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BCE: RIUNIONE DI POLITICA MONETARIA E DISCORSO DI DRAGHI
Grande attesa per la riunione di politica monetaria, con successivi annuncio sui tassi e conferenza stampa di Draghi.
Paiono ormai da escludere nuove misure da parte di Francoforte; tuttavia, dalle parole del governatore centrale potrebbero arrivare indicazioni su un eventuale programma futuro di 'quantitative easing' e su una possibile iniziativa per l'acquisto di cartolarizzazioni (Abs).
E' opinione diffusa tra gli operatori che la Bce lancerà un programma di 'QE' entro marzo e procederà all'acquisto di Abs nel tentativo di prevenire la deflazione e imprimere slancio alla crescita nella zona euro.
Vi segnaliamo e a puro titolo informativo alcune considerazioni tratte da un articolo de "Il sole 24 ore":

_………….. "Ci sono però parecchi dubbi sia sulla fattibilità, che sull'efficacia sull'economia reale di un'operazione del genere.
Per quanto riguarda l'acquisto di titoli Abs (per i quali la Bce ha chiesto una consulenza al super gestore BlackRock) bisogna aspettare probabilmente che il mercato degli Abs si ricrei con numeri importanti nell'Eurozona. Dal 2008 (da quando è scoppiata la crisi prima finanziaria ed economica, ironia della sorte, proprio a causa di titoli Abs, statunitensi però, quelli legati ai mutui subprime concessi negli Usa tra il 2003 e il 2007) il mercato di Abs si è decisamente ridimensionato in Europa. E' probabile che la Bce prima di annunciarlo nei dettagli (dopo che ha lasciato intendere le sue intenzioni già da giugno) stia aspettando che tecnicamente questo mercato si formi, ovvero che le banche impacchettino i loro prestiti e mutui in titoli cartolarizzati, forti della copertura che avrebbero da parte della Bce. In questo modo la Bce "stamperebbe moneta" per ripulire i bilanci bancari da prestiti ci sia augura non "eccessivamente cattivi". Le banche avrebbero quindi in teoria mano più larga per prestare all'economia reale. In teoria, e fra un po' vediamo perché.
Ci sono perplessità anche sulle modalità entro cui la Bce possa annunciare una parte di "qe" relativo all'acquisto di titoli di Stato dei Paesi dell'Eurozona, aumentando le riserve bancarie che glieli cedono. I trattati europei vietano che la Bce finanzi singoli Stati. Un punto su cui ci si è già scontrati nel 2010-2012 quando la Bce ha acquistato i titoli di Grecia, Italia, Spagna e Irlanda nel cosiddetto piano Smp (Securities Markets Program). In che modo potrebbe farlo? Acquistando titoli in proporzione alle quote di partecipazione dei singoli Paesi? In questo caso la Bce comprerebbe più Bund che BTp e Bonos perché la Germania ha una quota maggiore di Italia e Spagna e quindi lo spread potrebbe allargarsi, anziché restringersi. E poi, con rendimenti nominali già profondamente bassi (non quelli reali visto che siamo in deflazione) quale efficacia avrebbe sull'economia reale utilizzare questa nuova liquidità per far scendere ulteriormente i rendimenti ma mantenendo sostanzialmente invariati gli spread?"………_

E' evidente che tutto ciò parte comunque da Mario Draghi e dalle sue parole pronunciate a Jackson Hole: è in quel frangente che si sono alimentato le attese di stimolo da parte della Bce.

MERCATO PRIMARIO
Sono attesi per domani i dati relativi ai quantitativi di Bot posti in asta la settimana prossima.
Nel frattempo prosegue l'attività del primario in altri paesi della zona Euro: dopo Portogallo e Germania ieri, oggi sarà la volta di Francia, con l'offerta di 8-9 miliardi euro Oat 10 novembre 2014, Oat 15 anni maggio 2030, Oat 30 anni maggio 2045; in campo anche la Spagna, con l'asta del bono ottobre 2024, e ottobre 2044.

USA: DATI OCCUPAZIONE SETTORE PRIVATO
E' prevista per domani la diffusione dei dati relativi ai non-farm payroll; oggi invece verranno pubblicate le cifre relative al comparto privato e la richiesta settimanale di sussidi di disoccupazione.
Le attese relative al rapporto Adp sulla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore privato in agosto sono di 220.000 nuovi impieghi dopo i 218.000 di luglio. Le richieste iniziali di sussidio settimanale dovrebbero invece attestarsi a 300.000 unità.

BANCA DEL GIAPPONE
Come era stato ampiamente previsto, al termine della riunione di politica monetaria la Bank of Japan ha deciso di lasciare invariato il programma di stimolo e ha mantenuto la propria visione ottimistica sull'economia.
Da segnalare tuttavia che nello stesso frangente sono state tagliate le stime relative al mercato immobiliare e si sottolineato il fatto che la produzione resta debole. I tassi di riferimento giapponesi sono a 0-0,10% dall'ottobre del 2010.
Ricordiamo anche anche il Giappone è uno dei nostri preferiti, sempre con un etf con cambio coperto.

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