Piano Bar: sognare non costa nulla...


Piano Bar di Virginio Frigieri
*Sognare non costa nulla…*

Premesso che dispiacerebbe anche a me mandare in fumo i sogni di un Ftse All Share a 45.000, mi corre l'obbligo di commentare le ultime chiusure di Wall Street che sono brutte finchè si vuole e preludono a mio avviso ad un ritorno dell'orso a Wall Street.
Tranquilli il colpo definitivo del K.O non c'è ancora , ma se sopra 25.000 sarà un attimo vedere il Ftse all Share arrivare a 45.000, allora sotto 16.500, il tempo per ritrovarsi il Dow Jones a 10.400 punti va calcolato in nanosecondi.
Nell'ultimo articolo vi avevo accennato all'ending diagonal in formazione sul Dow Jones ed avevo mostrato anche la trendline che collega i tre massimi (2000-2007-2014) che finora ha impedito all'indice di decollare verso massimi molto più alti degli attuali. Oggi riprendiamo il discorso nel dettaglio di questo pattern, perchè con lo sviluppo di questi giorni vanno ad incasellarsi molti aspetti di "quadratura tecnica". Cominciamo col primo grafico Monthly in cui vi ho indicato i livelli del modello d'onda in corso, e il ritracciamento minimo che mi aspetto dalla conclusione dell'onda attuale a 10.449 punti; ma fate attenzione! Sperate che quel menagramo di Frigieri non ci abbia capito una mazza perchè se l'onda attuale fosse veramente una b di cycle, allora il target della c sarebbe ben al di sotto del minimo della a di cycle.

Il prossimo grafico invece esplode la metà più recente del grafico precedente dal 2008 ad oggi.

In questo grafico ho esploso l'onda a di grado Cycle nelle cinque onde di grado primary. Per l'onda b di cycle sono sceso di due ulteriori livelli, numerando il livello Primary e per le onde più significative sono sceso a livello minor (numeretti rossi più piccoli).
La prima considerazione è che con il massimo della barra di lunedì l'onda C cerchiata è quasi uguale (appena più lunga dell'onda A cerchiata… e sul piano dei tempi la durata dell'onda C cerchiate è 1,23 volte il tempo di onda A cerchiata. Queste proporzioni auree sono abbastanza frequenti e normali.
Nel prossimo grafico su scala Daily vediamo il wedge e la sua rottura al rialzo ed il successivo precipitoso rientro che conferma la figura stessa. In pratica la trendline superiore è già stata rotta al rialzo e subito dopo al ribasso realizzando un perfetto throw-over descritto a pag.73 della bibbia di Elliott.

La candela nera di ieri sera che rientra nel wedge conferma la validità della figura che del resto se avesse continuato a salire aveva ormai poco spazio prima di invalidarla. Ricapitoliamo:
Se onda 5 avesse raggiunto quota 17061,50 , l'onda 3 sarebbe diventata la più corta dei tre movimenti impulsivi (onde 1, 3, 5); ma questo è uno dei pochi punti fermi nella teoria delle onde di Elliott, che dice che onda tre non può MAI essere la più corta delle tre altrimenti l'interpretazione del modello è sbagliata. In colore marron si vede ed è spiegato come è stato determinato il limite di 17.061,50. Ma già da venerdì scorso c'erano molti segnali che la figura era completa sia dal punto di vista dei prezzi che sull'asse dei tempi. Se osservate in blu le durate di onda 1, 3 e 5 sono in rapporto aureo; onda 3 si sviluppa in un tempo che è circa la metà di onda 1 (0,50) e onda 5 si sviluppa in un tempo che è circa 0,618 il tempo di onda 3.
Le onde correttiva 2 e 4 come price space sono in rapporto aureo; onda 4 ritraccia 390 punti che sono circa i 630 di onda 2 * 0,618.
L'ending diagonal avviene principalmente nella parte terminale delle quinte onde, quando il movimento precedente è andato troppo , decisamente troppo veloce. In tutti i casi è spesso in corrispondenza dei punti di terminazione dei modelli più grandi , indicando l'esaurimento del movimento più ampio. L'ending diagonal è una classica figura di terminazione del trend e in questo caso rafforzato dal throw-over.

La foratura al rialzo dell'ending diagonal è una ulteriore conferma che il trend in essere è alla frutta. La recente strappata verso l'alto aveva generato un picco di ottimismo , una domanda quasi record di debito spazzatura e una profonda pausa della volatilità.
La perforazione del cuneo sul lato alto del wedge genera una figura che Elliott battezzò come "throw-over" spiegato a pag.73 della bibbia di Elliott. Si tratta di un termine usato per descrivere il passaggio terminale all'interno di una quinta ondata. Sia che si tratti di un trend channel delimitato da linee parallele sia che si tratti come in questo caso della trendline superiore di un ending diagonal, un throw-over è una raffica finale di acquisti (vale anche per le vendite su un trend al ribasso) che culmina con una perforazione della trendline superiore come in questo caso o della trendline inferiore se si trattasse di un trend ribassista. La figura si conferma nel momento in cui i prezzi rientrano all'interno della figura stessa. E' come il rush finale di botti , quando andate a vedere uno spettacolo di fuochi d'artificio. L'ultima e più forte conferma, sarà il momento in cui anche la trendline inferiore sarà perforata al ribasso e, top del top, ritestata dal basso verso l'alto per l'ultima fuggitiva carezza. Lì vi consiglio di puntare short anche i risparmi della nonna.

Come ultimo grafico vi posto il Dow Jones Transport che da aprile a luglio del 2007 fece la stessa identica figura prima di precipitare da 5.500 punti a 2.500 (primavera 2009).

Speriamo che, con un magistrale colpo di reni, il Dow Jones giri di nuovo la testa in su e possa smentire il povero Frigieri, ma questo mi stava dirvi e questo vi ho detto, poi… sognare non costa nulla!

Alla prossima

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