Focus novembre


DRAGHI WEIDMANN: PUNTI DI VISTA DIVERSI
Possibili spunti potrebbero arrivare dal bollettino mensile e dagli interventi dei consiglieri Knot e Lautenschlaeger, dopo che
Nel corso di un convegno tenuto ieri a Roma in occasione della commemorazione dell'economista Federico Caffè, Mario Draghi, ha ribadito l'intenzione di mantenere i tassi all'attuale minimo storico per un ampio lasso di tempo, tenendo aperta la porta ad altre misure non convenzionali.

Con questo intervento il presidente sembrava quasi replicare a distanza agli advisor economici del governo tedesco che hanno puntato il dito contro le misure varate da Francoforte e suggerito di evitare un allargamento consistente del bilancio finché non emergeranno segnali più chiari di deflazione.
Intanto e sempre ieri anche Jens Weidmann, ha affrontato l'argomento e pur definendo appropriato l'attuale orientamento di politica monetaria, ha ribadito di essere contrario all'acquisto di titoli di Stato operazione che potrebbe determinare conseguenze negative dal momento che potrebbe spingere i Paesi ad indebitarsi.
Ulteriori spunti potrebbero arrivare dal bollettino mensile e dagli interventi dei consiglieri Knot e Lautenschlaeger

YELLEN: POSSIBILE UN INTERVENTO
Sempre in ottica di politica monetaria sarà da monitorare un possibile intervento della numero uno di Fed, Janet Yellen in un momento in cui le attese degli operatori dei mercati sono orientate ad un rallentamento della tempistica del rialzo dei tassi influenzati anche dal governatore di Banca d'Inghilterra Carney, che ha di fatto mantenuto la prospettiva di un restringimento della politica monetaria nel medio termine.
Attualmente si prevede una ripresa dei tassi a far data dalla seconda metà del prossimo anno, a fronte di un'inflazione che potrebbe scivolare sotto l'1% nei prossimi sei mesi.

CINA: ULTERIORI SEGNALI DI RALLENTAMENTO
Nuovi segnali di rallentamento dalla Cina. A ottobre, infatti, la produzione industriale è cresciuta del 7,7% su base annua, contro attese di mercato che convergevano su un incremento dell'8%, valore identico a quanto registrato a settembre. Inferiori alle attese anche le vendite al dettaglio che in ottobre hanno mostrato un incremento tendenziale di 11,5%, contro attese di consenso pari al +11,6% valori in linea al mese precedente.

GIAPPONE: MIGLIORA LA FIDUCIA
Netto miglioramento del dato relativo alla fiducia delle imprese manifatturiere giapponesi rilevato nel corso del mese di novembre. L'indice sale da 8 punti registrati a ottobre a 13 punti.
Per contro è da sottolineare che le stesse aziende si aspettano un peggioramento per il prossimo febbraio, quasi a sottolineare una diffusa cautela nei confronti dell'economia. Da segnalare anche l'improvviso e inaspettato aumento degli ordinativi ai macchinari core, cresciuti del 2,9% a settembre, contro attese di consenso che indicavano un dato negativo del 1,9% su mese dopo +4,7% ad agosto.

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