Cahier de doléance del 2018


Nella "letterina del 2018" pubblicata il 6 dicembre ricordavamo le operazioni compiute fino a tale data ed eravamo abbastanza soddisfatti dell'esito complessivo di un anno difficile. Successivamente siamo riusciti ad uscire anche da azioni IVS con una sfacciata fortuna.

Vogliamo ora riassumere alcune delle delusioni più cocenti dell'annata, delusioni che in massima parte concernono titoli mai consigliati su queste colonne e perciò scarsamente o mai seguiti da noi ma che illustrano forti delusioni per i soci.

- Partiamo, ovviamente, con l'azione Telecom sulle quali molti operatori scommettevano su una lotta all'ultima azione per controllare il capitale. Ma la situazione si è solo aggravata. E le azioni di questa operazione rialzista che sembrava facilmente prevedibile per molti commentatori (lotta tra Vivendi e fondo Elliott) hanno perso un quarto del loro valore nonostante i ricorrenti buy, oltre 1 euro. In questi giorni si parla di un rinnovato interesse di Elliott sul titolo e della voce che vorrebbero aumentare un poco la partecipazione fino al 10%. Se son rose.....

- Azione Saes Getters è riuscita a vendere benissimo buona parte del suo business più remunerativo ma dai massimi ha perso oltre il 35%. E la questione con le risparmio risulta ancora aperta..

- Azione Edison chiuderà l'esercizio in forte utile ma temiamo che tra svalutazioni e ammortamenti il dividendo alle risparmio salti al successivo esercizio. Il dividendo un giorno o l'altro sarà staccato, ma quando? Visto poi come i francesi trattano le minoranze (Parmalat) non c'è molto da esaltarsi. Ma sperare per il 2019 non costa molto.

- Azione Parmalat ha lanciato una OPA ad un prezzo deludente ma considerando quanto è accaduto in autunno sul mercato  questa operazione diventa quasi una liberazione in quanto permette di liquidare pacchetti consistenti di titoli senza far precipitare le quotazioni. 

- Azione GPI continua a macinare utili ma la quotazione scende, macchiata anche dal fatto che proviene da una SPAC. Ma tra le spac vi sono state anche ottime occasioni all'inizio (Fila, Sesa  ad ex) Il dividendo di azione GPI indora la pllola della discesa, ma è troppo poca cosa. Proprio pochi giorni fa ha chiesto il passaggio da AIM a MTA. Speriamo che questo porti ad una riscoperta dell'azione ed a scambi maggiori. I target ono di mggio con azione Ubi che ha fissato 14,25 euro e azione Intermonte 12,80 euro.. Quasi il doppio, per quel che valgono oggi i target price..... l'azione quota infatti 8,35 euro.

- Azione IWB. Nonostante la caccia ai vini italiani e l'entusiasmo dell'estero nei confronti della nostra viticoltura questa azione  rimane sul listino. Nessuno dall'estero ha puntato una ottantina di milioni per rilevare dall'AIM questa società vitivinicola, unica quotata oltre alla piccola azione Masi, sul dimenticato mercato AIM. Ed unica senza socio di maggioranza. Nessuno all'estero è stato attratto da un rendimento che si aggira attorno al 4%. Forse le cose cambieranno quando passerà su MTA, ma il disinteresse  estero sorprende.

- Azione Orsero. Tra le sorprese negative da segnalare anche quest'anno che nessuna OPA è stata lanciata su questa società nonostante che il programma di consolidamento nel settore del trasporto della frutta sia proseguito fino ad un anno fa a passi giganteschi. Inoltre ora questi fantomatici compratori pagherebbero le azioni meno di metà rispetto a due anni fa.

- Azione Banco di Sardegna risp. Pur considerando la buona tenuta del titolo, se paragonata al crac di moltissime banche in questo anno sfortunato, l'integrazione della Sardegna con BPER non è ancora avvenuta. E si attende ancora, da decenni, l'eventuale seconda carta in mano ai "controllori" del titolo e cioè il delisting delle risparmio. Sono trent'anni ormai... che ne parliamo (da 22 anni su queste colonne).... che attesa!...

- Azione Autostrade Meridionali. E' passato un altro anno e l 'asta per il rinnovo della concessione autostradale non è ancora  finita.. Si aspetta dal 31 dicembre 2012 ma la burocrazia e i vari cavilli giuridici hanno stoppato tutto. Non protestiamo perché l'azione ha continuato a salire fino a maggio dandoci la possibilità di quasi azzerare la partecipazione sul titolo (raddoppiato in poco più di un anno da 16 a 33 euro). Ma questa assurda vicenda è lo specchio della forza della burocrazia. Ora si è aggiunto il grossissimo problema della ex controllante e certamente questo non facilita.....

