Novità nella rubrica blue chips


Salve a tutti,

il mercato accenna un rimbalzo dopo il sell-off dei giorni scorsi. La spinta ribassista è stata anche più pronunciata di quanto mi aspettassi (avevo scritto che mi aspettavo 22021), ma il rimbalzo di fine giornata di ieri ha almeno temporaneamente allentato la tensione. Stiamo molto attenti e pronti a tirare i remi in barca da eventuali posizioni aperte, ma non facciamoci prendere dal panico. Una correzione era più che auspicabile visto il mercato molto tirato fino a pochi giorni fa.

Vi segnalo un cambiamento che sto implementando nella strategia sulle blue chips basata su trendline: ho potuto osservare tramite un primo backtest che lavorare su barre settimanali apporta diversi vantaggi. Innanzitutto riduce il rischio di movimenti fasulli, e riduce anche la possibilità di trovarsi con molte posizioni aperte contemporaneamente, come era avvenuto in alcune fasi di mercato in passato lavorando su barre giornaliere. I due svantaggi principali sono invece che le operazioni diventano di medio-lungo termine (ma qualcuno potrebbe ritenerlo un vantaggio) e che gli stop si dilatano. Ho però ovviato a questo problema introducendo un money management, di cui vi parlo tra poco.

Ho potuto osservare altre due cose: con barre settimanali è meglio usare un target più conservativo rispetto a quello basato sul minimo sotteso alla trendline; inoltre la gestione dinamica è penalizzante. Ciò significa che una volta aperta la posizione la si mantiene fino a che non tocca lo stop o il target, senza fare nulla nel mezzo.

Ho introdotto anche una componente di money management, che finora avevo accantonato in un cassetto mentale. Ipotizzando di allocare alla strategia un capitale di 50 mila euro, se in ogni operazione si mette a rischio lo 0.5% del capitale si può tarare la dimensione della posizione in modo che se andasse in stop apporterebbe esattamente una perdita di 250 euro (a meno di gap down, ovviamente). Tarando l'esposizione sul rischio fisso prescelto si riduce anche automaticamente la dimensione della posizione in caso di gap up, così da salvaguardare sempre il capitale, finanziario e psicologico.

A tempo perso seguirò anche il mercato delle mid caps, che essendo più volatili possono offrire qualche occasione in più. In questo ambito però adotterò un rischio ridotto: la metà di quello assunto sulle blue chips.

Seguirà post in merito a due interessanti occasioni di acquisto valide questa settimana.

Buon lavoro a tutti

Domenico Dall'Olio

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)