ha superato il suo massimo picco di spesa. Ora superati anche abbondantemente anche i 50 anni, l'economia si indebolirà ulteriormente…_
La bolla creata da un aumento senza precedenti di questa generazione della spesa non può essere mantenuta perché ora questa generazione ha necessità di ridurre le spese e risparmiare per la vecchiaia e come tutte le bolle doveva scoppiare.
A questo punto abbiamo visto cosa è successo nel 2008 e 2009. Naturalmente il governo ha fatto quello che ha pensato di dover fare; è intervenuto pompando migliaia di miliardi nell'economia attraverso QE!, QE2 QE Lite e Operation Twist poi diventato QE3 ancora in atto. Ma questi stimoli messi in atto con lo sforzo più recente del governo sembra funzionare ancora meno di tutte quelle che l'hanno preceduta, grazie al rallentamento della spesa e all'aumento del risparmio della più grande generazione nella storia.

Ironia della sorte questo "effetto Baby Boom" viene ulteriormente amplificato dal crollo improvviso e simultaneo dei beni immobili e l'enorme debito accumulato in quella bolla nonostante tutti i tentativi del governo di scongiurare il peggio, sta diventando di fatto un evento "impossibile da evitare".

Per questo sono qui a dirvi in questo momento: quella che ci aspetta non sarà una recessione ordinaria e gli americani andranno a sperimentare quello che i giapponesi hanno sperimentato quando hanno visto il loro culmine della loro Baby Boom generation. Il mercato azionario giapponese , immobiliare e l'economia sono diminuiti per 14 anni proprio come avevamo previsto nel 1988/1989.

A peggiorare ulteriormente le cose va poi considerato che quasi tutti i paesi europei hanno sperimentato i loro boom demografici negli anni post bellici e stanno raggiungendo anche loro il picco di spesa e stanno vivendo anche loro il cambiamento generazionale della spesa come noi.

Questa realtà farà con ogni probabilità di questa recessione una recessione GLOBALE. E' già evidente con le continue crisi in vari paesi della zona Euro (Grecia, Portogallo, Spagna) che il peggio della crisi NON HA ANCORA AVUTO LUOGO!.

_Poi c'è la prossima grande bolla pronta a scoppiare…_

_La CINA è matura per una grossa bolla, perché lo sviluppo è avvenuto in modo troppo rapido e caotico… hanno costruito citta per un milione di persone che a tutt'oggi non hanno ancora un solo abitante, ed infrastrutture poderose di cui non avranno probabilmente bisogno per i prossimi dieci anni a venire. Loro stanno facendo di tutto per trattenere la loro disoccupazione dal volare in alto dopo il crollo delle esportazioni avvenuto dal 2007 ad oggi a causa della crisi americana ed europea…_

_Ora in un attimo vi dirò come voi dovreste prepararvi per questi eventi con riguardo ai vostri investimenti, ai vostri affari e alle vostre vite…_

Bene questa era la 1° verità di Harry Dent… la prossima volta vedremo la 2° e la 3° per completare il quadro e le conclusioni ed i consigli nella terza ed ultima puntata.

alla prossima.

Leggi gli altri articoli della serie

.
"Piano Bar: sprazzi di luce nella notte dell'economia 2/3":http://www.lombardreport.com/2013/3/20/piano-bar-sprazzi-di-luce-nella-notte-dell-economia-2-3

"Piano Bar: sprazzi di luce nella notte dell'economia 3/3":http://www.lombardreport.com/2013/3/22/piano-bar-sprazzi-di-luce-nella-notte-dell-economia-3-3

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