- Azione Intek ord e azione Intek risp. L'ascesa della ordinaria fino a oltre 0,40 euro ha permesso a suo tempo l'uscita a molti lettori con forti utili. Rimane invece il mistero delle risparmio che teoricamente dovrebbero valere, per i dividendi maturati, oltre 0,20 euro oltre le ordinarie, mentre in borsa la forbice è di 0,03,/0,05 euro. Poiché la borsa ha (quasi) sempre ragione si ventila, come fanta ipotesi, che, avvenuta la fusione tra KME e la società tedesca, autorizzata dalle autorità pochi giorni fa, le azioni della nuova compagnia siano distribuite ai soci. In tal caso sia ord che risp riceverebbero la stessa entità di azioni e l'azionista di maggioranza relativa, notoriamente con scarso feeling nei confronti delle risp, avrebbe la sua vendetta. Il privilegio sui dividendi naturalmente rimarrebbe ma la distribuzione degli utili potrebbe essere ancora più dilazionata per le varie spese di fusione, ammortamenti, svalutazioni etc. Riportiamo questa voce soltanto come nota di colore in quanto nessuno riesce a giustificare la  piccola differenza tra le due quotazioni.

- Azione Bonifiche ferraresi. Non è piaciuta in borsa la quotazione del titolo, salita da 2,05 a oltre 2,50 euro proprio della vigilia dell'operazione con emissione di azioni a 2,50 euro.Ha offerto una occasione di guadagno ai bene informati ma lascia un alone di freno sul titolo.

- Azione Panaria Group rappresenta il simbolo della disaffezione dell'estero. Un risultato meno esaltante d'esercizio ha fatto crollare l'azione da oltre 7 euro a 1,60. Un patatrac allucinante. Quando i fondi esteri vogliono vendere lo fanno sempre al meglio con ferite pazzesche nei portafogli.

- Azione OVS, storia analoga a azione Panaria. Dopo la disastrosa puntata in Svizzera il titolo è crollato da 7 a 0,80 euro. Il fatto incredibile, come scritto lungamente il 13 dicembre, è che fino a pochi giorni fa due famose istituzioni lo consigliavano caldamente. Una si è limitata a limare in primavera il target da 6 a 5 euro, l'altra a reiterare un target oltre 3 euro. Ed OGGI il target in un lampo passa da 5 a 1,50 euro. !!!  Ma come è possibile in un giorno decidere che l'azione vale il 70%(SETTANTA) di quanto avevano scritto il giorno prima? Basta commenti.....molti si leccheranno le ferite per questi target (purtroppo)..e non sanno chi ringraziare per gli sballati consigli.

- Azione IGD. L'immobiliare ha perso il 35% mentre dalla semestrale sembra che manterrà il dividendo pari ad oltre il 7%. Ma probabilmente siamo davanti alla solita fuga dell'estero. Il famoso "sell Italy" che avevamo riportato come frase che circolava  all'estero sui valori italiani un semestre fa ha colpito anch le attività a minor rischio, già castigate dal 2012 con IMU etc.

- Azione ePrice. Meno 70% dai massimi in un settore, le vendite on line, in forte progresso. I risultati d'esercizio non sono certamente esaltanti dovendo scontare le spese di ristrutturazione ed investimento ma la borsa ha infierito. 

- Moda in ginocchio. Azione Safilo guida la triste pattuglia delle perdite con -80%, poi seguono azione Geox (dal max di quasi 4 a poco sopra 1 euro). Pochi si sono salvati (azione Moncler, azione Aeffe, azione Basic Net etc)  Qui c'è stato l'imprevedibile: meno vendite probabili in Francia (per le sommosse sotto Natale) e Cina (guerra dei dazi, D&G  etc)  Speriamo che chi possedeva queste azioni aveva inserito lo stop-loss.

- Azione Molmed. E' passato un altro anno e l'azione ha perso ben il 42% proprio mentre la biofarmceutica ha datto a New York grosse soddisfazioni  a parecchi lavori,prima della recente  parziale debolezza. L'azione aveva superato quota 0,60 ma poi è crollata sotto 0,30 euro. Eppure e' un gioiello della ricerca italiana. Se son rose....

- Azione Expert System. Parabola simile a quella di Molmed. La creatrice di Cogito è il gioiellino italiano quotato su AIM del software. Target sempre elevati ma quotazioni a 1,20 che hanno perso un secco 17%. E nessuna OPA arrivata sul titolo. Delusioni  per ora continue per il manipolo di afecionados che seguono questo valore, soggetto a aumenti di capitale continui. Speriamo che prima o poi riesca a passare da AIM al largo mercato.....

