Una perpetual dal taglio umano


I bond perpetual solleticano sempre il palato dei bond trader più capitalizzati, poiché a causa di lotti minimi proibitivi per i "piccoli" retail non possono essere inserite in portafoglio causa concentrazioni di rischio fuori da ogni logica.

Un'eccezione a questo status esiste, ed è una recente emissione di Lufthansa, che si colloca nella categoria dei bond perpetuals subordinati (scadenza agosto 2075…), per cui obbligazione a rischio elevato. Ma ha il grosso pregio di avere lotto minimo 1.000 Euro (sì, avete letto bene, 1.000 Euro) e quindi potenzialmente inseribile anche in portafogli medio-piccoli senza esporsi al rischio in maniera folle. Già un portafoglio di 50.000 Euro potrebbe accogliere il size minimo per un'esposizione del 2%, del tutto compatibile con un peso ragionevole da dare a questo tipo di bond.

Lufthansa ha in totale 3 bond sul mercato e al momento ha un Credit Risk accettabile (i CDS del debito senior sono contenuti), ma è sempre operante in un settore "ballerino".
Lufthansa ha registrato, sia nel secondo trimestre sia nel primo semestre, un incremento consistente dell'utile netto, nonostante le continue difficoltà' derivanti dagli scioperi indetti dai sindacati e le compensazioni dovute alle famiglie delle vittime dello schianto del velivolo Germanwings sulle Alpi francesi. In particolare, il vettore tedesco ha riportato nel secondo trimestre un utile netto di 529 milioni di euro rispetto ai 173 milioni dell'anno precedente. Le vendite sono salite del 9% su base annua a 8,4 miliardi di euro. Nel primo semestre, l'utile netto è aumentato a 954 milioni di euro, a fronte della perdita di 79 milioni del 2014. Il risultato è stato sostenuto dalla cessione della partecipazione in Jetblue Airways Corp. avvenuta nel primo trimestre. "I risultati del primo semestre sono solidi", ha dichiarato il Cfo Simone Menne, precisando che i miglioramenti sono stati in gran parte dovuti agli effetti delle poste straordinarie.

L'emittente ha la facoltà di richiamare il bond (opzione call) a febbraio del 2021 (struttura tipica delle perpetuals che prevedono sempre possibilità di rimborsi anticipati in determinate finestre temporali), e in seguito ogni 5 anni e mezzo. Le probabilità di richiamo al 2021 al momento non sono ovviamente preventivabili, e non esiste una "regola" poiché ogni emittente si comporta in modo differente in base alle esigenze contingenti; tuttavia essendo questi bond destinati prevalentemente agli istituzionali vi è sempre un occhio di riguardo alle call.

L'emissione ha un elevato grado di subordinazione, e in caso di default gli obbligazionisti di questo bond scenderebbero molto in basso a livello di priorità dei rimborsi, precedendo solo gli azionisti; inoltre l'elevato grado di subordinazione porta con sé le classiche clausole sulla sospensione delle cedole, decurtazione delle stesse e via discorrendo.

Pertanto, un bond a rischio elevato, e certamente non adatto a tutti gli investitori.

La scheda di valutazione proposta ipotizza la call al 2021 e il rendimento è indubbiamente interessante. Il titolo è quotato OTC ed anche al Lussemburgo. Come si vede dalla scheda il bond gira a sconto, poiché a fronte di un ASW "fair" in area 386 bps gira a EUR+396 bps. Ai prezzi correnti, e prendendo per buona la call al 2021 offre uno YTM del 4,20%.