Tutto ciò che c'è da sapere sul Petrolio


Siamo di ritorno dal meeting annuale con Etf-Securities e come promesso vi facciamo un sunto di quanto emerso dall'esposizione del bravo Leonardo Maugeri che, ricordiamolo, è stato l'unico ad evidenziare con netto anticipo (forse un po' troppo a fare gli avvocati del diavolo) un top storico per l'Oil.
L'attuale crollo del petrolio ha varie cause:
Tutto è partito dallo shale gas-Shall oil americano grazie al quale è arrivato sul mercato un nuovo ed incredibile offerente, gli Stati Uniti per l'appunto con il loro fracking.
L'altra causa chiave è legata alle grandi società petrolifere: pare che tutte abbiano investito troppo e male e una volta investito miliardi (senza risultati), anche con un calo importante del prezzo dell'oil, non si possa più tornare indietro e ciò vorrà dire nuovo petrolio in offerta in arrivo a prescindere dal prezzo del mercato. Tagliare i costi non servirà a nulla visti gli enormi investimenti fatti ad occhi bendati: errori fatti sia cu cosa si è investito sia su come si è investito
Ultimo ma non per importanza, l'Arabia Saudita ha deciso di non tagliare l'offerta di petrolio al fine di fare crollare ulteriormente i prezzi dell'oro nero e cercare così di tagliare fuori dal mercato i produttori di shale oil.

Ciò però pare abbia due conseguenze.
La prima è che vi saranno meno entrate per l'Arabia e quindi alla lunga questo causerà una sofferenza non sostenibile. Pensate che con un oil a 45$ significa attingere alle riserve valutarie (circa 900mld $) per 10mld $ al mese per sostenere le spese del paese.
La seconda conseguenza dovrebbe essere quella di fare sì che il prezzo di estrazione dello Shale oil non sia più economicamente conveniente ma è qui la novità: non è per ora accaduto. Le novità tecnologiche e il know-how acquisito nel fracking hanno permesso di abbassare sensibilmente i prezzi di estrazione ed infatti, fino al 9 gennaio, la produzione di shale oil non è diminuita. Pare che i sauditi non siano ancora del tutto consapevoli del fatto che lo shale sia completamente diverso dalla produzione convenzionale: pensate che la produttività dello shale gas per singolo pozzo è negli ultimi anni aumentata di 6 volte, i costi di estrazione sono diminuiti al ritmo del 10% all'anno e che il picco di produzione si ha già nelle prime settimane di estrazione (novità assoluta rispetto al tradizionale).

Segnaliamo inoltre un dato importante: il break even dell'80% dello shale oil estratto negli Us è fra i 40 e i 42 dollari…come dire fino lì ci potremmo arrivare tranquillamente.

Il prezzo dell'oro nero continuerà quindi a crollare? Maugeri non ha dato chiari target ribassisti, ma si è limitato a dire di stare a guardare per altri 6 mesi prima di tentare eventuali acquisti.

Quello però che sembra certo è che il consumo di oil al mondo è attualmente di 92.5 milioni di barili al giorno contro una capacità produttiva di 101 ed al 2020 è stimata salire a 110,60 (la domanda non arriverà mai a questa quota); ciò significa che il prezzo del petrolio difficilmente riuscirà a tornare stabilmente sopra i 65$.

Alcuni flash di riflessione: il prezzo fiscale dell'Oil (ovvero prezzo del greggio che sostiene spese correnti del paese) in Arabia saudita è di circa 80$ mentre negli Emirati Arabi è 40$. In Venezuela si parala di 140 (come dire il Venezuela è già in default).
Molto interessante il fenomeno delle centrali solari: le centrali fotovoltaiche in zone del mondo con tanto sole sono diventate come costi, concorrenti alle centrali a gas, novità assoluta. Guardare quindi i seguenti titoli leader nel settore per possibili investimenti di medio periodo: First solar e Sun Power (non conosciamo i titoli quindi ci riserviamo di analizzarli e darvi anche la nostra view in merito).

Nostro commento: pare chiaro che rivedere il petrolio stabilmente al rialzo non avverrà almeno nel breve periodo. Difficile ipotizzare un prezzo al quale sicuramente si può acquistare a cuor leggero. Tuttavia la nostra idea è che area 40-42 possa essere un importante supporto di medio periodo, attendiamo di vedere se e come il mercato ci arriverà.

Speriamo di essere stati d'aiuto nel capire meglio le variabili che governano l'oro nero

Redazione RC

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