- Azione M&C. Doveva essere un gioco da ragazzi. Si valutava l'attivita' americana,venduta bene e si paragonava l'incasso alla attivita' tedesca. Sembrava che fosse  tutto a postoo e si aspettavano 0,16/0,20 euro,magari con OPA. ed invece patatrac... l'azione e' a 0,037 ed ha perso il 70%. Mai illudersi in borsa: non ci sono pasti gratis.

- Azione ASTM, azione SIAS, chiudono l'anno con -36% e - 26%(ad oggi). Eppure le concessioni autostradali hanno fruttato bene.....la il settore è caduto improvvisamente sotto la politica e la disgrazia della concorrente Atlantia. E così anche un investimento sui di valori di Gavio,solitamente consigliati al "buon padre di famiglia" hanno avuto cupi risultati

- Azione FCA chiude l'anno (ad oggi) con -8%.  Un anno sfortunato a livello massimo dirigenziale,ma buono come attivita' e splendido come risultato della cessione di Marelli. Ma  nonostante vendite così vantaggiose il mercato ha preferito vendere a man bassa.

- Azione Intesa. La miglior banca italiana che continua a macinare utili e distribuire lauti dividendi ha perso finora il 27%. Anche se si tratta di una splendida banca l'ordine dall'estero,da sei mesi, è sempre il solito. "sell Italy" 

- Azione FINE FOODS. al contrario di molti altri dei suddetti titoli avevamo invece  puntato molto su Innova Italy 1. Per scegliere oculatamente la "preda" hanno perso quasi due anni. Scelta la preda il mercato ha iniziato pero'  a crollare.  Le quote Innova Italy 1 sono state concambiate con azioni Fine Foods + warrant Fine Foods. Per fortuna nelle prime  settimane in borsa vi è stato fisso un ordine asteriscato di acquisto a 9,70 circa (segnalato in rubrica)che ha permesso di vendere ,vista la mala parata  azionaria, quasi  tutte le azioni nel portafoglio  del lombard report com a scarso rischio. Con il warrant si sfiora un incasso di 10 euro e percio' l'operazione,dopo quasi due anni si è chiusa in pareggio. C'è poco da gioire,ma con i terribili  crac del mercato da maggio uscire in pareggio è gia' una notizia spettacolosa,da non criticare. Ma che delusione.....in quanto la societa' è ottima e gli integratori alimentari sono la mania del momento e la gioia delle farmacie.Per ora una fine ingloriosa dell'investimento in attesa di vedere finalmente, l'esito dell'esercizio. 

- Azione GAMENET Da poco quotata questa societa' ha perso "solo" l'8%.  grazie al suo rendimento dell'8% probabilmente destinato a crescere fortemente  in futuro se si crede ai due target(per quelli che ci credono e che li seguono) emessi da due blasonate banche d'affari(tra 14 e 15  euro con l'azione ora a 7,40. Senza snaitech (opata) Gamenet  offre una buona alternativa in borsa a chi creda nel continuo sviluppo del gioco come valvola di sfogo per tentativi di  rapidi arricchimenti. Nelle fasi recessive dell'economia  le scommesse  statisticamente crescono. Eppure  dopo aver sfiorato quota 10 euro  ( 9,97 il max) le vendite hanno avuto la meglio. E neppure l'8% dato come dividendo quest'anno,ha aiutato a temperare la discesa.

- Azione Guala Closures. Rientra in borsa  con una SPAC e come quasi tutte le spac ha un infame comportamnto. Da un massimo di 9,97 vale 5,66 euro. Il buon ricordo di Guala di anni fa,quando fu opata e delista, è scomparso. Rimane un grande amaro in bocca alla faccia di tutti quanti sparavano  target elevati.

- Azione OVS. Rimandiamo a quanto scritto duramente  negli scorsi giorni sui folli target di una primaria banca d'affari a 5 euro fissati sei mesi fa  circa (prima era 6 euro) mentre l'azione crollava da 3 a 0,70. Ma  il target rimaneva immobile a 5 euro.. Poi,sui minimissimi,ecco che la sim dopo sei mesi di discesa  di OVS  si risveglia e decide che il target ORA va abbassato a 1,50 euro.. NO COMMENT.

La lista potrebbe proseguire visto che altre 200 societa' possono essere criticate. Un vero disastro che fa tornare d'attualita' il proverbio che "in borsa e' facile guadagnare, difficle e' non perdere". Quando percio' vi lamentate per l'esito  per noi molto positivo del portafoglio a scarso rischio con poche operazioni effettuate quasi sempre in utile ed un in pareggio non dimenticate quanto  la borsa e' stata deludente e crudele verso gli investitori!!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)